La chiusura di Pietrarsa, come quella di tante altre eccellenti industrie preunitarie del Mezzogiorno, ancora offende e suscita sdegno per la cinica politica dei Savoia che ha così dato inizio al sacco delle nostre ricchezze materiali e spirituali e costretto un intero popolo a emigrare verso lidi lontani, esodo epocale trasmessoci dai racconti dei nostri antenati e che è ancora vivo nella memoria di ciascuno di noi e tristemente replicato nel secondo dopoguerra.
martedì 1 maggio 2012
ANCHE SU VICENZA PIU' SI PARLA DEL 1° MAGGIO A PETRARSA:Partito del Sud e 1° maggio in ricordo di Pietrarsa, officina ferroviaria chiusa dai Savoia
Fonte: Vicenzapiù
Filippo Romeo, Coordinatore Regionale Veneto Partito del Sud - Un primato che ci hanno strappato con la violenza".
Il Partito del Sud celebrerà la festa dei lavoratori ricordando le vittime della Reale Officina di Pietrarsa cadute il 6 agosto del 1863 sotto le fucilate dei bersaglieri e della guardia nazionale per difendere il loro diritto al lavoro e la loro fabbrica, orgoglio e vanto dell'ingegno meridionale, contro la sua chiusura dettata dagli interessi privati dell'industria del Nord.
Questa officina diede la luce nel 1839 alla prima linea ferroviaria realizzata in Italia, la Napoli-Portici. All'interno dell'antico opificio, acquisito all'epoca del Regno delle Due Sicilie per volere del re Ferdinando II di Borbone, furono costruite non solo le prime locomotive, ma anche opere pirotecniche per uso bellico, costruzioni per la Marina, macchine a vapore e opere d'arte.
La chiusura di Pietrarsa, come quella di tante altre eccellenti industrie preunitarie del Mezzogiorno, ancora offende e suscita sdegno per la cinica politica dei Savoia che ha così dato inizio al sacco delle nostre ricchezze materiali e spirituali e costretto un intero popolo a emigrare verso lidi lontani, esodo epocale trasmessoci dai racconti dei nostri antenati e che è ancora vivo nella memoria di ciascuno di noi e tristemente replicato nel secondo dopoguerra.
La chiusura di Pietrarsa, come quella di tante altre eccellenti industrie preunitarie del Mezzogiorno, ancora offende e suscita sdegno per la cinica politica dei Savoia che ha così dato inizio al sacco delle nostre ricchezze materiali e spirituali e costretto un intero popolo a emigrare verso lidi lontani, esodo epocale trasmessoci dai racconti dei nostri antenati e che è ancora vivo nella memoria di ciascuno di noi e tristemente replicato nel secondo dopoguerra.
Fonte: Vicenzapiù
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