lunedì 16 aprile 2012
Risposta all'articolo su "l'Unità"
Recentemente su un articolo su "l'Unità" di Giuseppe Provenzano: "i falsi miti nordisti", mentre può essere condivisibile l'analisi sulle falsità delle rivendicazioni leghiste e sulla falsità di fondo di una "questione settentrionale", è apparsa una sconcertante definizione degli umori meridionalisti, ispirati pure da "Terroni" di Pino Aprile, come "deriva subculturale".
Ecco la mia sintetica (lo spazio a disposizione per i commenti era limitato a pochi caratteri) risposta.
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Egregio Signor Provenzano,
secondo me un certo Gramsci si starà rivoltando nella tomba...fu infatti proprio Gramsci, uno dei fondatori del giornale dove lei scrive, a dire:
"Lo stato italiano (leggasi regno sabaudo) è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti."
Non capisco quindi come fa a definire la crescente rivolta neo-merdionalista al Sud, che cresce questo e' vero anche grazie allo straordinario successo del bellissimo libro di Pino Aprile "Terroni", come "deriva subculturale".
Noi meridionali abbiamo diritto alle nostre rivendicazioni storiche ed economiche perché, a meno che non si voglia credere alle teorie razziste di Lombroso e di Niceforo che definivano un'inferioirità razzista dei meridionali, è un'anelito di giustizia e libertà, che dovrebbe essere una battaglia della sinistra.
Enzo Riccio
Segr. Org. nazionale
Partito del Sud
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