...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

sabato 30 luglio 2011

La sfida di De Magistris: «Non manderemo i rifiuti al Nord»



(di Massimiliano Amato da l’Unità)


«La Lega non vuole i rifiuti di Napoli e preannuncia barricate? E noi non vogliamo l’elemosina della Lega. Stiano tranquilli: non glieli manderemo». A Luigi de Magistris non fanno difetto né il coraggio, né una certa propensione alle impennate d’orgoglio. Però stavolta il suo ragionamento è tutto politico, e non fa una grinza.Sindaco, l’accuseranno dl voler giocare allo sfascio: c’è un ordine del giorno votato dalla Camera che obbliga II governo ad autorizzare I trasferimenti, e lei che fa? Si veste di carattere, come si dice a Napoli?«No, guardi: queste accuse le conosco bene e ormai posso dire di essere vaccinato. L’opposizione ideologica e antimeridionalistica della Lega è incomprensibile, ma rappresenta un dato di fatto. Un problema politico nazionale. È bene che esploda: ne terranno conto, spero, i tanti meridionali che vivono al Nord. Noi non abbiamo bisogno della solidarietà del Carroccio, possiamo fare anche da soli, grazie».E come?«Ancora qualche ora e daremo l’annuncio: sono in dirittura d’arrivo due accordi con altrettanti Paesi stranieri disposti a darci una mano per alleggerire le giacenze. Cinquemila tonnellate ogni settimana, ventimila al mese».Alt che fine faranno questi rifiuti? Saranno Inceneriti?«Capisco dove vuole andare a parare. Sgombriamo subito il campo: la mia amministrazione si opporrà sempre al progetto del secondo termovalorizzatore. E non vogliamo discariche: Napoli ha già dato, per circa un ventennio con Pianura e, negli ultimi due anni, con Chiaiano. Può bastare. Abbiamo un altro piano in campo, che poggia su differenziata e impianti di compostaggio, e non faremo un solo passo indietro».Però non ha risposto alla domanda.«Ci stavo arrivando. I rifiuti che imbarcheremo sulle navi andranno negli inceneritori, certo. Ma sono inceneritori a norma. Niente a che vedere con quello che hanno intenzione di costruire da noi».Perché non rivelate I nomi del paesi stranieri con I quali siete In trattativa?«Per evitare atti di boicottaggio. Nelle scorse settimane abbiamo registrato degli episodi che ci fanno chiaramente intendere come le ecomafie siano ormai mobilitate per impedirci di varare il piano che dovrà portare alla piena autonomia di Napoli nella gestione del ciclo dei rifiuti. L’opposizione della Lega, al confronto, fa ridere».Non teme di essersi spinto un po’ troppo in avanti, con II progetto Napoli autonoma?«Non avevamo scelta. La legge non ci aiuta. La provincializzazione del ciclo ha prodotto e continua a produrre guasti inenarrabili, e noi non potevamo aspettare all’infinito. Non ci rimaneva altra strada che cercare di uscirne da soli, potenziando l’impiantistica con la costruzione di uno Stir esclusivamente dedicato alla città di Napoli e la realizzazione di tre impianti di compostaggio e con il lancio di un grande piano per la differenziata: 330mila napoletani inizieranno a settembre. È un terzo della città».Che però dev’essere prima liberata dal cumuli«E per questo abbiamo individuato i siti di trasferenza. Ancora qualche giorno e sarà pronto quello di via Brin, in un ex autoparco in cui vivevano, parecchio oltre i limiti della decenza, 140 immigrati. Sono soddisfattissimo di questa operazione, perché abbiamo risolto due problemi: si garantisce a questi immigrati una sistemazione degna e si crea un polmone per disingolfare gli impianti e assicurare una continuità alla raccolta».Al di là dell’ufficialità, com’è andata con Beriusconi?«Al premier ho chiesto un passaggio politico fondamentale. Chiediamo di sbloccare 500 milioni di fondi europei che attendono solo di entrare a far parte della dotazione finanziaria della città. Sono bloccati alla Regione per via del patto di stabilità. Noi poniamo il problema della diretta attribuibilità dei fondi alla città. Stiamo creando un precedente che potrà rivelarsi molto utile per tutte le altre realtà metropolitane italiane. Con quei soldi io non finanzio solo l’inizio della differenziata: ci completo la metropolitana, ci faccio il Forum internazionale delle Culture, do una grande boccata d’ossigeno alla città».E si è chiesto perché nessuno ci abbia pensato prima?«Questo non deve chiederlo a me. Napoli può spenderli, questi soldi, perché non è soggetta ai vincoli posti dal patto di stabilità. Conviene a tutti: alla città che può finalmente rialzarsi, alla Regione, che non dovrà restituire i fondi a Bruxelles, allo stesso governo. E sarà contenta, credo, anche la Lega, visto che non chiediamo un centesimo in più di quanto ci spetti effettivamente».La palla, ora, passa a Caldoro, è cosi?«Prima sarà necessario un passaggio politico del governo, e sotto questo aspetto ho avuto ampie rassicurazioni. Con il presidente della Regione i rapporti sono buoni, cordiali e costanti. Ora, però, è il momento delle risposte».Vuole anche lei un ministero a Napoli?«Non scherziamo. Il Capo dello Stato ha posto un problema politico giusto e sacrosanto: non aggiungo una virgola a quello che lui ha scritto nella lettera al governo sulla pagliacciata dei ministeri al Nord. L’Italia è una e indivisibile, e i ministeri devono stare nella Capitale, punto. Piuttosto, visto che Tremonti ha detto che vuole rilanciare un piano per il sud, si crei a Napoli un ufficio strategico del ministero dello Sviluppo economico che renda operativo un piano di investimenti concreti per il Mezzogiorno. Ma un ufficio, appunto, non un ministero».


Fonte : N
apolionline

venerdì 29 luglio 2011

I ladroni che fanno la lezione al Sud !



di Lino Patruno



Dunque per il ministro Calderoli, i ministeri dovrebbero essere distribuiti un po’ ovunque in Italia, anche al Sud oltre che nella sua farsesca Monza. Con le dovute eccezioni: per esempio a Napoli, ha specificato. non potrebbe mai andare il ministero del Lavoro perché non sanno cosa sia (il lavoro). Difficile dire se faccia più piangere o ridere un ministro della repubblica italiana che continua a fare il ragazzone mai cresciuto a parlare come se fosse il ministro solo di mezzo Paese. Ma tant’è. Bossi continua ad alzare il dito medio quando risuona l’inno nazionale. E radio Padania continua a vomitare intolleranza, odio, razzismo.
Sobillata dalla Lega, che insiste a seminare paura e rabbia per ricavarne voti, la società “rancorosa” del Nord ricco vive solo di risentimento e di egoismo. E vorrebbe circondarsi tutta di filo spinato e fuochi per evitare che non entri neanche una mosca, dovesse essere terrona o marocchina.
Mentre riprende a parlare di una secessione che non farà mai, per non diventare il Sud di un Nord europeo. Anche perché la secessione c’è già, e quella economica che conta: il Sud continua a comprargli il 60 per cento dei prodotti. E il Sud va lasciato così, dovesse venirgli in testa di mettersi a fare la concorrenza. E di passare da consumatore a produttore. Su questo mercato sicuro e garantito il Nord si è arricchito. Sulla condizione che il Sud non venisse messo in grado di fare da sé.
Questo vollero e vogliono i poteri forti, dalle grandi industrie alle grandi banche. E per mantenere il sistema bisogna dire che i napoletani non vogliono lavorare invece di dire che vorrebbero eccome ma non ce ne sono le possibilità. E vorrebbero lavorare a casa loro, eccome. anche i professori precari meridionali che abbandonano le graduatorie locali per cercare fortuna altrove. Benedetti ancorché compatiti quando i lorsignori di lassù a fare gli insegnanti morti di fame non ci pensavano neanche, e meno male che venivano i sudisti.
E’ un’incessante fuga di cervelli dopo i bastimenti per terre assai lontane, dopo le terre al sole africane, dopo le valigie di cartone. Ora vanno con trolley e computer: Per i terroni non c’è mai stato posto, devono sempre partire per sopravvivere. Devono essere emigranti nati per mantenere in piedi un Nord ricco e un Sud povero. E, ora neanche poi tanto, visto che la crisi morde anche i ricchi, che in onore all’Italia unita vorrebbero circondare di filo spinato anche le scuole. Con la rivolta dei romani che si sentono minacciati dopo aver lasciatole sedi vacanti perché mica fessi lavorare per 1200 euro al mese. E col solito Bossi che vuole regalare punteggio in graduatoria ai suoi perché in questo Paese ci deve essere sempre più diritto per il Nord.
E poi questo Sud malavitoso, sbottano che non se ne può più. Avvilito e prosciugato, per la verità, da una criminalità neanch’essa meridionalistica: rapina qui per andare a investire al Nord. Senza che nessuno colà se ne accorgesse in vent’anni. Assistevano al vorticare di soldi in un tempo in cui non c’è una lira, ma nessuno a fiatare perché, diciamoci la verità, fanno proprio comodo. Quando poi Vendola rinfaccia che la Lombardia è la regione più mafiosa d’Italia. apriti cielo. Mafiosa anche per il comportamento verso la mafia: non vedo, non sento, non parlo.

