di Marco Esposito
anticipato lo scenario descritto in "Federalismo Avvelenato"
In realtà già oggi l'addizionale regionale in regioni del Sud come la Campania è del 2,03% di cui 1,23 di base uguale in tutte le regioni e 0,8 di incremento locale. Tale incremento dal 2013 sommerà lo 0,8 all'1,1 e quindi porterà a 1,9 la differenza rispetto alle regioni che non hanno introdotto maggiorazioni e a 3,13 la pressione fiscale regionale sui cittadini. Per capirsi le aliquote Irpef nazionali che oggi nei cinque scaglioni sono 23% - 27% - 38% - 41% - 43% in Campania diventeranno 26,13% - 30,13% - 41,13% - 44,13% e 46,13% .
Potrà accadere in Italia che un contribuente campano con reddito di 55.000 euro entri nello scaglione del 44,83% e paghi più di un contribuente che vive in una regione e comune che applicano solo le norme base e che con reddito più alto, per esempio di 110mila euro, è in uno scaglione dove versa di meno: il 44,23%.
E manca ancora l'addizionale comunale che a Napoli è di 0,45% - 0,50% - 0,60% - 0,70% - 0,80%. Per cui il totale di prelievo fiscale sul contribuente per la sola Irpef diventerà: 26,58% - 30,63% - 41,73% - 44,83% e 46,93%.
Un meccanismo già descritto un anno fa nel saggio di Gianni Pittella e Marco Esposito in "Federalismo avvelenato", con uno scenario che doveva scattare nel 2014 e che viene adesso anticipato. Chi più ha, meno dà: ingiustizia fiscale è fatta.
ps: per chi fosse interessato, "Federalismo Avvelenato" è ancora disponibile a Napoli nella libreria Treves a Piazza Plebiscito
Marco Esposito
Fonte : Marco Esposito Facebook
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