NAPOLI - Tasse sui grandi patrimoni, lotta all'evasione, annullamento
delle missioni militari e delle spese
per il riarmo: sono queste le richieste
del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris per scongiurare
il conflitto
sociale. Il primo cittadino di Napoli è molto critico sulle manovre del
Governo e sulle
ultime proposte contenute nella "spending review"
ed afferma: «siamo concordi con i
tagli di spesa,
ma non con i tagli della vita dei cittadini. Sono un uomo di
Stato, ma sono pronto a diventare
uomo di "piazza" se significa
stare vicino alla gente che soffre».
De Magistris precisa che «si tratta di una operazione politica con
scelte ben precise,
riferendosi alle manovre economiche che prevedono tagli
di spesa e licenziamenti dei
dipendenti pubblici».
«Siamo stanchi di operazioni decise in
luoghi chiusi e lontani dai problemi della gente - afferma
l'ex magistrato -
quella di non colpire i grandi capitali è una scelta politica per mantenere
i
privilegi a pochi, concentrare il potere sempre nelle mani degli stessi, così
si aumenta
solo la sofferenza della gente che perde lavoro. Ci siamo rotti le
scatole», afferma de Magistris
dicendo di parlare anche a nome dei
cittadini e poi sottolinea che si dicono molto preoccupati anche
altri
sindaci d'Italia. «Con le
proposte di tagli fatte da me si parla di quasi due finanziarie, 50
miliardi
di Euro e quindi se daranno segnali in questo senso significa reagire alla
crisi e
quindi discuteremo con il Governo»
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Giovedì 05 Luglio 2012 - 16:20
Fonte : www.ilmattino.it
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giovedì 5 luglio 2012
Tagli alla spesa, De Magistris all'assalto: «Ci siamo rotti le scatole»
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