“Nel frattempo, mentre il rimbombo dei fischi all'Olimpico era ancora assordante e un umore protestatario antigovernativo e neoborbonico si diffondeva su siti e blog , Di Pietro si congratulava con Orlando per la vittoria a Palermo, seguita a quella di Napoli, e freudianamente inneggiava al ritrovato Regno delle Due Sicilie. Scherzava, naturalmente, e di certo non ricordava che tra i primi convinti sostenitori di de Magistris a Napoli c'era, oltre all'Italia dei valori, anche un partito nostalgico proprio di quel Regno. Ma come ha commentato i fischi allo stadio lo stesso sindaco di Napoli, lui che non ha mai mancato di censurare analoghe intolleranze padane? Con sorprendente nonchalance: "Allo stadio succede di tutto", ha detto.”
domenica 27 maggio 2012
Botta e risposta con Marco De Marco...tanto per schiarirsi un pò le idee...
Venerdì 25 Maggio u.s. il direttore del Corriere del Mezzogiorno Marco De Marco ha pubblicato sul blog del Corriere http://vedinapoli.corrieredelmezzogiorno.corriere.it un suo articolo che prendeva spunto dall'episodio dei fischi all'Olimpico all'inno italiano per la finale di Coppa Italia Napoli - Juventus. Il pezzo s'intitola "I fischi sudisti e il Terronismo", ed in un passaggio che riportiamo si riferisce chiaramente a noi del Partito del Sud :
“Nel frattempo, mentre il rimbombo dei fischi all'Olimpico era ancora assordante e un umore protestatario antigovernativo e neoborbonico si diffondeva su siti e blog , Di Pietro si congratulava con Orlando per la vittoria a Palermo, seguita a quella di Napoli, e freudianamente inneggiava al ritrovato Regno delle Due Sicilie. Scherzava, naturalmente, e di certo non ricordava che tra i primi convinti sostenitori di de Magistris a Napoli c'era, oltre all'Italia dei valori, anche un partito nostalgico proprio di quel Regno. Ma come ha commentato i fischi allo stadio lo stesso sindaco di Napoli, lui che non ha mai mancato di censurare analoghe intolleranze padane? Con sorprendente nonchalance: "Allo stadio succede di tutto", ha detto.”
“Nel frattempo, mentre il rimbombo dei fischi all'Olimpico era ancora assordante e un umore protestatario antigovernativo e neoborbonico si diffondeva su siti e blog , Di Pietro si congratulava con Orlando per la vittoria a Palermo, seguita a quella di Napoli, e freudianamente inneggiava al ritrovato Regno delle Due Sicilie. Scherzava, naturalmente, e di certo non ricordava che tra i primi convinti sostenitori di de Magistris a Napoli c'era, oltre all'Italia dei valori, anche un partito nostalgico proprio di quel Regno. Ma come ha commentato i fischi allo stadio lo stesso sindaco di Napoli, lui che non ha mai mancato di censurare analoghe intolleranze padane? Con sorprendente nonchalance: "Allo stadio succede di tutto", ha detto.”
Insomma, l'egregio direttore finge di non ricordare, e fa il solito giochetto di fare tutto un calderone dei vari movimenti meridionalisti buttando tutto dentro il pentolone del nostalgismo monarchico. Gli abbiamo scritto e riportiamo di seguito risposte e controrisposte già pubblicate sul blog del Corriere del Mezzogiorno tra i commenti al suo articolo :
"Caro De Marco,
ci siamo sentiti per iscritto tempo fa, ma,
visto che Lei insiste con il solito errore di pressapochismo buttando tutto in
caciara nel polverone del nostalgismo borbonico, mi tocca ritornare a
richiarire sperando che intenda e non se ne dimentichi, perchè in assenza di
ciò mi toccherà ripeterglielo (a mò di cura) magari settimanalmente fin quando
non se ne faccia una ragione. Orbene Lei dice, ancora una volta come tempo fa,
che " tra i primi convinti sostenitori di de Magistris a Napoli c'era,
oltre all'Italia dei valori, anche un partito nostalgico proprio di quel
Regno." Allora, ascolti bene : quel partito è il "PARTITO DEL
SUD" (di cui sono co/segretario e presidente nazionale), il quale - legga
bene e memorizzi - è : IDENTITARIO, MERIDIONALISTA,FEDERALISTA, REPUBBLICANO E
UNITARIO, nonchè PROGRESSISTA!Si rifà alle lezioni di Gramsci,Salvemini, Dorso,
ma ciò, senza diventare nostalgici, non c'impedisce di raccontare le verità
storiche, svelare le contraffazioni sulla memoria e batterci per il riscatto
del Sud, che è stato mortificato da governi sabaudi, fascisti e repubblicani.
