...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

lunedì 22 novembre 2010

La cultura del sud...un partito diverso

di Francesca Amato

Mi ritrovo a scrivere di nuovo, dopo una nottata ricca di emozioni e veramente importante per me...ieri sera dopo anni, sono riuscita a tenere il mio primo concerto a Santo Stefano di Camastra, si sa che nemo propheta in patria, naturalmente io non faccio eccezione e ho dovuto aspettare che i tempi fossero maturi.
Non trovo le parole che riescano a descrivere ciò che mi si agitava dentro, vedere l'amore della mia gente, i loro occhi pieni d'orgoglio, la loro partecipazione, ho cantato con tutto l'amore di cui sono capace, guardando mio padre, pensando a mio nonno, al fatto che senza questi due uomini meravigliosi non sarei mai stata la combattente che sono...non avrei mai amato le mie radici così profondamente...non avrei mai volato così in alto...
Una cosa tra tutte, però, mi ha toccato profondamente l'anima, la presenza di Beppe De Santis e Linda Cottone, ma quando capita che due segretari, nazionale e regionale, si spostino solo per amore dell'arte e della cultura? MAI! Solo nel Partito del Sud e questa è un ulteriore conferma che non mi sono sbagliata...che qui soffia un vento nuovo, che fa bene al cuore e al cervello( sembro la pubblicità del thè...).
Vederli attenti, vedere il sorriso contagioso di Linda, nei passaggi di alcune canzoni, diciamo, più mariuole e Beppe emozionato, attento, partecipe, mi ha dato una carica e un coraggio incredibili, cantavo la mia terra, i nostri amori passionali, carnali violenti, la nostra fame che ci portiamo dentro da secoli, come un mostro, anni di schiene piegate, di storia rubata...il sud per noi artisti è una scommessa dolorosa, con pochi soldi nella tasca, tanta stanchezza, troppe notti in macchina, alle volte senza mangiare, ma siamo noi che abbiamo vinto, noi che questo sud non lo lasciamo e di questo sud alimentiamo la nostra arte disperata e le nostre flebili speranze....
Ho sentito per la prima volta più forte in me l'idea del cambiamento, un partito fuori dalle logiche e dagli schemi, un'onda nuova, che spazza via il sudiciume che ci soffoca da molti, troppi anni e dietro ogni bel cambiamento, oltre che la buona politica, non può mancare l'arte, pulita per definizione, rivoluzionaria per scelta, grazie, perchè oggi alzandomi ho guardato questo cielo spettacolare, ho sentito il sole addosso e , commossa, ho ricominciato a cantare!

Pubblicato da : NON MI ARRENDO a 11/22/2010 03:45:00 PM 0 commenti
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