L’opera è dedicata a Nicola Zitara, economista di Siderno scomparso di recente, il principale teorico del neomeridionalismo, coniatore della definizione dell’unità d’Italia come “nascita di una colonia”. Non a caso i due documentaristi considerano questa come un’opera preparatoria al nuovo lungo “contro il risorgimento” ancora in fase di ricerca e scrittura.
domenica 11 settembre 2011
Festival del cinema di Venezia, ai calabresi Felice D’Agostino e Arturo Lavorato il premio Orizzonti per un corto dedicato a Nicola Zitara
Buone notizie per il cinema italiano e, in particolare per la Calabria, dalla sezione Orizzonti della 68^ Mostra del Cinema di Venezia. Sono stati premiati, infatti, i registi calabresi Felice D’Agostino e Arturo Lavorato per il cortometraggio “In attesa dell’avvento” (il premio Orizzonti come miglior film, riservato ai lungometraggi, è andato a “Kotoko” del regista giapponese Shinya Tsukamoto). Questa la motivazione del riconoscimento a D’Agostino e Lavorato, rispettivamente nativi di Tropea e Vibo Valentia: “Dando nuova energia alla lunga tradizione di cinema che utilizza materiale d’archivio, In attesa dell’avvento crea un prisma cinematografico che esplora i lati oscuri delle politiche passate e delle cruciali implicazioni sulle incertezze del presente”.
L’opera è dedicata a Nicola Zitara, economista di Siderno scomparso di recente, il principale teorico del neomeridionalismo, coniatore della definizione dell’unità d’Italia come “nascita di una colonia”. Non a caso i due documentaristi considerano questa come un’opera preparatoria al nuovo lungo “contro il risorgimento” ancora in fase di ricerca e scrittura.
L’opera è dedicata a Nicola Zitara, economista di Siderno scomparso di recente, il principale teorico del neomeridionalismo, coniatore della definizione dell’unità d’Italia come “nascita di una colonia”. Non a caso i due documentaristi considerano questa come un’opera preparatoria al nuovo lungo “contro il risorgimento” ancora in fase di ricerca e scrittura.
Proprio Zitara viene citato dai due nella dichiarazione ufficiale per il Festival: “Se si riconosce che il Mezzogiorno è una colonia, la lotta per il suo riscatto deve essere condotta su due binari: il binario nazionale contro lo sfruttamento esterno e il binario sociale contro le classi mediatrici della soggezione”. Nella dedica finale del film compare a fianco al nome di Zitara quello di Ciccio Svelo, avvocato di Reggio Calabria, in riferimento a tante battaglie politiche e civili, anch’egli scomparso da pochi giorni.
Fonte : http://www.scirocconews.it/
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