Ma poi, facciamola finita: quando questo Sud si sarà messo in testa che deve governarsi meglio, dicono ancóra, allora vedrà che la finirà di piangere. Sanno tutti che è sottosviluppato per colpa delle sue classi dirigenti. Dovrebbe anche in questo prendere esempio dal Nord, imparate da noi. Tangentopoli è roba del Nord, e nessuno che ricordi mai che i danni li ha avuti anche il Sud, perché se devi pagare tangenti, da qualche parte ti devi rifare: aumentando la spesa per le opere pubbliche (quindi soldi anche delle tasse del Sud) o alzando il prezzo dei prodotti (acquistati in gran parte al Sud).
E poi: l’ex assessore lombardo che si dimette dopo essere stato beccato con la busta dei soldi in mano pare che se la facesse in Lombardia. E anche l’ex presidente della Provincia di Milano. Penati, cui un imprenditore avrebbe dovuto versare per anni 20-30 milioni di lire al mese, pare che operasse in Lombardia. E la Cricca che si arricchiva di soldi di tutti (anche meridionali), dal terremoto dell’Abruzzo alla Maddalena in Sardegna, non pare che fosse sudista. E il signor Bisignani presunto spione per evitare il processo ad amici ladroni, era anche cosa loro. E l’on. Milanese delle Ferrari, delle barche e dei soggiorni superlusso a Montecarlo in cambio di nomine e di appalti, anche affare loro. E Pronzato dell’Enac, ancóra tangenti loro.
Epperò cosa volete, sono episodi. Il problema vero è il Sud furbetto, malandrino e malavitoso. Impari magari a governarsi dai Milanese e dai Penati, e capirà finalmente come si campa.


da: “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 29 luglio 2011

giovedì 28 luglio 2011

DE MAGISTRIS – D'ANGELO: NAPOLI CITTA' DI SOLIDARIETA' !






QUESTA SERA ARRIVO DI ALTRI 40 MINORI EXTRA COMUNITARI !


“Napoli si conferma città dell'accoglienza e della solidarietà”, lo ha dichiarato dichiara l'Assessore alle Politiche Sociali e all'immigrazione Sergio D'Angelo, in occasione dell'arrivo in città di altri 40 minori extra comunitari non accompagnati, dopo il precedente trasferimento avvenuto nelle scorse settimane. “Ad oggi, sono circa 150 i minori accolti nella nostra regione - continua ancora D'Angelo- a testimonianza del grande impegno profuso dall'amministrazione cittadina per rispondere prontamente all'emergenza Nord Africa”. I giovani immigrati sbarcati a Lampedusa, sono partiti questa mattina da Porto Empedocle e saranno accolti alle 21,00 dall'Assessore presso l'Istituto S. Antonio la Palma alla Sanità e affidati a strutture ponte di accoglienza per minori. Per il sindaco Luigi de Magistris si tratta di “un'iniziativa doverosa che risponde all'anima aperta e tollerante di questa città, la quale aspira a diventare capitale dell'accoglienza e dell'integrazione e riferimento per tutto il Mediterraneo, trasformatosi recentemente in un laboratorio politico di lotta per la democrazia e la libertà”.


Fonte : comunicazione.demagistris.it

mercoledì 27 luglio 2011

Due "gioiellini" d'ironica incazzatura napoletana "




Due ceselli del nostro Bruno Pappalardo

dedicati all'onorevole (sic!) Borghezio :


Per l'on. Borghezio : "...dimme, te voglio bene,... ma addò staje?? Te voglio venì a truvà!! nun me serve a via e nemmanco o paese. Damme sulamente 'o nummero civico,... addò staje 'e case. Nun me lasse 'a 'ccosì, chi te stravive, addò staje, addò staje!!!"

(intitolato: "addò staje?" di Bruno Pappalardo alias il "visitatore" della notte)

"me songo arricurdate 'e 'nu signore che addobbe 'e feste 'e piazza. Mm'aggia affittà tutte 'e seggie cà tene e doppo vaco 'o 71. Pure add' 'ascì!!!! "

(intitolato: " 'e seggiate" di Bruno Pappalardo)

Andrea Balìa - Partito del Sud - Napoli

Luigi de Magistris da Berlusconi: Sbloccare i fondi per far ripartire Napoli


http://www.youtube.com/watch?v=HC7pE3vcdIk&feature=feedu

Roma 26 luglio 2011 - uscita Palazzo Chigi

martedì 26 luglio 2011

NAPOLI DEI DIRITTI, SÌ AL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI



Che il neo-eletto Sindaco de Magistris fosse un fuori classe lo avevamo capito sin da subito ed è forse questa sua estrema apertura mentale ad avergli assicurato oltre 285mila voti. Ecco il post appena pubblicato sul suo blog:



Compito della democrazia è riconoscere la più ampia ed estesa libertà a tutti i cittadini fino a quando questo non avvenga a detrimento dell'altrui libertà. E' per questo che, come Sindaco di Napoli, mi sono impegnato ad istituire un registro delle unioni civili.

Napoli vuole difendere il principio dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, tutelando tutte le persone e garantendo politiche di inclusione. Perché non esistono amori e sentimenti di serie A e di serie B. La legge, ragionevolmente, deve riconoscere le forme plurali di comunità che una società plurale e caratterizzata dal politeismo dei valori fisiologicamente esprime.

Si tratta di una battaglia civile nello spirito della nostra Costituzione.

Il riconoscimento di altre forme di convivenza diverse dal matrimonio, infatti, non può in alcun modo ledere il diritto di quanti contraggano il matrimonio a farlo. Chi ritiene che un diritto escluda l'altro cerca una giustificazione per tradire i principi di giustizia alla base del nostro ordinamento.

Quando la nostra Carta fondamentale ci ricorda che il matrimonio suggella la famiglia in quanto “società naturale”, d'altronde, lo fa perché nella tradizione giusnaturalista, la legge si deve ispirare alla razionalità della natura che ci fa tutti uguali per dignità sociale, come ci ricorda l'articolo 3. All'articolo 2, infatti, la Costituzione si impegna a proteggere tutte le “formazioni sociali”, quelle comunità naturali o di fatto che, con il registro delle unioni civili, vogliamo valorizzare.

Non mi sfugge, ovviamente, che una disciplina organica su questo argomento non possa che essere oggetto ragionato d'intervento da parte del legislatore ma, nello spirito della Costituzione, non posso esimermi dall'istituire un registro la cui mancanza, a tutt'oggi, è in contraddizione con quei valori di Pace, a cui mi ispiro innanzitutto come credente.

Con un registro delle unioni civili, Napoli dimostrerà ancora una volta di essere una città dell'inclusione, della Pace, della dignità. Una città aperta a tutte e a tutti, che garantisca pienamente anche il diritto all'amore, a vivere la vita nel modo più pieno, nel rispetto degli altri. In una parola: una città che riconosca il diritto alla felicità. Non è retorica. Ma è l'architrave del liberalismo giuridico. Con il diritto alla felicità, nel novero dei diritti naturali, infatti, si apre l'articolo 1 della Dichiarazione di Indipendenza americana del 4 luglio 1776.

Non è utopia né giacobinismo. Sarebbe profondamente ingiusto e sbagliato non dare diritti e doveri a coppie e unioni che esistono già.


Luigi de Magistris



Fonte : http://www.demagistris.it/index.php?t=P2631

lunedì 25 luglio 2011

PROGETTO DEL COMUNE CON IL CALCIO NAPOLI.



500 BIGLIETTI PER OGNI PARTITA PER I RAGAZZI CHE SI DISTINGUERANNO NEL CONCORSO "LE REGOLE DEL GIOCO/IL GIOCO DELLE REGOLE"



La Giunta Comunale, su proposta degli Assessorati allo Sport, all’Istruzione ed ai Beni Comuni, ha deliberato un progetto dedicato alla promozione della cultura dei principi costituzionali, vissuta attraverso lo sport e le regole del gioco. Il concorso, intitolato “Le regole del gioco/Il gioco delle regole”, mira a stimolare la riflessione e la creatività degli studenti attraverso la produzione di slogan sulla base di una parola/concetto individuata da un’apposita commissione. Scopo del progetto è rafforzare la consapevolezza dell’importanza del rispetto della legge e delle regole nella società come nelle partite di calcio. Verranno premiati gli studenti che avranno ideato gli slogan più affini allo spirito del concorso. La S.S.C. Napoli, con lo spirito di premiare gli studenti meritevoli ed allo scopo di avvicinare sempre di più i giovani allo stadio, metterà a disposizione dell’iniziativa 500 biglietti per ciascuna gara casalinga da destinare agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado della città di Napoli coinvolti nel progetto ed individuati come meritori.



venerdì 22 luglio 2011

Lotta alle frodi e riduzione dei premi assicurativi: nasce il Comitato “Rca Napoli Virtuosa”




