domenica 28 novembre 2010
Intervento di chiusura e sintesi Stati Generali del Sud - Palermo 14 novembre 2010
Intervento di Natale Cuccurese :
Volevo chiudere questa due giorni di lavoro degli Stati Generali del Sud e ricapitolare quanto emerso, molto brevemente, soprattutto per specificare bene, visto che c'è ancora confusione, una confusione che è creata ad arte come tutti ben sappiamo.
Il PdSUD è da sempre un partito federalista cattaneano, invito tutti a controllare su internet il ns. programma politico, non è mai stato un partito indipendentista. Al nostro interno c'è si una rispettata corrente indipendentista, ma è minoritaria, fra l'altro io vengo dal nord, dall' Emilia, e ricordo anche che i meridionali al nord sono circa 12 milioni e non possiamo certo pensare di abbandonarli al loro destino.
Da soli, come sempre, l'anno scorso abbiamo già partecipato ad elezioni comunali in provincia di Mantova , Mantova sede del parlamento del nord, ottenendo fra l'altro ottimi risultati .
Siamo come PdSUD, da sempre, per la costituzione di una macroregione del Sud in un'italia realmente federale , non con il federalismo fiscale leghista, ma con un federalismo vero.
Noi , come spesso dice il nostro Presidente Ciano, festeggiamo la repubblica nata il 02 giugno 1946 e rispettiamo la sua costituzione, anche se, pensiamo solo allo statuto e alla sua applicazione...o meglio mancata applicazione, molti ideali di quella costituzione sono stati traditi; quindi a nostro avviso non va certamente cambiata la costituzione, ma va solo realmente applicata in ogni sua parte, in una trasformazione dello stato in senso federalista con la creazione di una macroregione del sud, come afferma anche Ruffolo nel suo ultimo libro, macroregione a cui eventualmente estendere lo Statuto Siciliano.
In altre parole, per noi, questo paese va riformato nell'interesse di tutti i suoi cittadini indistintamente dal sud al nord, siamo tutti uguali e tutti con gli stessi diritti, anche di fronte alla legge, anche se questo qualcuno se lo scorda.
Altro aspetto è quello storico.
Alcuni ci hanno "accusato" di essere neoborbonici, addirittura Rizzo e Stella poco tempo fa hanno definito sul Corriere della Sera il nostro presidente Ciano un estremista borbonico, quando sappiamo tutti che è un repubblicano convinto.
Ultimamente non si contano gli attacchi della grande stampa del nord e le accuse di neoborbonismo.Tutto ciò è falso e strumentale.
La nostra rivalutazione della storia passata si basa su fatti oggettivi e su di un processo aggregativo e di riscoperta di orgoglio di popolo che deve appoggiare su solide basi progettuali le proprie fondamenta, proprio perché vogliono cancellare l’identità del nostro popolo che ancora comunque resiste difendendo le proprie tradizioni.
Ricordo a questo proposito che la Lega nord ha dovuto inventarsi una nazione, la Padania, un’eroe, Alberto da Giussano, per dare credibilità storica alle proprie rivendicazioni.
Noi che abbiamo una storia millenaria , eroi veri a profusione non dovremmo ricordare le ragioni storiche delle nostre rivendicazioni…? I reali motivi della costruzione della cosiddetta minorità meridionale ? I reali motivi dell’emigrazione o meglio diaspora del popolo meridionale che ricordiamo inizia solo dopo il 1860 ? I reali motivi del crescere e proliferare delle mafie?…qui mi ricollego a quanto appena detto dall'amico Sindaco di Bari Michele Emiliano...il fatto che prima del 1860 la nostra nazione economicamente fosse una delle più ricche d' Europa?.. e così via, potrei continuare per ore citando i tanti primati economici e culturali che aveva la nostra nazione prima del 186o.
In definitiva degli eredi Borbone ci può interessare anche poco o nulla, ma guai a chi tocca la nostra storia gloriosa, che è una storia di dignità e prestigio del nostro popolo.
Ed è per questo che noi esaltiamo e ricordiamo i resistenti di Gaeta, i nostri partigiani che chiamarono Briganti, i soldati contadini del sud delle guerre mondiali e coloniali, mandati al macello senza pietà, i morti per lo Statuto in Sicilia, i Martiri di via Macheda , quasi tutti minorenni, i tanti massacri anche nel napoletano, gli "scugnizzi" che a Napoli cacciarono via i nazisti, i tanti magistrati, poliziotti, carabinieri, finanzieri quasi tutti del sud, che hanno versato il loro sangue per combattere la bestia mafiosa.
Non dobbiamo dimenticare i loro nomi, ed è su questi esempi che dobbiamo rifondare la nostra società per riprenderci il futuro che ci spetta...
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