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lunedì 20 dicembre 2010

19° Messaggio di Beppe De Santis



Totò Petrotto, Sindaco di Racalmuto, il paese di Leonardo Sciascia, aderisce al PdSud
Ieri, 19 dicembre 2010, Salvatore Petrotto, sindaco di Racalmuto, il paese di Leonardo Sciascia, ha preso la tessera del Partito del Sud.


Nel corso della intensa giornata di visita a Racalmuto, prima abbiamo reso omaggio alla tomba di Leonardo Sciascia, e poi, abbiamo visitato la sede bellissima della Fondazione Sciascia e il Teatro Margherita, un vero gioiello. Nella serata, nel castello medievale, abbiamo presentato il libro del sindaco di Racalmuto dal titolo “Una storia semplice 2”, alla presenza di un pubblico folto, attento e partecipe.

Alla conclusione della presentazione è stata annunciata formalmente l’adesione del sindaco Petrotto al Partito del Sud.

Di seguito, riporto una sintesi, per appunti sparsi, del mio intervento introduttivo.

“I-QUATTRO TEMI"
La riflessione sul libro di Salvatore Petrotto può e deve essere di aiuto per illuminare quattro temi, tra loro distinti, ma, anche, interdipendenti.
1-SCIASCIA.La sua lezione, il suo valore, qui e ora.
2-RACALMUTO/REGALPETRA - L’ULTIMO VENTENNIO 1990-2010 - SALVATORE PETROTTO E IL LIBRO “ UNA STORIA SEMPLICE 2”.
3-LA MODERNIZZAZIONE E LO SVILUPPO POSSIBILI E SOSTENIBILI, a Racalmuto, nel territorio e in Sicilia.
4-IL SUD, LA QUESTIONE MERIDIONALE OGGI, IL PROGETTO DEL NEOMERIDIONALISMO.

II-PROPONGO UNA LETTURA D’INSIEME DELLE SEGUENTI SCRITTURE

Comunque, di tener conto come nodi di scrittura del ragionamento questi materiali.Quattro blocchi di scrittura.
1-Di Sciascia, “Le parrocchie di Regalpetra” e “Una storia semplice”.
2-La speciale rivista “Malgrado tutto”.
3-di Tano Savatteri, “I ragazzi di Regalpetra”.
4- Il libro incandescente - e libero - di Totò Petrotto: “Una storia semplice 2”.

III-SCIASCIA

Sciascia quale poderoso patrimonio culturale e civile dell’umanità, d’Italia, del Sud, della Sicilia, di Racalmuto.Lezione sempre più vitale e attuale. “Ce ne ricorderemo, di questo pianeta”. LA BUSSOLA SCIASCIA.Come è noto, il rovello centrale di Sciascia è stato IL PROBLEMA DELLA VERITA’. Per Pirandello, la verità non esiste. “Così è ( se vi pare)". Quindi, né si trova, nè è da ricercare. Al contrario, per Sciascia, la verità esiste, ma, è occultata dal Potere costituito, dai poteri costituiti. VERITA’ PRIGIONIERA. Reclusa. Detenuta.
L’intera opera - e vita - di Sciascia è una fatica, un combattimento – senza tregua - contro L’IMPOSTURA. Cioè, le CREDENZE IMPOSTE. Dal potere, dai poteri. IMPORRE UNA CREDENZA, FALSA. Le ideologie come cattiva coscienza. Le imposture del fascismo. Le imposture dello stalinismo (Calogero Schirò negli “ Zii di Sicilia”). Le imposture della prima Repubblica e del Partito-Stato dominante (“Todo modo”). Le imposture dello Stato, del doppio Stato delle stragi e dei misteri, (“L’Affaire Moro” ), degli apparati dello Stato e dell’apparato Giustizia, le imposture della famiglia, della scuola, della chiesa(“ Morte dell’inquisitore”), delle amministrazioni, del partito.Insomma, lo Stato di diritto, nella forma parziale e dimezzata all’italiana, i suoi apparati di giustizia, non sono in grado di accertare – e imporre-la verità. Tutti i libri di Sciascia, in particolare, QUELLI NELLA FORMA DEL GIALLO, del giallo decostruito e parodistico, sono lì a dimostrarlo, da “Il giorno della civetta” in poi. Per ricercare la verità,per accostarsi alla verità, occorre ben altra fatica.Fatica di intelligenza e RAGIONE. Fatica IMPLACABILE, ASPRA di ricerca, di studio, di SCRITTURA. Perciò Sciascia ha usato tutte le forme di scrittura possibili. Negli stessi testi.Novelle, romanzi storici, gialli, saggi, scrittura storica, scrittura teatrale,giornalismo, passaggi politici per ricercare e scrivere (come in Parlamento nella commissione Moro e stragi, con la sua relazione di minoranza).Ho riletto recentemente “Le parrocchie di Regalpetra”. In questo testo straordinario, c’è già tutto Sciascia. E anche, Regalpetra/Racalmuto, COME VERITA’ DI SCRITTURA.Ho riletto “ Una storia semplice”, il penultimo libro di Leonardo.Vi rileggo la conclusione: “Riprese cantando la strada verso casa”.E non ritrovo improprio il titolo provocatorio del libro di Totò Petrotto “Una storia semplice 2”. Che così conclude: “ECCO SPIEGATO IL MOTIVO DEL MIO CANTO LIBERO”.E ancora e soprattutto, Sciascia della RAGIONE. Ragione, giustizia e libertà. La ragione fondata sulla giustizia e libertà. E viceversa. E’ questo il cerchio virtuoso, da non smarrire. Oggi, in epoca di globalizzazione, di definitiva disgregazione dell’Unità d’Italia. E’ questa la chiave vera del NEOMERIONALISMO, oggi necessario e nascente. Il pensiero di Sciascia simile a “Quadrare il cerchio” di sir Ralph Dharendorf. La migliore cultura liberale e solidale del secolo che abbiamo lasciato alle spalle.