Il Comune di Napoli lavorerà per abbassare le tariffe assicurative applicate agli automobilisti e ai motociclisti virtuosi e corretti.
L'impegno, già annunciato nei giorni scorsi, è stato formalizzato oggi, con una delibera approvata su proposta dell'Assessore allo Sviluppo e alla Tutela dei Consumatori, Marco Esposito, e dell'assessore alla Sicurezza, Giuseppe Narducci.
Attraverso la creazione di un Comitato, denominato “RCA Napoli Virtuosa”, Comune di Napoli, ISVAP, compagnie assicurative, forze dell'ordine, prefettura, magistratura e le associazioni dei consumatori lotteranno contro tutti i fattori alla base degli aumenti tariffari: dalle frodi assicurative, alle fittizie assicurazioni fuori provincia, ai testimoni di professione per arrivare alle disdette immotivate dei contratti, anche nei confronti della clientela virtuosa.
“La strategia per combattere il caro-tariffe Rc auto e moto che pesa oramai in maniera insostenibile sul bilancio delle famiglie e delle piccole imprese napoletane – ha dichiarato l'assessore allo Sviluppo Marco Esposito – non può che passare dalla difesa dei cittadini virtuosi attraverso l'individuazione e la denuncia delle abitudini e dei comportamenti scorretti che danno alle compagnie assicurative la possibilità di aumentare i premi.”
“Dimostreremo che la legalità conviene – ha dichiarato l'assessore alla Sicurezza, Giuseppe Narducci – e che comportarsi correttamente paga. Il piano che abbiamo messo in campo colpirà solo chi è convinto di essere furbo e potersi muovere al di fuori delle regole e avvantaggerà i cittadini virtuosi”.
Il Comitato riferirà ogni 3 mesi lo stato delle proprie attività al Consiglio Comunale e avrà l'obiettivo di definire la “Polizza RCA Napoli Virtuosa” entro la prima metà del 2012.


mercoledì 20 luglio 2011

La rabbia di Napoli: «Facciamo da soli, il decreto non serve più»


MONNEZZA Il comune avvia la raccolta differenziata. Ma in città rispuntano i roghi
NAPOLI


di Adriana Pollice


La conversione del decreto d'urgenza sui rifiuti campani, se mai arriverà, troverà la situazione già avviata a una soluzione. «Al punto in cui siamo, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, il Dl è superato nei fatti - spiega Tommaso Sodano, vicesindaco partenopeo - Quello che avevo chiesto in commissione Ambiente era eliminare il meccanismo del nullaosta preventivo della regione che riceve i rifiuti, sostituendolo con una comunicazione che permetta di tenere sotto controllo quantità e qualità dei conferimenti. Una discussione ormai accademica perché Napoli sta facendo da sola». Insomma, sarebbe servito dare la possibilità alle città metropolitane di stringere accordi con un benestare successivo, di conformità e regolarità, ma è evidente che da mesi non è più di rifiuti che si discute ma di affari per le imprese del nord, di mettere le mani sull'impiantistica da costruire, preferibilmente termovalorizzatori con pochi addetti e molti soldi dai Cip6.
Mentre a Roma si litiga, diventa più tiepida la solidarietà della Liguria: «Il governo chiede di aiutare la Campania - la posizione del governatore Claudio Burlando - ma i suoi partiti locali dicono no. Accoglieremo una ridotta quantità, se avremo risposte positive per le due aziende liguri, ancora in credito per lavori eseguiti durante la prima emergenza, saliremo a 2-3 mila tonnellate». Tra le condizioni poste dalla Liguria anche la predisposizione di un piano campano per uno smaltimento autosufficiente e la solidarietà delle altre regioni, per adesso si sono fatte avanti solo Toscana ed Emilia Romagna. A Palazzo San Giacomo allora si lavora per chiudere entro la settimana l'accordo con il paese estero, accordo che non ha bisogno del decreto legge in discussione. «De Magistris non è capace, ci devo pensare io» dichiarò il 22 giugno Berlusconi, è passato un mese e il governo non ha smosso un sacchetto. I rifiuti campani però sono serviti a far fare vetrina all'orgoglio padano. «Alla Lega - ribatte il sindaco partenopeo - ricordo che nel sud Italia, a Caserta, a Napoli in contrada Pisani nel quartiere Pianura, sono stati sversati da imprenditori criminali del nord rifiuti tossico-nocivi. Il partito di Bossi è stato anche responsabile degli anni di commissariamento e di emergenza ambientale». Dal comune raccontano di richieste da parte di amministratori e imprenditori settentrionali per smaltire i rifiuti napoletani, richieste bloccare dai veti di sapore elettorale.
La città allora prova a fare da sé. Ieri de Magistris era nel carcere di Poggioreale, dove sono stipati quasi 2.800 persone, il doppio del previsto. Si è discusso del reinserimento dei detenuti che possono usufruire di premialità nella manutenzione di parchi e giardini, ma anche di un protocollo per la differenziata nelle strutture detentive cittadine e persino di un sito di compostaggio. Perché per fare a meno del decreto c'è bisogno di liberare le strade con l'invio fuori dei sacchetti ma, soprattutto, di avviare la differenziata spinta. Per questo nell'incontro previsto per domani con il premier si discuterà dello sblocco dei fondi Fas destinati alla Campania. Si vede l'uscita ma il percorso non è agevole. Tre giorni di sciopero degli addetti della Lavajet (la società che lavora alla raccolta in subappalto per Asìa), rimasti senza quattordicesima, hanno rimesso in ginocchio il centro storico. Lunedì notte 22 roghi e, soprattutto, colline di rifiuti maleodoranti a corso Garibaldi, nelle vicinanze c'è un mercato del pesce, e alla Pignasecca. Ieri, a ridosso dell'ospedale Pellegrini, la strada era occupata da una montagna di immondizia che bloccava il traffico. L'intervento dell'Asìa ha permesso di liberare le vie in tarda mattinata ma il clima resta teso. «Ogni volta che la città affonda - il commento del presidente di Asìa, Raphael Rossi - i dipendenti di Lavajet non aiutano». Duro anche il sindaco: «O tutti scendono per strada a lavorare, anche in condizioni difficili perché non sappiamo dove andare a sversare, o prenderemo decisioni drastiche, anche in quella direzione».


Fonte :
Il Manifesto

Napoli ancora invasa dai rifiuti. E i giochi di palazzo tra Lega e Pdl rallentano l’iter





Si cammina sul filo, un sottile equilibrio per evitare il baratro. Napoli è ancora invasa dai rifiuti, nonostante gli sforzi dell’Asia, con i camion impegnati 24 ore su 24, e la risposta civile dei quartieri spagnoli dove i cittadini si sono auto-organizzati iniziando una raccolta differenziata fai-da te in attesa di quella ufficiale. Un equilibrio precario che i giochetti di palazzo di Pdl e Lega potrebbero definitamente spezzare. Il decreto rifiuti doveva tornare nuovamente in commissione, ipotesi bocciata per 6 voti. Ora, poi, l’iniziale astensione della Lega Nord si è trasformata in un no secco che peggiora la situazione. La decisione del consiglio di Stato di ieri ha reso quasi inutile il decreto: i magistrati di Palazzo Spada hanno detto sì agli accordi per portare fuori regione la spazzatura ritenendoli validi e capovolgendo il giudizio negativo del Tar. Così il decreto del governo, introducendo nuovi sistemi autorizzativi e accordi tra le regioni, potrebbe paradossalmente rendere più complesso portare i rifiuti in uscita dagli Stir fuori dal territorio campano. Ieri il sindaco di Napoli Luigi De Magistris aveva parlato, in conferenza stampa, del rischio sabotaggio. Gli stop e i veti incrociati di certo non aiutano. Per evitare nuovi ostacoli, l’ex pm aveva preferito tenere segreto il paese straniero dove, via nave, saranno portati i rifiuti. Un’idea che ricorda la proposta iniziale di Gianni Lettieri, il candidato al comune per il Pdl, anche se – in quel caso – finalizzata all’incenerimento e non alla differenziata spinta. Un trasferimento fuori nazione che costerà addirittura meno di quello che costa conferire i rifiuti negli impianti provinciali. “Abbiamo ereditato – ha ricordato De Magistris – uno sfascio, non abbiamo un solo impianto e sarebbe preferibile avere un solo Stir da utilizzare per la città”.L’Asia, la società del comune di Napoli, ha ufficializzato l’apertura (è in corso l’iter autorizzativo) di un sito di stoccaggio provvisorio in città nella zona di via Brin, ma la situazione nelle strade è tragica. A terra ci sono 2520 tonnellate di rifiuti e la raccolta ha subito nuovi stop. Questa notte si è scaricato negli impianti Stir, una parte è stata allocata nell’altro impianto di stoccaggio (nell’ex impianto Icm in zona Napoli Est), ma sono rimaste 300 tonnellate della produzione quotidiana. Oltre alla vicenda decreto e ai no incrociati di Lega e Pdl, resta difficile anche il rapporto con una ditta che si occupa di raccogliere il pattume nella zona del centro storico: la Lavajet. Da tre giorni la raccolta prosegue a rilento e i rifiuti sono passati da 15 tonnellate, in quell’area, a oltre 190. I lavoratori lamentano il mancato pagamento degli arretrati, una situazione che chiama in causa la precedente gestione Enerambiente, finita sotto la lente di ingrandimento degli investigatori per assunzioni pilotate e possibili giri di mazzette. In queste ore è previsto un vertice tra il vicesindacoTommaso Sodano, il presidente di Asia Raphael Rossi e i vertici dell’azienda per provare a sbloccare la situazione definitivamente, visto che non è la prima volta che i lavoratori incrociano le braccia. Contratto che scade a dicembre quando questi lavoratori dovranno passare da una gestione privata ad una pubblica. Intanto, a ritmo frenetico si lavora per creare un ciclo di gestione efficiente ed autonomo, a settembre partirà la differenziata porta a porta in altri quartieri della città per raggiungere e superare i 300 mila cittadini coinvolti. Anche quelli dei quartieri spagnoli, dove su iniziativa dei commercianti, è già partita una raccolta auto-gestita. Segnali di luce nella piramide di spazzatura che sommerge ancora la città.


