Grazie
all'interessamento di Fabrizio Bensai, attivissimo Coord. Provinciale Bologna
del PdSUD ,a cui vanno i nostri complimenti, l' "appello" fa breccia, dopo
Vicenza Più, anche su di un altro giornale del nord..
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Riceviamo
e pubblichiamo volentieri la lettera aperta stilata da alcuni partiti
meridionalisti al noto scrittore affinché si candidi alle prossime
elezioni
Caro
Pino, la Lega Nord è fuori dal governo e si è avvitata in una crisi forse
irreversibile, eppure lo spirito antimeridionale della politica italiana non si
è affatto attenuato. Lo dimostra l’esclusione degli scrittori meridionali del
Novecento dai programmi scolastici. Lo conferma l’applicazione del federalismo
voluta dal governo Monti: anticipo dell’Imu al 2012 con simultaneo taglio dei
fondi per i Comuni poveri, in modo da portare risorse dove già ci sono i soldi.
E, nello stesso tempo, il governo ha dimenticato di elencare i diritti minimi da
garantire in tutto il territorio nazionale: un silenzio che equivale a diritti
zero per i cittadini del Sud.
Ma questo non può sorprenderti: la legge si applica
al Nord e si interpreta per i meridionali; va così da 151 anni e il
razzismo dotto di chi ha studiato alla Bocconi cambia solo i toni rispetto a
quello becero di chi si è diplomato per corrispondenza alla scuola Radio
Elettra. Le celebrazioni organizzate per i 150 anni hanno un merito: aver
portato l’attenzione sulle statistiche, con la Banca d’Italia costretta ad
ammettere che l’area di Napoli aveva un Pil del 40% superiore alla media
nazionale. E se da +40% scivoli fino a -40% non può essere per responsabilità
interne: è perché hai ceduto alla forza. Come a Pietrarsa il 6 agosto
1863.
Ma il vento sta cambiando e dopo Gaeta oggi
Napoli è libera da ceti politici eterodiretti. Ciò incoraggia chi crede
che ogni comunità possa scegliere la propria strada, senza aspettare un placet.
È il momento di osare. Va promosso un movimento che abbia a cuore gli interessi
delle Terre del Sud. Libero e democratico, certo, ma soprattutto schietto,
orgoglioso, allegro, mediterraneo. Un movimento aperto, ma che tenga fuori chi
ha governato a braccetto con partiti nordisti e oggi magari cerca di
riverniciarsi. Un movimento che punti nelle elezioni del 2013 a una
rappresentanza diretta in Parlamento e che subito dopo apra, città per città,
una fase costituente, perché i giovani del Sud possano contare in Europa senza
esser costretti a lasciare le proprie Terre.
Caro Pino, nessuno meglio di te ha saputo
raccontare cosa eravamo, cosa siamo diventati e cosa potremmo essere
noi Terroni. Ecco perché crediamo che qualsiasi progetto di riscatto non possa
che vederti alla testa. Lo sappiamo: puntare a uno scranno a Montecitorio appare
poca cosa, per la distanza tra quanto si potrà fare e quanto servirebbe alle
nostre terre. Ma l’impegno che chiediamo a noi stessi e l’invito che ti
rivolgiamo è di considerarlo il primo passo. Verso nuovi ambiziosi
obiettivi.
Partito
del Sud, L’Altro Sud, Per il Sud, Insieme per la Rinascita
Fonte : www.partitodelsud.blogspot.com
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