...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

sabato 11 dicembre 2010

NASCE IL PSUD NELLE MIE AMATISSIME TERRE D’ORIGINE: ABRUZZO E MOLISE. Montenero di Bisaccia , Palata, Guglionesi, Termoli, Campobasso, Vasto, L'Aquila


Messaggio n. 17 di Beppe De Santis, Segretario nazionale del Partito del Sud, fondato da Antonio Ciano


IL PARTITO DEL SUD E’ IL PARTITO DELLE RADICI


Nella settimana scorsa mi sono fatto un gran regalo: un viaggio bellissimo, denso e emozionante in Abruzzo e Molise.Dal 30 novembre al 7 dicembre. Un regalo atteso da anni. Erano almeno 15 anni che non mi fermavo,per una settimana intera,nel cuore antico e pulsante delle mie terre d’origine, negli Abruzzi e nel Molise. Innanzitutto, a Palata e Montenero di Bisaccia, le due comunità che sono come mia madre e mio padre. Dove sono nato e cresciuto,nelle asprezze dei tempi,ma con grande felicità. Nelle campagne millenarie e sterminate, sul fiume Biferno e sulle Coppere. Ho avuto in dono – dalla fortuna- una infanzia felicissima, seppure aspra. Poi, a Termoli e a Vasto, le due cittadine perle del Basso Molise e dell’Abruzzo meridionale costiero , dove ho avuto la gioia di studiare e di apprendere la vita, da adolescente. Per il quale nulla era impossibile. A Termoli, prima nel seminario vescovile sul Piazzale di Sant’Antonio, diretto con vigore e diligenza da un grande prete, don Mario Vincelli,e dopo nel liceo classico. Dio sa la gioia di apprendere,per i primi figli dei proletari al liceo, con la pretesa di prendere 9 e 10 in tutte le materie. Studiare, lavorare, lottare, gioire. Poi, nei paesi presepe di Guglionesi,Tavenna, Montecilfone, Larino, Acquaviva, Castelmauro, Petacciato, Mafalda, San Giacomo, teatro delle prime scorribande politiche , agli inizi degli anni settanta, con i movimenti studenteschi, dei contadini e dei pescatori,che animammo con generosità e ardore giovanili. Imparando i rudimenti della politica. La politica vera, generosa, popolare, onesta. Per il bene comune.

Torniamo al viaggio, al viaggio nelle radici. Il viaggio per costruire il Partito del Sud.

NOI CON LE BANDIERE DELLA LEGA NORD…

Intanto, il 30 novembre a Roma,la feconda riunione della Direzione nazionale del PSUD, ospiti della prestigiosissima sede di ITERLEGIS del mio amico fraterno e sodale, Massimo De Meo, in via Uffici del Vicario, accanto al bar Giolitti, a 10 metri da Montecitorio.Per discutere della prima manifestazione nazionale del PSUD, da svolgere a Roma. Per perfezionare gli assetti organizzativi del Partito. Calibrare strategia, programmi, politiche delle alleanze. E’ una squadra molto seria, ironica, affettuosa e generosa quella della Direzione del PSUD: Antonio, Andrea, Enzo, Natale. Antonio Ciano, il “fratello maggiore” ( guai a definirlo “papà” dei neomeridionalisti, perché si reputa un ragazzino), come al solito, se n’è uscito con un paio di proposte sulle forme di lotta del PSUD veramente provocatorie e creative. Vedrete! Per ora, non vi posso anticipare nulla. Posso soltanto far cenno al tema: il trattamento delle bandiere della Lega Nord, da parte nostra. Sulla prima proposta di Antonio - che non vi dico- c’è unanimità .Sulla seconda, che non vi dico, neppure sotto tortura, c’è perplessità funzionale e operativa: soprattutto, su chi possa essere l’eroe del PSUD da sacrificare nella inopinata performance, ideata dal diabolico Antonio.

NEI PAESI PRESEPE DEL BASSO MOLISE

Il primo e il due dicembre, abbiamo realizzato il primo giro di contatti nei solari paesini e nelle cittadine medie del Basso Molise, per annunciare la buona novella del PSUD: Palata e Montenero di Bisaccia, innanzitutto. Poi, Guglionesi, Termoli, Larino, Ururi, Portocannone. Abbiamo incontrato antichi amici cinquantenni e quarantenni di molte vite vissute e incrociate insieme, e, soprattutto, figli di antichi amici ventenni e trentenni, alcuni incontrati per la prima volta. E’ stato emozionante. Incontri anche per grandi tribù familiari. I Romagnoli a Palata: Peppino, Umberto, Antonio, Elisa,Teresa, Pina, Giulia, Giuseppino, Leonardo,Tiziana. I Vizzarri a Guglionesi: Ida, Maria Concetta,Tiziana, Paola, Rebecca, i mariti e i figli. I De Santis , tribù sterminata, a Montenero,Vasto e Termoli: MariaTeresa, Antonio, Paola, Greta, Jacopo, Margherita, Johan,Tatiana, Elodie , Angelo.