IN MEMORIA DEGLI OPERAI MARTIRI DI PIETRARSA




Pubblicato da : NON MI ARRENDO


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martedì 19 luglio 2011

I Savoia e il massacro del Sud, in libreria a Gaeta






da sin: Pino Aprile, Antonio Ciano ed il Sindaco di Gaeta Raimondi




Il best seller è arrivato in libreria a Gaeta. Per il 31 del mese di luglio sarà distribuito in tutta Italia.


Sabato 16 Luglio è stato presentato presso il Lido Miramare a Gaeta la ristampa del libro "I Savoia e il massacro del Sud" di Antonio Ciano.
Il libro, al suo debutto, fu un vero e proprio caso editoriale vendendo 100.000 copie e raccontando fatti e avvenimenti fino ad allora sconosciuti. La serata è stata presentata dall' Associazione Lega di Lepanto. Sono intervenuti per l'occasione oltre che il Sindaco di Gaeta, Dott. Raimondi, il noto scrittore e giornalista Pino Aprile, autore della prefazione di questa ristampa e del fortunatissimo libro "Terroni". Il libro è in distribuzione grazie alla casa editrice MANEGES e siamo sicuri avrà di nuovo un ottimo successo.


Daniele Iadicicco







"I Savoia e il massacro del sud", nuova edizione


Fonte : Terraurunca

Colore Giallo Napoli




Ieri sera, come era apparso sul sito del Partito del Sud, al Caffè Arabo di piazza Bellini a Napoli c’è stata la proiezione del documentario “Cento passi per la libertà - viaggio documentario nella campagna elettorale di Luigi de Magistris” realizzato da Marco Rossano. Erano presenti Luigi de Magistris, Andrea Balia del Partito del Sud, Omar Suleiman dell'Osservatorio Palestina, Carlo Iannello consigliere comunale e il regista Marco Rossano.
Vorrei documentare l’evento, chiaramente utile per mille motivi e per commentare e spingere a dotte riflessioni sulle cento giornate precedenti alla conquista di Napoli vinte dal nostro sindaco, inatteso vento rigenerante. Una politica non incasellabile tra quelle manifeste di altre idealità impolverate e ammuffite della vecchia politica. Non, dunque, vento veloce e fuggevole ma aria, aria nuova da respirare che si percepisce dalla un’efficienza dell’amministrazione di Luigi de Magistris che sta gradualmente ma anche rapidamente dimostrandosi in una fenomenale capacità fattuale e per Omar che ha mostrato una valenza sorprendente nel suo discorso, dimostrativo di un felice accordo tra le nostre culture più che consanguinee. Si è detto pronto, con la sua comunità, a contribuire alla restaurazione della città ma, invero, ciò che mi ha colpito è stato un colore, un certo colore.
Luigi era lì tra noi, … ci si salutava come vecchi amici.
Un affoltato gruppo che chiedeva solo un incontro tra amici, l’aria pareva pesante ma la sera avvolgente. Le roteanti sirene e luminescenze azzurre delle auto blu di vigili urbani non c’erano. Ecco il colore della sera non aveva il blu cupo delle divise. Non ce n’era nessuna. Il blu era nell’unica giacca della serata. Quella di Luigi.
Il colore era tra noi e noi dentro. Il colore era il gioco di un pennello che sagomava le forme della gente, s’intingeva nel giallo Napoli, nel bruno della terra ombra e nella forte biacca che stagliavano i corpi e i volti. Il colore docile del discorrere, del concordare, delle intese felici, delle proposizioni e non delle promesse giurate, delle tazzine bianche, del nitore delle limonate e dell’oro cilindrico dei the come grosse pietre ametista, delle spente tovaglie per via della sera che calava.
Le persone non sono solo corpi parlanti ma soprattutto pensieri.
E i pensieri, quando valgono, hanno il colore dell’oro o del chiarore, a volte tenue, tonale e docile o, talvolta, stridenti delle smanie. Stasera s’era immersi nei sorrisi luminosi di Luigi, delle tonde e lucide guance di Schettino, nel biondo delle numerose donne e della paciosa sicurezza di un dissertatore schietto e non conferenziale del nostro Andrea Balia che non si sorprendeva della brillante e iridata accoglienza della pelle nera di tanti bambini africani di Saharawi accolti stamani perché restino accolti in città per l’intero mese e da dove, pare, anche lì sia soffiato un simile vento di libertà e orgoglio come a Napoli nella equivalente lotta per una nuova umanità.


di Bruno Pappalardo (steve ‘llà)
18.07.2011, piazza Bellini, Napoli - h.22.40


Partito del Sud - Napoli

lunedì 18 luglio 2011

Ultima dichiarazione di solidarietà da de Magistris !



riceviamo dall'ufficio comunicazione del sindaco Luigi de Magistris e postiamo :




SINDACO: SEMPRE SOSTERREMO BATTAGLIE DI POPOLI COME SAHARAWI


“Napoli è e deve essere città della solidarietà e dell'inclusione. Punto di riferimento per i popoli del Mediterraneo, per accorciare le distanze tra l'Europa e il Sud del mondo. Dall'Africa recentemente è spirato un vento di libertà che appare molto simile a quello che sta spirando a Napoli. Sempre sosterremo chi porta avanti battaglie di giustizia per l'autodeterminazione dei popoli, come quelle condotte pacificamente dai Saharawi e dal Fronte Polisario”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris in occasione dell'incontro, organizzato presso Palazzo S. Giacomo, con i bambini del Saharawi ospitati a Napoli dall'associazione “Bambini senza confine” che li accoglierà, fino alla fine del mese, presso l'Opera del Fanciullo della Fondazione Gaetano Rotondo. Insieme al sindaco, il consigliere comunale Alessandro Fucito, il rappresentante in Italia del Fronte Polisario per l'indipendenza del popolo Saharawi Omar Mih, i referenti dell'Associazione Aima e dell'osservatorio Ossin.



Fonte : comunicazione.demagistris.it

L'ordinanza firmata Venerdì 15 Luglio 2011 dal sindaco de Magistris



riceviamo direttamente dall'ufficio comunicazione del sindaco Luigi de Magistris e postiamo :




Comune di Napoli


Dipartimento Ambiente


ORDINANZA SINDACALE



Per l'individuazione del sito di proprietà comunale ex autoparco in via Brin per lo stoccaggio provvisorio e la trasferenza dei rifiuti attualmente giacenti sul territorio cittadino, con modalità di gestione, quale il confezionamento in imballi, che consenta, nel rispetto della normativa esistente, il trasporto al sito di destinazione finale.



IL SINDACO



Premesso che:

- l'amministrazione comunale ha assunto con propria deliberazione di Giunta n. 739 del 16 giugno 2011 una serie di misure concrete per l'avvio a soluzione della crisi dei rifiuti, quali l'estensione da subito della modalità di raccolta differenziata “porta a porta” ad altri quartieri della città per servire entro poche settimane 325mila abitanti complessivamente, oltre a misure per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti;

- le suddette misure consentiranno progressivamente una forte contrazione delle quantità di rifiuti che devono essere smaltiti nel sistema provinciale e regionale attualmente vigente;

- tale sistema provinciale e regionale non consente ad oggi di smaltire l'intera quantità di rifiuti non differenziati con la conseguenza che la quantità non smaltita, abbandonata lungo le strade cittadine, è destinata ad aumentare perché allo stato non sono disponibili sufficienti impianti di stoccaggio e perchè i quantitativi di rifiuti da smaltire giornalmente non vengono interamente assorbiti dagli impianti ove devono essere conferiti;

- nonostante le iniziative assunte di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, il rischio di una situazione di emergenza suscita profonda preoccupazione per la salute pubblica e l'ambiente, oltre che per l'ordine pubblico;

- tale situazione impone l'adozione di interventi e misure urgenti sia al fine di ridurre la massa di rifiuti giacente sul territorio urbano sia al fine di scongiurare fenomeni di inquinamento ambientale e di emergenza sanitaria.