IV-IL FILO ROSSO DI REGALPETRA /RACALMUTO
A mio avviso,vi è un potente filo rosso nella storia di Regalpetra/Racalmuto, negli ultimi 50-60 anni,un filo rosso vero,non retorico, non velleitario, non opportunistico, rappresentato da Sciascia, a partire da “Le parrocchie di Regalpetra” e per finire a “Una storia semplice”;dal significato profondo e storico dell’esperienza e della comunitàmorale e civile di “Malgrado tutto”, oltre Racalmuto; da alcuni percorsi e contributi di racalmutesi bravi e fortunati,posizionati in funzioni valorose,come Felice Cavallaio e Tano Savatteri. Ad esempio, io non posso sapere l’impatto e l’impressioneche può avere registrato a Racalmuto, in carne ed ossa,il recente volume di Savatteri “ I ragazzi di Regalpetra”. Ma, per chi legga le cose dall’esterno del MICROCOSMO, con lo sguardo del MACROCOSMO, il libro è di notevole valore, profondità, verità, equilibrio.La verità che la scrittura, una certa scrittura, secondo la lezione sciasciana, può contribuire a disvelare. Ad approssimare.

Fa parte di quel filo rosso tenace. Che è follia smarrire. DI QUESTO FILO ROSSO, UN TRATTO COMPLESSO E’ RAPPRESENTATO DALLA PARABOLA, DALL’ESPERIENZA, OGGI, DALLA SCRITTURA DEL SINDACO DI RACALMUTO/ REGALPETRA, TOTO’ PETROTTO.V-“UNA STORIA SEMPLICE 2” DI TOTO’ PETROTTO

Nell’ultimo ventennio, la vicenda privata e pubblica di Totò Petrottosi pone ad un incrocio, molto molto delicato, complesso e difficile,tra REALTA MATERIALE, sociologica, E REALTA DI SCRITTURA, realtà letteraria. All’incrocio duro tra RACALMUTO MATERIALE e REGALPETRA, la Racalmuto della scrittura. Ambedue vere, verissime. Perché una cosa è amministrare una città materiale, altra cosa è amministrare anche una città scritta e di scrittura. Totò Petrotto, da classico eroe-antieroe, ha cercato di fare ambedue le cose. E’ STATO COSTRETTO A SVOLGERE AMBEDUE LE FUNZIONI. INEVITABILMENTE. Perché Racalmuto è Racalmuto. Regalpetra è Regalpetra. Poi, vi è una terza città che è insieme Racalmuto e Regalpetra. La città di Totò Petrotto.
Il libro “Una storia semplice 2”è la narrazione di ambedue le città – Racalmuto e Regalpetra - È la narrazione della città terza.Deriva da qui la peculiarità del libro. Libro ibrido e caleidoscopico.Libro non catalogabile. Libro inafferrabile e centrifugo. Da qui il valore, unico,dello stesso. L’UNICITA’ DEL LIBRO. Saggio e racconto. Pamphlet e meditazione. Libro di vittorie e di sconfitte.Libro di minaccia di ritirata, di preannuncio di fuga e di sfida.
Di dolore - anche disperazione - e di gioia. Di pessimismo della ragione e di ottimismo della volontà. “MALGRADO TUTTO”.
Un libro, quello del sindaco Totò Petrotto, da oggi iscritto e militante del Partito del Sud, che è un altro grande contributo per la progettazione e promozione del NEOMERIDIONALISMO FEDERALISTA UNITARIO.

Beppe De Santis,Racalmuto, 19 dicembre 2010.

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