IL PARTITO DEL SUD? MA, COSA ASPETTIAMO A FARLO.

Sul progetto PSUD nessuno ci ha chiesto se era giusto o meno promuoverlo. Tutti ci hanno interrogato sulle modalità della promozione e del radicamento del nuovo Partito: come fare,bene e presto. Qualcuno, pur ringraziandoci della impresa messa in campo, ci ha fraternamente rimproverato del ritardo con il quale ci siamo presentati in Abruzzo e in Molise. Abbiamo giurato di recuperare il ritardo. Mi sono sentito, ma dolcemente, in colpa.

TRA LA MAIELLA E IL GRAN SASSO, L’AQUILA FERITA, CHE RESISTE.

Il tre dicembre è stata una giornata intensa e emozionante. Nella mattinata viaggio da Montenero, postazione base dell’intero viaggio, all’Aquila, traversando l’intero Abruzzo ( Vasto, Chieti, Pescara,Sulmona, Avezzano, L’Aquila). Siamo stati fortunati: una mattinata di luce e di sole mediterraneo, quasi primaverile. La neve splendente, abbacinante per alcuni tratti, sulla Maiella e, poi, sul Gran Sasso sconfinato. Un regalo di Dio alla nostra buona volontà di neomeridionalisti, sognatori e guerrieri impenitenti. Sullo sterminato altipiano di Avezzano il freddo si è fatto pungente. Sarà che mi sono troppo abituato ai tepori e alle calure costanti di Sicilia. I miei accompagnatori sono, oggi, Franco il tenace e la bellissima Tatiana, slanciata e biondissima valchiria mediterranea, nel volto i tratti potenti degli antenati e dei fratelli, che sono andati via. Troppo, ma, troppo presto. Mio Dio.

E’, dunque, l’ora della visita, del pellegrinaggio dei figli, alla città madre degli Abruzzi e del Molise, alla città matriarca per eccellenza. L’Aquila, un nome, un destino. La capitale millenaria del centro appenninico d’Italia, che per secoli si concedeva di compararsi a Roma e a Roma soltanto, snodo poderoso e inespugnabile tra l’Adriatico e il Tirreno, tra i Balcani e Roma, nei tempi infiniti della civiltà pastorale e della ricca manifattura laniera.

Nelle tre ore di visita, dentro il cuore spezzato e angosciato dell’Aquila, a zero gradi centrigradi, abbiamo rivisto e visto abbastanza, quasi tutto. Semiassiderati e attoniti. Nella coltre di dolore rappreso l’Aquila prova a resistere, e, a rinascere. La distruzione è infinita. L’intervento di emergenza , in qualche modo, vi è stato. Gli aquilani non sono ingenerosi. Ma, manca, si vede a occhio nudo, lo slancio, il profilo, perfino il senso del progetto della RICOSTRUZIONE. Dov’è il progetto, e il percorso, di ricostruzione economica? Zona franca da imposte? Fiscalità di vantaggio decennale? Un progetto, magari europeo, di rinascita economica? Tutto il tessuto delle micro e piccole imprese è saltato. Nella tragica notte del 6 aprile 2009. Sono passati 18 mesi, una breve eternità. Sì qualche negozio, qualche bar, qualche trattoria hanno riaperto i battenti, in qualche modo. Ma, non basta, non basta, non basta. Dov’è il programma decennale di ricostruzione? Dov’è il miliardo e mezzo di euro all’anno, per almeno dieci-quindici anni , che i tecnici hanno calcolato come indispensabile? E il piano d smistamento dei detriti e del loro riciclaggio dov’è? E IL FAMOSO CAMPUS UNIVERSITARIO dell’Aquila che fine farà?