Considerato che:

- sono in corso iniziative da parte di Regione e Provincia per l'individuazione di soluzioni che consentano il superamento dell'attuale fase di emergenza, riguardante anche altri comuni della Provincia di Napoli;

- pur tuttavia tali soluzioni richiedono tempi non compatibili con l'emergenza che si è venuta a creare nella città di Napoli;

- in ragione di ciò è stato necessario individuare siti dove conferire provvisoriamente i rifiuti attualmente giacenti nelle strade;

- con ordinanza sindacale n. 880 del 17 giugno 2011, per i motivi nella stessa esplicitati e per i poteri conferiti ex art. 50 e 54 del decreto legislativo 267/2000 è stato individuato quale centro di stoccaggio temporaneo ex art. 191 del decreto legislativo 152/2006 parte dell'area sita in via nuova delle Brecce n. 175, di proprietà e gestione di Asia Napoli spa;

- con ordinanza sindacale n. 916 del 22 giugno 2011 è stato ordinato l'impiego delle aree di proprietà di Asia Napoli spa site in via nuova delle Brecce (ex Icm) alle spalle del centro di raccolta, di cui alla richiamata ordinanza 880/2011, per lo stoccaggio provvisorio e la trasferenza dei rifiuti attualmente giacenti sul territorio cittadino, e di quanto risulterà impossibile conferire presso gli impianti messi a disposizione del Comune di Napoli, per un tempo di 120 giorni;

- con la medesima ordinanza è stato ordinato all'Asia Napoli spa di provvedere immediatamente a tutto quanto necessario, anche in termini di allestimento e di realizzazione di opere provvisorie, secondo quanto prescritto dall'Arpac.

Considerato, inoltre, che

- sono in corso diverse iniziative da parte del Comune di Napoli per individuare siti e modalità di conferimento che possano rapidamente e definitivamente liberare la città dal problema dell'emergenza rifiuti;

- conseguentemente oltre a quello in esercizio di cui all'ordinanza sindacale 880/2011 e a quello in allestimento di cui all'ordinanza sindacale 916/2011, è necessario individuare, nella fase transitoria, un ulteriore sito per consentire lo stoccaggio temporaneo e la trasferenza dei rifiuti giacenti in strada con modalità di gestione, quale il confezionamento in imballi, che consenta, nel rispetto della normativa esistente, il trasporto al sito di destinazione finale;

- a tale scopo è stato individuato il complesso immobiliare di proprietà comunale ex autoparco in via Brin, che per caratteristiche strutturali e per dotazione di apprestamenti necessari in termini di sicurezza per l'ambiente, appare idoneo allo scopo;

- l'Arpac con il verbale di sopralluogo del 15 luglio 2011, trasmesso con nota n. 26875 della medesima data, riguardante tale complesso immobiliare, constatato che l'impianto di trattamento cui confluiscono le acque di lavaggio della pavimentazione interna del capannone è attualmente fuori uso, così come l'impianto antincendio presente, ha espresso il seguente parere “alla luce di quanto visionato e relazionato le attuali condizioni del sito non sono idonee per lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti solidi urbani indifferenziati”;

- l'Asia Napoli spa con nota n. 11350 del 15 luglio 2011, con riferimento alla citato parere dell'Arpac, ha indicato gli interventi, che già erano stati programmati, per poter rendere idonea la struttura, che qui si riportano integralmente:
a) istallazione di pareti in c.a. autoportanti di altezza 2,5 metri per un perimetro di circa 100-120 metri al fine di contenere i rifiuti all'interno dell'area destinata allo scopo e lasciare un corridoio di transito pedonale lungo tutto il perimetro dell'area stessa;
b) pulizia straordinaria di tutta la rete di raccolta delle acque reflue interne al capannone, la pulizia delle griglie e delle canaline sarà garantita, in fase di esercizio, con interventi periodici programmati eseguiti con idonea attrezzatura di auto espurgo;
c) per permettere l'intercettazione dell'eventuale “percolato” che potrebbe formarsi durante la fase di stoccaggio, la tubazione di adduzione all'impianto di depurazione della rete interna di captazione dei liquidi verrà adeguatamente chiusa e deviata a mezzo di idonei pezzi speciali in un serbatoio fuori terra stagno di 5 mc, in questo modo il percolato verrà adeguatamente raccolto e smaltito secondo legge;
d) l'impianto antincendio verrà completamente ristrutturato con il ripristino dell'impianto di pressurizzazione, la verifica della tenuta della vasca di accumulo acqua e con la completa manutenzione della rete idrica antincendio presente;
e) sarà istallato un idoneo sistema automatico a pioggia, posto al di sotto del piano di solaio, di irrorazione di prodotti enzimatici in modo che ci sia un continuo contenimento della produzione di cattivi odori;
f) sarà effettuata la manutenzione straordinaria di tutta l'impiantistica di servizio in modo che sia garantita la massima sicurezza dei lavoratori;
g) sarà, inoltre, programmata la periodica disinfestazione, disinfezione e derattizzazione dell'intera area compresa la parte stradale esterna.

Rilevato che:

- in applicazione dell'art. 191 d.lgs 152/2006 il sindaco può emettere ordinanze contingibili e urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo comunque un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente;

- in applicazione dell'articolo 50 TUEL il sindaco può emanare provvedimenti contingibili e urgenti per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità e la salute dei cittadini.

Occorre assegnare l'uso del complesso immobiliare ex autoparco di via Brin all'Asia Napoli spa per un periodo di 180 giorni, al termine del quale il complesso rientrerà nella disponibilità del Comune di Napoli nelle stesse condizioni iniziali, a cura e spese di Asia Napoli spa.

Occorre autorizzare l'Asia Napoli spa ad eseguire gli interventi tecnici per raggiungere l'adeguata sicurezza igienico – sanitaria del sito individuato secondo le specifiche di intervento riportate nella nota di Asia Napoli spa n. 11350 del 15 luglio 2011, allegata al presente provvedimento quale parte integrante.

Occorre autorizzare l'Asia Napoli spa, una volta eseguiti gli adeguamenti necessari a provvedere al trasporto, allo stoccaggio provvisorio e alla trasferenza dei rifiuti attualmente giacenti sul territorio cittadino, con modalità di gestione, quale il confezionamento in imballi, che consenta, nel rispetto della normativa esistente, il trasporto al sito di destinazione finale.

Visto l'art. 191 del decreto legislativo 152/2006 e l'art. 50 del TUEL



DISPONE

1. L'impiego del complesso immobiliare di proprietà comunale di via Brin ex autoparco per lo stoccaggio provvisorio e la trasferenza dei rifiuti attualmente giacenti sul territorio cittadino, con modalità di gestione, quale il confezionamento in imballi, che consenta, nel rispetto della normativa esistente, il trasporto al sito di destinazione finale, affidandone l'uso ad Asia Napoli spa per un tempo di 180 giorni.

2. L'Asia Napoli spa provvederà immediatamente a tutto quanto necessario, anche in termini di allestimento e di adeguamento del sito, e in particolare così come comunicato da Asia Napoli spa con nota n. 11350 del 15 luglio 2011, con riferimento alla parere dell'Arpac del 15 luglio 2011 trasmesso con nota n. 26875, agli interventi, che già erano stati programmati per poter rendere idonea la struttura, che qui si riportano integralmente:
a) istallazione di pareti in c.a. autoportanti di altezza 2,5 metri per un perimetro di circa 100-120 metri al fine di contenere i rifiuti all'interno dell'area destinata allo scopo e lasciare un corridoio di transito pedonale lungo tutto il perimetro dell'area stessa;
b) pulizia straordinaria di tutta la rete di raccolta delle acque reflue interne al capannone, la pulizia delle griglie e delle canaline sarà garantita, in fase di esercizio, con interventi periodici programmati eseguiti con idonea attrezzatura di auto espurgo;
c) per permettere l'intercettazione dell'eventuale “percolato” che potrebbe formarsi durante la fase di stoccaggio, la tubazione di adduzione all'impianto di depurazione della rete interna di captazione dei liquidi verrà adeguatamente chiusa e deviata a mezzo di idonei pezzi speciali in un serbatoio fuori terra stagno di 5 mc, in questo modo il percolato verrà adeguatamente raccolto e smaltito secondo legge;
d) l'impianto antincendio verrà completamente ristrutturato con il ripristino dell'impianto di pressurizzazione, la verifica della tenuta della vasca di accumulo acqua e con la completa manutenzione della rete idrica antincendio presente;
e) sarà istallato un idoneo sistema automatico a pioggia, posto al di sotto del piano di solaio, di irrorazione di prodotti enzimatici in modo che ci sia un continuo contenimento della produzione di cattivi odori;
f) sarà effettuata la manutenzione straordinaria di tutta l'impiantistica di servizio in modo che sia garantita la massima sicurezza dei lavoratori;
g) sarà, inoltre, programmata la periodica disinfestazione, disinfezione e derattizzazione dell'intera area compresa la parte stradale esterna.

3. L'Asia Napoli spa, una volta realizzati gli adeguamenti necessari su riportati ed eventuali altri che la competente Asl ritenesse necessario apportare per una corretta gestione dell'impianto al complesso immobiliare di via Brin, e ottenuto il definitivo parere positivo sulla efficacia degli interventi realizzati, provvederà allo stoccaggio provvisorio e la trasferenza dei rifiuti attualmente giacenti sul territorio cittadino, con modalità di gestione, quale il confezionamento in imballi, che consenta, nel rispetto della normativa esistente, il trasporto al sito di destinazione finale.

