Fonte : Redazione il Denaro – venerdì 1 giugno 2012
domenica 3 giugno 2012
Le imprese insorgono: Nessuno sviluppo senza il Sud
L’assenza di riferimenti al rilancio del Sud nella relazione del governatore
della Banca d’Italia, Ignazio Visco, non piace agli imprenditori campani. “Le
considerazioni finali di Visco – dice Vincenzo Caputo, presidente del gruppo
Giovani Imprenditori dell’Unione industriali di Napoli – pur ponendo l’accento
su temi importanti hanno tralasciato un aspetto fondamentale: l’Italia non può
ripartire se non investendo e scommettendo sul Mezzogiorno. Le regioni
meridionali sono ricche di risorse che continuano a non essere utilizzate a
dovere”. Piuttosto contrariato Carlo Barbagallo, presidente del gruppo Giovani
Imprenditori di Confindustria Campania. “Dopo aver ascoltato le parole del
governatore – dice – verrebbe da porsi una domanda: qual è in questo contesto il
posto del Sud? Siamo convinti, infatti, che proprio da qui sia necessario
ripartire, sfruttando i vantaggi di una posizione geografica strategica e di un
territorio, che pur tra mille difficoltà, ha ancora tanto da offrire”. Sulla
stessa lunghezza d’onda le parole del presidente di Adler Group, Paolo Scudieri:
“Credo sia un errore, in un momento delicato come quello che attraversiamo, non
cogliere l’opportunità di ricordare a tutto il Paese quali sono le enormi
potenzialità del Mezzogiorno”. Per il presidente di Confindustria Caserta,
Antonio Della Gatta, “è strano che il governatore della Banca d’Italia non abbia
prestato attenzione al Mezzogiorno d’Italia, area da cui proviene e che conosce
bene. Da condividere, invece, il passaggio sulle tasse che ormai hanno raggiunto
livelli incompatibili con lo sviluppo”. In controtendenza Giuseppe D’Avino,
presidente di Confindustria Benevento. “Riteniamo che il governatore abbia
centrato in pieno le questioni cruciali dello sviluppo: infatti attraverso la
riduzione della pressione fiscale, il rigore e politiche di sviluppo si
riusciranno a riproporre processi di crescita”, è il suo pensiero. Si sofferma
su riforme strutturali e semplificazione Sabino Basso, presidente di
Confindustria Avellino. “Accettiamo l’invito del presidente Visco a uno sforzo
aggiuntivo – dichiara – ma credo che l’impegno debba essere comune, anche per
quello che riguarda il fronte spinoso della pressione fiscale e del credit
crunch”. Al dibattito si iscrive anche Vincenzo Schiavo, presidente di
Confesercenti Campania. “E’ impossibile – spiega – non notare l’assenza di
accenni allo sviluppo del Mezzogiorno. La Banca d’Italia chiede sforzi
aggiuntivi agli imprenditori, ma qui al Sud ogni giorno fare impresa è più
difficile che altrove, i sacrifici sono maggiori e ci scontriamo con carenze in
infrastrutture e organizzazione”.
E. S.Fonte : Redazione il Denaro – venerdì 1 giugno 2012
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