IL PRIMO ISCRITTO DEL PSUD ALL’AQUILA

Eppure, mentre Franco semi-assiderato cerca di far girare la videocamera con la quale io stesso provo a registrare qualche allibito e traballante messaggio, più una preghiera laica che altro; eppure, mentre a Tatiana, accompagnata dal suo giovane amico aquilano, che ci fa generosamente da Cicerone, sembra si congelino perfino gli occhi marini da fata, germoglia , dentro di me, così, di colpo, l’intuizione sapienziale che L’AQUILA PUO’ RINASCERE. LA RICOSTRUZIONE DELL’AQUILA E’ POSSIBILE, E’ FATTIBILE. In fondo, sono venuto all’Aquila per verificare, senza dirmelo , questa cosa, che L’Aquila si può ricostruire. Il viaggio è stato utile. Auspico, farò di tutto, prego dentro di me, affinché anche l’umile Partito del Sud, via via crescendo, sia in grado, al più presto, di dare un piccolo grande contributo per la RINASCITA DELL’AQUILA. Il Partito del Sud nasce anche per questo. Per la rinascita dell’Aquila. Intanto, senza che nessuno l’abbia richiesto, il giovane amico di Tatiana, aquilano doc, ci chiede di diventare il PRIMO ISCRITTO AQUILANO DEL PSUD, per L’Aquila che vuole risorgere.

LE AFFINITA’ ELETTIVE E L’ALLEANZA TRA IL NETWORK WPS E IL PSUD

Il tre dicembre, a sera, siamo a Vasto. Dalla montagna terremotata al mare calmo di Vasto. D’estate, sempre d’esplosivo verde-azzurro. Antonio, ci ha messo a disposizione l’intera sua organizzazione a rete, specializzata nel commercio responsabile e consapevole, per il rapporto diretto tra piccoli produttori e “consumatori della conoscenza”, per un caloroso incontro con il PSUD. Il network si chiama WPS ( Welcome people System). La serata coincide con la pre-inaugurazione della sede dell’associazione. Il tavolo del salone della riunione è poderoso e confortevole. La riunione si svolge tranquilla, intensa, appassionata. La presentazione del progetto del PSUD registra oggettivamente un buon successo. E’ come rivedersi tra antichi e stimati amici. E’ come se del PSUD avessimo parlato da sempre. Il problema non è se fare il PSUD. E’ come farlo , presto e bene, il PSUD. D’altronde il PSUD nasce anche per legittima difesa , per la tutela e la valorizzazione dei nostri prodotti territoriali meridionali, per la tutela e la rappresentanza dei nostri piccoli produttori , delle nostre partite IVA, per un consumo consapevole e sicuro. Complimenti a WPS, grazie ad Antonio e ai suoi meravigliosi amici e partner. Tra loro verranno fuori molti aderenti e promotori del PSUD. Le due piattaforme- quella del PSUD e quella del WPS- si intersecano in più punti, quasi a coincidere. Per ricambiare minimamente l’impegno profuso, abbiamo promesso volentieri agli amici di WPS di ospitare un loro grande meeting nazionale in Sicilia. Sarà un appuntamento bello e fecondo, sia sotto il profilo economico, sia sotto il profilo politico. A proposito di consumatori intelligenti, Antonio ha pubblicato recentemente un libro di rara intensità culturale, e direi spirituale ,e di straordinaria concretezza operativa, dal titolo “ Il poter del consumatore”, che consiglio vivamente a tutti di leggere e meditare. E’ un testo che si può inserire , a giusto titolo, nella biblioteca selezionata del PSUD.

UN INCONTRO SPECIALE A CAMPOBASSO

A Campobasso, un contatto speciale. Filippo Poleggi. Una delle più belle figure pubbliche della scena molisana. Filippo, insieme a Aldo Camporeale e altri valorosi insegnanti e neolaureati di Termoli, fu nostro fratello maggiore in uno dei primi esperimenti di innovazione politica della mia generazione, nel lontano e vicinissimo 1971-72, il Movimento Politico dei Lavoratori ( MPL) di Livio Labor, il tentativo eroico di costruire un secondo partito di ispirazione cattolica e laburista, nell’immediata fase post-sessantottina, ai primi segni della crisi della Repubblica italiana. So che Filippo ci supporterà anche in questa fase politica e morale della nostra estrema maturità. So che sta leggendo attentamente il dossier- per la costruzione del PSUD- che gli ho lasciato al Bar Centrale di Campobasso.

LA SERATA PIU’ EMOZIONANTE A MONTENERO DI BISACCIA

La serata più emozionante- e spiritualmente più intensa - del nostro piccolo tour è certamente quella del cinque dicembre sera, a Montenero di Bisaccia.