Il presente provvedimento della durata di 180 giorni è notificato all'Asia Napoli spa, all'Arpac, all'Asl Napoli 1, alla Sapna spa, al Comando di Polizia Locale, alla Direzione centrale patrimonio e logistica del Comune di Napoli, alle Forze di Polizia e ne è trasmessa copia al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico, al Presidente della Regione Campania, al Presidente della Provincia di Napoli e al Prefetto di Napoli.

Il Sindaco
Luigi de Magistris


Fonte : comunicazione.demagistris.it

domenica 17 luglio 2011

Coraggiosa iniziativa del Presidente americano Obama !


Obama incontra il Dalai Lama


La Cina: "Relazioni danneggiate"

Dura reazione di Pechino. Il presidente Usa "sinceramente preoccupato per il popolo tibetano"


WASHINGTON - La Cina aveva chiesto al presidente americano Barack Obama di annullare la sua decisione di ricevere il Dalai Lama e lo aveva invitato a non "interferire negli affari interni cinesi". protestando formalmente contro la decisione di Obama. "Noi siamo fermamente contrari al fatto che qualsiasi uomo politico straniero incontri il Dalai lama in qualsiasi forma", ripetevano le autorità di Pechino. Ma nonostante le proteste della Cina, il presidente Usa ha comunque ricevuto alla Casa Bianca il Dalai Lama. Un assistente del leader buddhista ha riferito che i colloqui sono avvenuti a porte chiuse nella Map room e non nello Studio Ovale, proprio per ribadire il carattere privato dell'inconto. Barack Obama, al termine dell'incontro con il Dalai Lama, si è detto "sinceramente preoccupato" per i diritti del popolo tibetano.

Lo ha riferito il leader spirituale tibetano.









condividiamo ed apprezziamo molto il gesto del Presidente Obama, in quanto da sempre sostenitori della causa e delle ragioni del Tibet, su cui incombe ormai da anni la proditoria operazione di negazione dell'autonomia e di cancellazione della memoria storica (come subito dal nostro popolo) da parte del governo cinese.




Partito del Sud - Napoli

L'Istat: al Sud è povera una famiglia numerosa su 2

Fonte : Avvenire


Una famiglia numerosa su due nel Sud Italia è povera. È quanto emerge dal rapporto dell'Istat, secondo il quale la povertà risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2009, sia quella relativa che assoluta, ma per alcune fasce della popolazione le condizioni sono peggiorate. Infatti l'Istat rileva che la povertà relativa aumenta tra le famiglie di 5 o più componenti (dal 24,9% al 29,9%), tra quelle con membri aggregati, ad esempio quelle dove c'è un anziano che vive con la famiglia del figlio (dal 18,2% al 23%), e di monogenitori (dall'11,8% al 14,1%).

E la condizione delle famiglie con membri aggregati peggiora anche rispetto alla povertà assoluta (dal 6,6% al 10,4%). In particolare, fa notare l'Istituto, nel Mezzogiorno l'incidenza di povertà relativacresce dal 36,7% del 2009 al 47,3% del 2010 tra le famiglie con tre o più figli minori. Quindi, quasi la metà di questi nuclei vive in povertà relativa.

La povertà relativa aumenta tra le famiglie con persona di riferimento lavoratore autonomo (dal 6,2% al 7,8%) o con un titolo di studio medio-alto (dal 4,8% al 5,6%), a seguito del peggioramento osservato nel Mezzogiorno (dal 14,3% al 19,2% e dal 10,7% al 13,9% rispettivamente), dove l'aumento più marcato si rileva per i lavoratori in proprio (dal 18,8% al 23,6%). Tra le famiglie con persona di riferimento diplomata o laureata aumenta anche la povertà assoluta (dall'1,7% al 2,1%). E ancora, spiega l'Istat, peggiora lacondizione delle famiglie di ritirati dal lavoro in cui almeno un componente non ha mai lavorato e non cerca lavoro, si tratta essenzialmente di coppie di anziani con un solo reddito da pensione, la cui quota aumenta dal 13,7% al 17,1% per la povertà relativa e dal 3,7% al 6,2% per quella assoluta.


I TERMINI ASSOLUTI

Nel 2010, in Italia, 1 milione e 156 mila famiglie (il 4,6% delle famiglie residenti) risultano in condizione di povertà assoluta, per un totale di 3 milioni e 129 mila persone (il 5,2% dell'intera popolazione).L'incidenza della povertà assoluta, spiega l'Istat, viene calcolata sulla base di una soglia di povertà corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire il paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, è considerato essenziale a uno standard di vita minimamente accettabile.


Fonte :
Avvenire

sabato 16 luglio 2011

Comunicato sulla programmazione del "porta a porta"



riceviamo direttamente dall'ufficio comunicazione del Sindaco Luigi de Magistris e postiamo :


COMUNE NAPOLI, APPROVATO CRONOPROGRAMMA PER ESTENDERE PORTA A PORTA


«Questo pomeriggio in occasione della riunione del Cda di Asia, alla presenza del vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano, è stato approvato il crono-programma per l'estensione della raccolta differenziata porta a porta a 325mila abitanti, come previsto dalla prima delibera approvata dalla Giunta. Nella stessa riunione si è proceduto ad approvare i bandi di gara per l'acquisto di 70 automezzi e di 33mila bidoncini per una cifra di 8 milioni e 182mila euro».



Lo rende noto l'ufficio stampa del vicesindaco di Napoli.



Fonte : comunicazione.demagistris.it

venerdì 15 luglio 2011

Nuova decisiva ordinanza di de Magistris!




riceviamo direttamente dall' ufficio comunicazione del sindaco Luigi de Magistris e postiamo :



SINDACO VARA NUOVA ORDINANZA PER SITO STOCCAGGIO IN CITTA'


“La lentezza con cui viene tradotta in pratica la solidarietà dichiarata da tante Regioni confligge con la condizione di emergenza vissuta dalla città. Per tanto l'amministrazione comunale ha scelto di muoversi in direzione di una gestione autonoma e indipendente varando un'ordinanza, firmata questo pomeriggio dal sindaco, che individua un altro sito di stoccaggio nell'area cittadina. Un sito che si aggiunge agli altri tre già individuati, di cui uno è pienamente operativo, l'altro sarà in funzione entro qualche giorno, mentre il terzo è in corso di allestimento. Per quanto riguarda il sito oggetto dell'ordinanza odierna (di cui si renderà nota la collocazione specifica lunedì), si tratta di un'area che consentirà il deposito e l'immediato trasferimento dei rifiuti raccolti presso la nave che li trasporterà in un paese estero”.

Lo rendono noto in un comunicato stampa il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e il vicesindaco con delega all'Ambiente Tommaso Sodano. Lunedì alle ore 12 è prevista una conferenza stampa presso la Sala della Giunta proprio sul tema.


Fonte : comunicazione.demagistris.it

giovedì 14 luglio 2011

Proiezione documentario "Cento passi per la libertà"



Lunedì 18 luglio ore 20,00 al Caffè Arabo di piazza Bellini a Napoli proiezione del documentario "Cento passi per la libertà - viaggio documentario nella campagna elettorale di Luigi de Magistris" realizzato da Marco Rossano.


La proiezione sarà preceduta da una discussione moderata da Eliana Capretti sul tema "Napoli Mediterraneo Europa" con il sindaco Luigi de Magistris,

Andrea Balia del Partito del Sud,

Omar Suleiman dell'Osservatorio Palestina,

Carlo Iannello consigliere comunale

e il regista Marco Rossano.

Interverrà anche Angelo Forgione del movimento V.A.N.T.O.


Trailer del documentario disponibile su : http://www.youtube.com/watch?v=V0dUFgzo5xY


Fonte : Marco Rossano

Facce di bronzo !

al nostro comunicato sul nome Partito del Sud che si prospettava come adottabile dalla neo nascente coalzione di Io Sud + Noi Sud + Forza Sud, la replica che ci è stata dedicata sul sito http://www.iosud.it/ è stata la seguente :

Mercoledì 13 Luglio 2011 Replica comunicato Ciano - De Santis


In merito al comunicato di Ciano- De Santis confermo che nessuno di noi ha intenzione di definire la grande formazione per il SUD con Partito del Sud che è altra cosa perché non svincolato dai partiti ma chiaramente legato alla Sinistra dell’Italia dei Valori. La Costituente per il Sud ha ben più ampio respiro...

il nostro Segretario Organizzativo Enzo Riccio scrive :


Per essere eleganti e non scadere nel turpiloquio, preferisco utilizzare questo titolo invece di un altro, che sarebbe di certo più calzante ed e' perfettamente intuibile, per parlare dei partecipanti al convegno di oggi 14 luglio a Bari tra "Io Sud", "Noi Sud" e "Forza del Sud".

