Bell'articolo di Piero Sansonetti, Direttore di CalabriaOra che con i suoi editoriali diventa sempre più meridionalista....
giovedì 26 luglio 2012
"Prima la Sicilia e poi tutto il Mezzogiorno" di Piero Sansonetti
Bell'articolo di Piero Sansonetti, Direttore di CalabriaOra che con i suoi editoriali diventa sempre più meridionalista....
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Lo sbarco di Marsala. Sapete cos'è
lo sbarco di Marsala? Quello che fece Garibaldi, coi mille, nel maggio del 1860:
cominciò tutto da lì. I piemontesi prima conquistarono la Sicilia e poi, in
fretta, tutto il Sud, fino a Napoli. E' sempre la Sicilia il primo passo. Da
quel giorno di maggio del 1860 iniziò la rapidissima decadenza del Sud e la
costruzione di questo strano paese-Italia che ha nel suo Dna la divisione tra
ricchi e poveri, tra potere e obbedienza, tra Nord e Sud.
Anche stavolta si
comincia dalla Sicilia. Un nuovo sbarco di Marsala. Il premier Monti e i
giornali del Nord sono scatenati: vogliono lo scioglimento della regione e il
commissariamento. Diciamo che vogliono la resa. Manderanno a governare un
viceré, nominato da Roma, o forse da Bruxelles (o forse da via Solferino, visto
che in testa alla battaglia ci sta sempre il "Corriere della Sera", guidato dal
generale Stella, il quale non porta la camicia rossa come Garibaldi ma comunque
è un tipo tosto che non molla mai).
Piegare la Sicilia è essenziale per
completare l'operazione anti-meridionalista che sembra essere in cima ai
programmi di Monti. E che un paio di giorni fa si è ben espressa con la
scomparsa del Sud dal decreto sviluppo e gli applausi caldi della Lega.
Così
si ripete in piccolo quello che già è avvenuto su scala europea: far pagare la
crisi ai più deboli, togliendo loro soldi, risorse, lavoro, potere. E' successo
questo, un anno fa, con l'attacco alla Grecia e poi all'Italia, alla Spagna e al
Portogallo, e ora l'operazione si ripete dentro i confini nazionali. La Grecia,
e il rischio fallimento della Grecia, fu la porta dalla quale passò l'assalto
tedesco
( che a noi italiani è costato il commissariamento con la nomina di
Monti): la Sicilia e il rischio fallimento della Sicilia è la porta dalla quale
passa stavolta l'attacco del Nord Italia.
Che dopo aver colpito la Sicilia
colpirà la Calabria e poi risalirà fino a Napoli e forse anche al Lazio.
E'
una strategia scema. Il Nord non capisce che se - come è intenzionato a fare -
sottrarrà ulteriori risorse al Sud, rendendolo ancora più povero di quanto non
sia (la Sicilia è la regione più povera d'Italia, seguita dalla Calabria, e in
queste due sole regioni ci sono il doppio dei poveri che vivono al Nord) finirà
per inceppare definitivamente il sistema-Italia e aggraverà clamorosamente la
crisi e porterà l'Italia fuori dall'Europa. C'è una sola via per rilanciare
questo Paese: rilanciare il Sud. Investire al Sud e proteggere il
Sud.
Purtroppo la classe dirigente italiana non è in grado di capire questa
elementare verità. E la classe dirigente del Sud...beh quella non capisce per la
semplice ragione che non esiste più da molto tempo, è fuggita, incapace di
assumersi le proprie responsabilità.
Piero Sansonetti
Fonte : CalabriaOra
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