Non perchè la cosa ci tolga il sonno, ma La pregheremmo di non ripetere la
solita manfrina dove ci accomuna ad un mondo salottiero, nostalgico e da
"riserva indiana", al quale appartengono una serie di movimenti e
associazioni. Si visiti il nostro sito, i nostri 6 blog e forse, una volta e per
sempre, comprenderà (facendosene una ragione) perchè abbiamo deciso d'essere con
de Magistris e lui ha individuato in noi la parte progressista d'un
meridionalismo maturo e non accattone!"
Cordiali saluti
Andrea Balìa
co/segretario e Presidente Nazionale del PARTITO
DEL SUD
Postato da Marco Demarco | 26/05/2012
"Caro co/segretario, ricordo bene la
nostra discussione. E ricordo anche che l'ispirazione neoborbonica del suo
partito mi fu suggerita da un fatto di cronaca. Ricorda? Un vostro iscritto,
nonchè candidato alle elezioni comunali di Napoli, ebbe il suo attimo di
notorietà quando, intervistato da Il Mattino a proposito di un fantasmello da
lui fotografato al museo nazionale, rivelò, tra l'altro, la sua passione, oltre
che per i fantasmi, anche per i Borbone. A quel tempo, è vero, lei mi spiegò
che si trattava di un caso isolato e non rilevante, e tuttavia su di me
quell'episodio ha fatto più presa dei vostri propositi ufficiali. Me ne scuso.
Le chiedo, allora, perchè mi è sfuggito, qual è il suo pensiero a proposito dei
fischi contro l'inno nazionale. Può essere così gentile? Grazie."
"Egregio De Marco,
grazie innanzitutto per la risposta. Un partito è fatto da
tante persone e, vivaddio, esiste la libertà d'opinione e d'espressione.
L'architetto Oreste Albarano a cui fa riferimento è un appassionato di storia
borbonica e ne ha tutto il diritto. Ora s'è allontanato dal partito, forse
proprio perchè ha verificato che, pur battendoci per la verità storica, non
siamo monarchici o con la volontà di restaurare vecchi regni anche se sono
stati portatori di ottime cose assieme ad altre discutibili. Altrimenti avevamo
già la casa in cui alloggiare tipo il Movimento Neoborbonico. Il Partito del
Sud non a caso è attaccato da tutti gli altri movimenti pseudo
meridionalisti perchè ritenuto troppo a
sinistra e poco rispettoso dei riti e della retorica spesso troppo intrisa di
nostalgia. Altrettanto mal visti da quelle forze che usano la parola Sud solo
per cavalcare l'onda e gravitano a destra pappa e ciccia con Zio Silvio e la
Lega. Il nostro partito cresce in tutt'Italia con un bel 5,67% a Moglie
(Mantova) in terra leghista alle ultime amministrative o un 2,5% a S. Giorgio
(Na) da soli con Aldo Vella. Persone di qualità, meridionalismo maturo
attraverso la strada istituzionale. Progetti a breve comunicati con la giunta
de Magistris, rapporti con Emiliano, ecc...Riguardo ai fischi vorremmo che
Schifani si fosse altrettanto indignato ai cori (esistono i video) di
"Napoli merda" pre partita come tutti quelli che i tifosi napoletani
ricevono tipo " Forza Vesuvio" in tutt'Italia. Se etica deve esserci
che ci sia sempre. A ciò accoppi che oggettivamente i napoletani in Italia non
sono degni di attenzioni politiche e sociali così positive e la frittata è
fatta. Ma sui fischi condivisi o no crediamo si costruisca poco e noi vogliamo
i fatti : dei governi, e dall'altra parte dei meridionali che si battono per un
riscatto che determini un'Italia più equa e rispettosa della dignità del Sud".
Cordialmente Andrea Balìa
Andrea Balìa Partito del Sud - Napoli
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