Prendiamo atto che a seguito del nostro comunicato finalmente hanno capito di non poter utilizzare il nome "Partito del Sud", e sarebbe un bene che anche la stampa lo facesse, come comunicato nella replica sul sito di "Io Sud". Questa è una replica, un po' stizzosa per la verità, al nostro comunicato del 12 luglio e la cosa piu' paradossale e' quando parlano di differenziarsi dal Partito del Sud perchè "svincolati dai partiti" o che il loro progetto e' di "ben piu' ampio respiro"...ma cos'e' siamo su "Scherzi a parte?" o su "Candid camera"???

Proprio loro che sono anni che bazzicano la politica nazionale e la peggiore partitocrazia italiana che continua ad affossare il Sud, tutti con i loro movimenti che sono nati sempre da fronde interne all'ìnterno di partiti e partitini del centrodestra, e vada per il peccato originale...ma la cosa più incredibile e' che pretendono di affermarsi come difensori del Sud giurando nello stesso tempo fedeltà a Berlusconi (e quindi anche a Bossi e Calderoli...), insomma liberiamoci da una colonizzazione alleandoci con i colonizzatori...un po' come se Gandhi per liberare l'India avesse chiesto un posto ad un governo conservatore britannico!!!

Ma poi può essere credibile un Miccichè che dimentica di essere stato al CIPE uno degli artefici del taglio dei fondi FAS al Sud? O rispolveriamo, come paladini del Sud, dei vecchi democristiani come Iannaccone e Scotti, ex DC, ex MPA, ex ascari della I Repubblica e neo-ascari della II, stampella del peggior governo padano di Berlusconi e Bossi?Credo sia arrivato il momento di costruire e definire nel dettaglio un progetto meridionalista alternativo a questi foschi figuri ed a questi vecchi disegni, un progetto davvero nuovo, serio e credibile che noi del PdSud porteremo avanti, facendo leva su tutte le esperienze migliori di centrosinistra meridionale, migliori intese come quelle piu' lontane dai vertici nazionali dei loro partiti...l'esperienza vincente di De Magistris a Napoli ma anche altre alle quali guardiamo con simpatia in altre regioni del Sud, come quelle di Emiliano a Bari o di Pippo Callipo in Calabria, possono essere la base di una proposta seria e credibile.

Su questa lavoreremo e cercheremo alleanze e convergenze con gli altri movimenti che saranno disponibili, basta con i parrucconi tradizionalisti e con le nostalgie velleitarie, basta con i fascisti camuffati da "rivoluzionari contro destra e sinistra", basta con le aggregazioni da armata Brancaleone con solo slogan e nessun progetto comune...non serve un nuovo "contenitore" o un nuovo fantosioso nome da tirare dal cilindro dell'aggregatore di turno che crede di avere la formula magica, ma serve un progetto credibile con un leader o meglio con un gruppo dirigente credibile per dargli sostanza e visibilità e poi lavorare sodo per organizzarlo. Questa la nostra strada che proponiamo agli altri movimenti, anche per aggregare il meglio delle intelligente meridionali che hanno dato segnali confortanti di "meridionalismo attivo", sia in campo giornalistico, da Pino Aprile a Lino Patruno, ed in campo artistico, basti pensare a Eugenio Bennato o a Carmen Consoli.


Enzo Riccio
Segr. Org. Nazionale PARTITO DEL SUD



martedì 12 luglio 2011

Comunicato Partito del Sud



In merito ad alcune notizie riportate erroneamente dalla Stampa e da alcuni blog ed anche alcune dichiarazioni ambigue riportate anche dal sito http://www.iosud.it/, dove si parla della nascita di un "nuovo Partito del Sud" a proposito di una riunione fondativa a Bari del 14 luglio con la presenza dei movimenti "Io Sud", "Forza del Sud" e "Noi Sud", si precisa che il nome Partito del Sud è stato regolarmente registrato dal nostro movimento, nato a Gaeta nel dicembre 2007 su iniziativa di Antonio Ciano e con Presidente nazionale Beppe De Santis dal 2010, tale nome non puo' essere utilizzato senza l'autorizzazione del Consiglio Direttivo Nazionale del nostro movimento.
Ricordiamo che il vero Partito del Sud ha partecipato alle elezioni politiche del 2008 in Sicilia, a diverse elezioni amministrative del 2009 e alle recenti elezioni amministrative del 2011 di Napoli nella coalizione vincente che ha appoggiato la candidatura di Luigi De Magistris. Inoltre riteniamo il governo attuale.....


continua a leggere su : http://www.partitodelsud.eu/



Comitato Direttivo Nazionale

PARTITO DEL SUD

Coerenza politica. I fatti seguono alle parole...





"Fra le priorità individuate nel mio programma assume particolare rilevanza la costruzione di nuovi metodi di partecipazione democratica attraverso consultazioni e incontri con le comunità, i Comitati civici, la cittadinanza attiva. L’esigenza di rimanere in contatto con le cittadine ed i cittadini di Napoli, con le loro realtà associative, con le loro comunità è un’esigenza, per me, particolarmente sentita.Pertanto, oltre alle forme partecipative e di consultazione già previste, credo che possa essere inaugurato un nuovo canale di comunicazione diretta con il Sindaco, costituito da incontri periodici aperti ai cittadini, in quanto tali o in quanto rappresentanti di istituzioni, gruppi o forme associative, secondo calendarizzazioni volte a rendere funzionali e operativi tali incontri.Ogni mercoledì, dalle 14,30 alle 16,30, fatte salve eventuali circostanze impreviste che determineranno annullamento o slittamento e che saranno comunque portate a conoscenza degli interessati, avrò un appuntamento settimanale con i cittadini, presso la "Sala Pignatiello" sita al III piano di Palazzo S. Giacomo."


Luigi de Magistris.


(dal sito del Comune di Napoli)


Partito del Sud - Napoli

lunedì 11 luglio 2011

L'ANSA e la Repubblica s'accorgono del comunicato alla cittadinanza del Partito del Sud



Il nostro comunicato alla cittadinanza d'invito a trattenere "il secco", su richiesta fattaci pervenire dal Sindaco e la Giunta, viene diffuso dall'ANSA e sottolineato da "la Repubblica".



RIFIUTI:PARTITO DEL SUD, INCENTIVARE LA DIFFERENZIATA NAPOLI (ANSA) - NAPOLI, 9 LUG - Il Partito del Sud, insieme a L'Altro Sud, e all'associazione civica Insieme per la Rinascita, all'organizzazione sindacale UILTUCS (divisione Commercio e Turismo della UIL), chiede "di praticare in ogni abitazione, ufficio, ecc. la raccolta differenziata al proprio interno, trattenendo - il più possibile - il "secco" fino alle date suddette e depositando all'esterno solo 'l'umido". (ANSA). COM-PO/ S44 QBXO


"...Pare una guerra di trincea, un equilibrio precario, che deve durare fino a martedì sera. Così prescrive l'ordinanza regionale. Martedì infatti sono attesi i primi carichi per l'Emilia, 200 tonnellate al giorno, mentre per domani si attende il nullaosta anche della Toscana. Intanto Francesco Borrelli dei Verdi e Livio Falcone del Pd chiedono ai Comuni "di gettare acqua e disinfettanti sopra i cumuli per diminuire il cattivo odore ed evitare incendi". E il Partito del sud, formazione che ha appoggiato de Magistris, chiede che fino a martedì i cittadini trattengano almeno il secco in casa. "






Partito del Sud - Napoli

"La mia rivoluzione spaventerà la camorra"






La questione rifiuti: quando mi sono insediato c’erano 2.500 tonnellate di spazzatura, ora sono 1.000. La situazione è critica soltanto a Ponticelli e Fuorigrotta



De Magistris racconta il suo primo mese a Napoli: «Governerò dieci anni»


Michele Brambilla


INVIATO A NAPOLI


Si era candidato promettendo di far sparire la monnezza in cinque giorni. A oltre un mese dalla sua elezione, gli hanno già rimproverato di non aver mantenuto la parola. Così lui è stato costretto a passare dall’attacco alla difesa: «Abbiamo avuto problemi di ogni tipo, i roghi, i veti della Lega... Però il primo giugno, quando mi sono insediato, c’erano 2.500 tonnellate di rifiuti per le strade. Adesso siamo scesi a mille. Solo in due quartieri la situazione è ancora critica: Ponticelli e Fuorigrotta».


Il fatto è che Luigi De Magistris comincia ad assaggiare la differenza tra la vecchia e la nuova vita. Da magistrato, questo napoletano figlio, nipote e pronipote di magistrati era il pubblico accusatore degli altrui reati. Da politico, il fustigatore delle altrui inadempienze. Da un mese a questa parte è passato tra coloro che non devono né accusare né opporsi, ma amministrare. «Il primo giorno che mi sono seduto qui in questo ufficio mi sono detto: Luigi, adesso devi governà».