La riunione è promossa e coordinata da Lorenzo di Stefano, ventenne e studente di Scienze politiche a Teramo, tra i promotori delle rivista “MonteZero bello e forte”, a sua volta espressione del movimento cittadino montenerese “Piazza Pulita”: niente male, davvero niente male. “MonteZero” è un “Movimento spontaneo sorto dal basso per far crescere il nostro paese dagli anni zero”: niente male , sul serio. Primo avviso agli adulti di tutte le tendenze: guai a chi a vent’anni non si concepisce e non si propone , a vario titolo e intensità, in qualche modo, rivoluzionario. Quindi, cari adulti, niente paura: è tutta salute. Sono questi i figli, nostri, vostri, migliori. Per non andar per le lunghe, Lorenzo di oggi, mi ricorda, da vicino, può piacere o meno, esattamente me stesso e tanti altri, com’ero e com’eravamo a vent’anni. Vivaddio. E’ il ciclo straordinario della vita. E’ la bellezza della vita in diretta, ragazzi. Secondo avviso: ammettiamolo, dai. I due nomi di battaglia “MonteZero” e “Piazza Pulita” suonano niente male. Una bella sfida. Un bel nome di battaglia. Terzo avviso: cari adulti, non facciamo il solito errore, per paternalismo e presunzione, di confondere il dito con la luna. I ragazzi indicano la luna. Capito?

Torniamo al dunque. La sala del comune, il cinque sera, è strapiena di belle persone, di tutte le età, culture e mestieri. Per un comune di 7000 abitanti, e con le abitudini un po’ scanzonate e refrattarie monteneresi, è un grande successo. Si tratta di una riunione che possiamo definire auto-convocata, germinata per via spontanea.

Introduce Lorenzo leggendo alcuni bellissimi post sul tema “sono meridionale perché…”.

Tocca a me illustrare il senso del MOVIMENTO NEOMERIDIONALISTA federalista unitario e il progetto/percorso del PSUD. Quasi due ore di narrazione. Seppure disordinata e torrenziale. L’attenzione è massima. La concentrazione totale. Anche l’emozione è vera e genuina. Quella mia e degli altri.

Che gioia rivedere in sala, tutti insieme, figure e volti di una storia comune e densa di oltre cinquant’anni, così concentrati, così belli, così veri, così fraterni. Come sempre. Non vi ho mai perduto, amici, di una infinita infanzia, adolescenza e giovinezza. Ho visto Cleonice e suo marito, serio e fine. Tonino Dragonetti- fratello maggiore dell’adolescenza- e signora. L’antico e mite compagno di scuola Bruno e suo figlio e suo fratello Fulvio. Michelino Borgia, l’astuto dice il soprannome. Antonio D’antonio, l’antico gigante dei giochi e non solo. Nicola Carosella, il saggio. La dottoressa signora dell’amico più intenso del liceo, Adelchi Gentile. Di Stefano padre , e signora, che mi accompagnava a Napoli, mentre io strappavo i giornali, agli inizi degli anni novanta. Il sempre vulcanico, brillante Teresio: potrei scrivere un libro su di lui. L’indomabile Michele Cistulli. Per l’emozione che m’è presa, non vi posso ricordare tutti. Perdonatemi. Per tutti, ricordo tutta l’antica gang della mitica squadra di calcio, il “Sant’Antonio”, da Osvaldo, a Pasqualino, a mio fratello Antonio. Vincenzo è andato via , il 21 marzo del 1992, ma, è presente in sala, lo so,conficcato nei nostri cuori, lui il Nemecsek, l’eroe, dei “Ragazzi della via Paal” di Montenero.

Perciò, ho voluto chiudere l’incontro di ri-partenza, leggendovi i brani di un libro che sto concludendo, dedicato a tutti voi, padri e madri, figli e figlie di Montenero, un libro di racconti veri sulla nostra comune infanzia e adolescenza. Il brano riguardava la “Banda delle coste”.Ho visto che avete anche riso, come pazzi, soprattutto quando ho letto il pezzo che riguardava uno dei nostri eroi, il mitico ”Citrone”, ma so anche che vi siete commossi. Va bene così.

Per rendere più riflessivo il mio piccolo tour nelle terre delle mie radici, ho approfittato delle pause per leggere- nella casa dei miei antenati- tre libri, che vi consiglio, e poi, capirete perché: di Alberto Asor Rosa “Assunta e Alessandro”, di Benedetta Tobagi “ Come mi batte forte il tuo cuore” e di Costantino Felice “Le trappole dell’identità. L’Abruzzo, le catastrofi, l’Italia di oggi”.

Io so che mi credete. Mi aiuterete a costruire il Partito del Sud. Il partito dei figli del Sud. Il vero , nuovo, grande , democratico partito dei ragazzi come Lorenzo e i suoi meravigliosi amici.

Per cominciare, con Lorenzo e i suoi amici, abbiamo deciso di promuovere una Scuola nazionale di formazione politica sul neomeridionalismo, esattamente e presto a Montenero di Bisaccia.

Grazie e arrivederci.

Beppe De Santis, mattina del 6 dicembre 2010, Montenero di Bisaccia.

Pubblicato da : NON MI ARRENDO a 12/11/2010 01:03:00 PM 0 commenti

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