"Sono appena tornato dalla proiezione organizzata dal Partito del Sud presso la sede di via di Pozzuoli 86 a Napoli. È stata una bella serata...
... La sede si trova sulla strada che da Napoli porta a Pozzuoli a due passi dal mare e da uno splendido panorama che va da Nisida fino a Capo Miseno. Nell'aria si sentiva odore di mare. Siamo entrati e abbiamo aspettato che arrivassero gli altri invitati. La sede è accogliente, non particolarmente grande, ma nemmeno piccola. C'è un ingresso con alcuni divanetti e la sala con diversi tavolini. In fondo lo schermo. Intorno alle 18.00 è arrivato Tony (autore della foto) e abbiamo sistemato lo schermo e l'audio in attesa di iniziare la proiezione. Intorno alle 19.00 abbiamo spento le luci e dato il via al documentario...
Al termine della proiezione abbiamo parlato del documentario e soprattutto della mia esperienza con le presentazioni all'estero del filmato. Ho raccontato delle proiezioni di Berlino e di Barcellonae dei riscontri avuti, dall'entusiasmo dei napoletani all'incredulità di altre persone che mai avrebbero immaginato quello che stava accadendo a Napoli. Il discorso è poi passato al meridionalismo e alla sempre maggior consapevolezza di de Magistris sul tema e ai rapporti con Emiliano, il sindaco di Bari. Ci siamo salutati dandoci al più presto appuntamento magari già il 28 aprile a Mantova dove è prevista la proiezione dei "Cento passi per la libertà". Al ritorno mi ha dato un passaggio Emiddio de Franciscis e abbiamo fatto una bella chiacchierata. Tra le tante cose interessanti mi ha colpito quello che ha detto sull'affiatamento del gruppo del Partito del Sud: riescono a superare le individualità e a farle confluire per il bene e il miglioramento del gruppo. Secondo me questo è il modo migliore per crescere e per costruire qualcosa che duri nel tempo".
Marco Rossano
di Bruno Pappalardo
Ho rivisto gli stessi colori e i rumori. Quelli che speravano e ancora oggi credono.
M’attardo annoiato ma, poi, resto ancora scosso dall’arancione sbalordente e,… quella gente che saluta e grida di gioia. Altre hanno la mascella stupita e abbassata.
Le fasi della campagna indicano un crescendo naturale.
Bizzarro il sindaco! Ha uno sguardo contrario, non avevo fatto caso l’ultima volta. E’ come quando s’inverte l’obbiettivo verso se stesso col cellulare. Ti vedi, forse dentro. Mi è parso che egli avesse già dentro tutto come se già sapesse. Allora fingeva lo stupore? Non sarà stato affatto così ma par di scorgere una inconsueta sicurezza. Dentro lui sapeva, me ne accorgo, che tutto sarebbe accaduto. Ha dentro tutte le immagini e le copie delle cose che la sua mente ha visto. I muri fatiscenti che lasciavano scorgere la carne viva di tufo, lungo il tracciato della Sanità, di Secondigliano o sull’arabescata Materdei, i mercati tinti e quella vecchia che gli balzellava davanti come volesse raggiungere i suoi occhi lontani.
Lo sguardo tradisce la visione di un pantheon zeppo di idoli come le sue idee. Quella dei basoli calpestati, e le mani strette e pure di Vecchioni, sicuro, già sapeva.
Alla Rotonda Diaz, dove portammo le nostre bandiere, lo vidi, prima che salisse sul palco per imbaldanzirci con le sue braccia lunghe come le gambe, con un foglio; l’appollottolò ma poi lo riaprì con le dita lunghe e di ferro cercando di stenderlo. Salì, fermandosi prima di comparire sul palco; non aveva più il foglio. Guardava il mare di fronte. A cosa pensava? Alla collera di quella distesa nera che qualcuno prima di lui, sullo stesso palco aveva ammalorato o forse la gioia degli astanti che quel mare ne simulavano l’onda e la profondità?"
Bruno Pappalardo Partito del Sud - Napoli
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