Sulla capacità di passare da oppositore a governatore De Magistris si gioca tutto il suo futuro politico. Come sarà ricordato dai posteri? Cometa o astro nascente? Bluff o innovatore? Dicono che non gli manchino determinazione, scrupolosità, precisione, cura dei dettagli. Ne abbiamo un assaggio alle ore quindici e tre minuti, mentre siamo nel cortile di palazzo San Giacomo - la magnifica sede del municipio di Napoli - e suona il cellulare della sua gentilissima portavoce, scesa per farci strada: è il sindaco che chiama per chiedere se l’ospite, atteso per le quindici, è già arrivato oppure no. «De Magistris - ci viene spiegato - non sopporta i ritardi». Almeno una cosa gli va riconosciuta. In Comune deve aver portato una bella ventata di novità se non altro per l’età media dei componenti del nuovo staff. Trent’anni? Forse anche meno. Non sappiamo se sia stato uno di questi ragazzi, o qualcuno dei precedenti dipendenti, ad appendere di fronte all’ingresso della stanza del sindaco un ritratto di padre Pio. Sappiamo però che del frate di Pietrelcina il primo cittadino di Napoli avrà certamente bisogno, tante e tali sono le montagne da scalare.


La prima, non è neanche il caso di dirlo, è appunto la montagna di monnezza. Onestamente, a girare per Napoli di spazzatura non se ne vede quasi più. Almeno in centro. Ma resta il non secondario problema della destinazione di questa spazzatura. L’hanno tolta dalle strade, va bene: ma poi? Venendo dal Nord, riportiamo al sindaco quello che pensano della storia dei rifiuti non solo Bossi e Calderoli, ma anche molti cittadini comuni. In sintesi: è colpa dei terroni. «No, non è colpa dei napoletani, glielo assicuro. Ogni giorno siamo invasi da migliaia di mail e di lettere di cittadini che non vedono l’ora di collaborare con la raccolta porta a porta. Il napoletano, tendenzialmente, non ha fiducia nelle istituzioni. Ma considera le istituzioni come insieme di singoli uomini e singole donne. Se questi uomini e queste donne danno il buon esempio, i napoletani si superano. Il guaio è che qui abbiamo avuto una classe dirigente collusa». Con la camorra? «E con chi se no? Guardi che senza il rapporto con politica e finanza la camorra, la mafia e la ‘ndrangheta sarebbero già state sconfitte da un pezzo».


Anche qui, gli rimproverano la differenza tra il dire e il fare. Governare avendo a che fare con la camorra non è facile per nessuno, Neanche per lui, che confessa: «Ogni tanto guardo in faccia il mio interlocutore e penso: e se fosse un camorrista? È un rischio continuo per chi amministra. Ma mi sono circondato di collaboratori che hanno combattuto per anni la camorra, dal mio capo di gabinetto che è un carabiniere a Narducci, l’ex pm, che fa l’assessore». Ha paura? «Ho fiducia nei napoletani. Un sindaco che lavora bene crea problemi di consenso alla camorra. Io ho capito che avrei vinto le elezioni quando ho visto come mi hanno accolto nei quartieri difficili: Scampia, Sanità, Pignasecca. Non è vero che i napoletani vogliono convivere con la camorra. Nessuno è contento che il proprio figlio debba andare a elemosinare un posto di lavoro».


Dice che la gente di Napoli «sta vivendo una speranza nuova». E aggiunge che se fa il sindaco è solo perché l’hanno voluto i napoletani: «Non sono un politico di professione, anzi avrei voluto fare il magistrato tutta la vita. Ma ora faccio il politico, e lo faccio come esito di una rivoluzione». Addirittura? «A Milano c’è stato un risultato straordinario, ma nell’ambito della normale contrapposizione fra centrodestra e centrosinistra. A Napoli è successo qualcosa che non s’è mai visto prima. Non è stato un voto di protesta, ma un voto di protesta e di proposta. Un voto di cervello e non di pancia. Una rivoluzione venuta dal basso».


«La situazione che ho trovato è peggiore di quella che mi aspettavo. Ad esempio, non sapevo che il Comune avesse le casse vuote. Quello delle passate amministrazioni non è neanche stato un malgoverno; più semplicemente, è stato un non-governo». Con Berlusconi, che di certo non ama, De Magistris ha in comune una dote importante: l’ottimismo. «Da un lato ho lo svantaggio di aver trovato la situazione più difficile che Napoli abbia mai avuto. Ma dall’altro ho un paio di vantaggi non da poco: una totale libertà dai partiti e una straordinaria consonanza con i napoletani». Gli raccontiamo del tassista (la solita fonte d’informazione primaria dei giornalisti) che dopo averci illustrato la propria teoria sulla superiorità delle dittature rispetto alle democrazie, ci ha fatto l’elogio del De Magistris decisionista.


Ha detto


Lui ride e rassicura: «Amo il decisionismo che passa attraverso la democrazia». Un dittatore democratico? «Un decisionista democratico». Insomma, si spieghi. «Mi confronto con tutta la città. Ma alla fine decido io».


Gli chiediamo chi sente più spesso tra Grillo (che non voleva che si candidasse), Vendola (che non l’ha appoggiato al primo turno) e Di Pietro (che si dice sia geloso di lui). De Magistris non è molto diplomatico: «Il consenso ce l’ho dalla gente. Gli altri stanno a guardare. Quello che è successo a Napoli fa paura non solo alla camorra». Punta a Roma? «Prima voglio amministrare Napoli». Per quanto tempo? «Dieci anni. Poi magari saranno solo cinque». E dopo? "Vorrei portare a livello nazionale l’esperienza napoletana». Se lo farà, vorrà dire che gli sarà riuscita anche la seconda rivoluzione: aver dimostrato che sa governare.


sabato 9 luglio 2011

Brunetta si sposa a Ravello, e il sindaco cosa fa?








Domenica 10 Luglio alle 19,30 Renato Brunetta (ovvero la "macchietta" fatta ministro) ha deciso di sposarsi a Ravello. E quell'aquila del sindaco cosa fa? Non solo officierà il rito civile della cerimonia, quanto ha pensato di donare a quest'uomo (facciamo per dire!) offensivo, arrogante e razzista, la nomina di cittadino onorario!


E' vero che all'ascarismo servile non c'è limite, ma alla decenza invece si!


Però qualche buona e mail al sindaco, le dichiarazioni di Pino Aprile e qualche doverosa iniziativa sono meglio di niente....


riportiamo il tutto :

"con la presente sono ad esprimere il mio massimo dissenso in qualità di cittadina campana per la scelta fatta dalla vs bellissima cittadina, ma molto probabilmente non dai suoi cittadini, forse da pochi di questi, non necessariamente i "primi", di premiare e omaggiare una persona che per la numerosità e gravità delle offese rivolte, nonostante la sua carica istituzionale, al mio popolo e in particolare proprio alla mia regione, e quindi a me in quanto campana, e dunque anche a lei, signor sindaco, in quanto campano, ha manifestato più che chiaramente il proprio pensiero a riguardo, non lasciando alcun margine di incertezza.


Pertanto rimango avvilita di tale scelta che non può dati i presupposti che tradursi in una nuova terribile offesa per questo popolo e questa terra già continuamente e spudoratamente avvilita e mortificata."


Una cittadina campana qualunque


Emanuela Rullo


"i campani di ravello danno la cittadinanza onoraria a brunetta, che ha chiamato “cancro” buona parte dei campani; propongo borghezio assessore alla cultura (ha chiamato “merdacce” i meridionali); e calderoli alla solidarietà sociale (“napoletani topi da derattizzare”). non sempre è vero che “chi si somiglia si piglia”, ma perché, potendo scegliere, ravello aggiunge alla sua popolazione uno ufficialmente “cretino

Pino Aprile



CON I PULMANN - «Da tutto il Sud si stanno organizzando pullman di cittadini per andare in piazza Vescovado, al matrimonio del Ministro Brunetta: un'occasione del genere non può essere persa per manifestare pacificamente contro colui che ha definito un anno fa la Campania e la Calabria «il cancro d'Italia». L’annuncio del commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il presidente dell' associazione meridionalista «Assud», Andrea Guccione. «Per questo - continuano i due esponenti - sono stati preparati striscioni e manifesti da esporre durante il corteo nunziale con tutte le frasi anti meridionali che Brunetta ha detto in questi anni contro il sud in particolare contro i campani ed i calabresi». «Appare davvero incredibile - dicono Borrelli e Guccione - che il ministro si sposi a Ravello, una città che appartiene ad un territorio e a un popolo che lui disprezza così fortemente. Per non parlare del modo davvero discutibile con cui lo stesso ministro ha acquistato la sua Villa nel comune ottenendo a tempo record i permessi di restauro del rudere che è stato ampliato dall' ex sindaco del Pd, Secondo Amalfitano, successivamente passato al centrodestra dopo essere divenuto consulente dello stesso Ministro». A volantinare contro Brunetta anche gli agenti del Coisp, il sindacato di polizia, che lamenta tagli incomprensibili e che hanno «la pazienza di sopportarlo – afferma il leader campano Giuseppe Raimondi – come rappresentante di un governo vessatorio».



La nostra e mail personale al Sindaco di Ravello :


"Egregio signor Sindaco


è vero che all'ascarismo servile non c'è limite; ma alla decenza si! Questo mezzo uomo ci ha definiti "cancro d'Italia". E Lei cosa fa? Se proprio voleva poteva dargliene la metà..."


Andrea Balìa Partito del Sud - Napoli



Partito del Sud - Napoli