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giovedì 1 marzo 2012

Il morto interrogato non risponde!




di Bruno Pappalardo


Nel precedente scritto mi ponevo una domanda. Dove vanno o dove sarebbero andati i denari ricavati dalla lotta all’evasione e agli sprechi. Qualcuno aveva definito questo bottino “tesoretto”.
Dove andrà il contenuto? Boh!
Succede lo stesso per tutto,…come per il TAV, quando, quasi trecento esperti dicono NO e chiedono risposte al governo , ebbene, questo non risponde!
Ossia, la risposta c’è. Non c’è nulla da fare, … tutto è stato già deciso ma, omertà, nulla viene detto. Il TAV si farà ed è inutile che politici e media continuino a dichiarare la vergognosa tiritera: “ la violenza non è tollerabile ma bisogna incontrarsi e parlare” Ma quando? Dove? In effetti non risponde nessuno! Nessuno ma veramente nessuno, manco un qualunque responsabile o il più piccolo dirigente dell’acquedotto o dell’Eni. Rispondono solo degli operatori di call center spazientiti e con poche misurate informazioni. Il massimo delle loro formazione su argomenti a cui non sanno rispondere è quella di passarti un numero di fax. Non risponde nessuno manco quando si chiede:
“…ma il Tav non nasceva per trasferire le merci su rotaie e non più su gomma? (oltre che ravvicinare di sola mezz’ora l’Italia all’Europa) perché, di là dell’impatto devastatore all’eco-sistema, i costi di carburante per aziende e singoli, incidenti stradali, traffico, manutenzione generica delle autostrade,esigevano troppo denaro e dunque sprechi inaccettabili?
Poi i camionisti scendono in piazza, o meglio, sulle strade, fanno un blocco che immobilizza un paese e il governo con il suo Corrado Passera, lo scorso 11 gennaio, dichiara che "l'accordo è stato raggiunto" ovverosia concessione di buona parte delle richieste e nuovi benefici per tutte le movimentazioni su gomma dei trasporti.
Il governo, dunque, si contraddice puntualmente dando un colpo alla botte e un colpo al cerchio.
Questo tipo di atteggiamento è diventato una sorta di glassa densa e calda, sulle nostre teste bloccando la ratio entrando in una bolla d’intontimento che disorienta e annulla ogni reazione.
La Bce, emette per l’Italia 530 miliardi! Dove andranno?
Una parte 106 mld. a dicembre sono andati alle banche per ripianare i debiti da loro generati ma fatti pagare agli utenti, originando anche atti degenerativi negli imprenditori, taluni suicidi, ( n.50 dal 2009) rifiutando crediti. Una ignominia!
A breve ne riceveranno ancora altri 100. E mi ripeto dove andranno?
Pare che vadano all’economia reale! Ma che sarà?
E’ quella economia che dovrebbe generarsi quando il paese cresce, ossia l’aumento del PIL. Ma come cresce? Cresce se questi soldi verranno distribuiti a circa 220.000 imprese perché vadano a capitalizzare le loro attività e risorse. La macchina incomincia a muoversi, il motore s’avvia e lo Stato incassa, attraverso le tassazione e poi… andrà a pareggiare il Debito pubblico. Ci credete?
Bene crediamoci! Ma dove sono maggiormente le imprese?
Al Nord, poco meno di un milione di aziende e industrie. Al Sud, circa 380 mila. Ossia due volte e mezzo il nord, praticamente il 67% in meno dell’intero tessuto produttivo del Paese.
Come verrebbero distribuite? Esattamente come il Piano Marshall!
Dicono che dovranno essere circa 220.000 le aziende beneficianti ma di quali regioni? Saranno divise giusto a metà tra Nord e Sud? N0! Verosimilmente nella percentuale di cui sopra. Ovvero il 67% al Nord e il restante al Sud.
Ma con questo criterio come potrebbe ri-sollevarsi il Sud e pareggiare federativamente con il Nord?
Non dovrebbe essere solidale ed equo? Non dovrebbe essere aiutato quella parte del paese o, in senso generale, il più debole per generare una convergente vettore di crescita
Marshall diede alla Calabria solo un irripetibile contributo per le uniche due aziende; Come poteva risollevarsi dalla guerra e dalla miseria? Venne condannata alla miseria non una ma due, 100 volte di più di qualsiasi altra regione d’Italia. Sarà così anche stavolta?
Ecco, bisogna attendere e controllare, Bisogna anche essere attenti che anche stavolta il Sud sarà fatto naufragare tra i miliardi per gli altri.
Il Partito del Sud sarà stavolta, come sempre, sentinella, sarà vedetta segnalatrice da altre infamie ma pronta a contrastare ed insorgere.



Bruno Pappalardo Partito del Sud - Napoli

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