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lunedì 27 dicembre 2010

Vendola sul federalismo del governo




Vendola : " SE IL SUD HA LE RISORSE, NON TEME NIENTE E NESSUNO! "

«Forse taluno interpreta il "federalismo a misura di singola Regione" nel senso che al Nord si ampliano i margini di autonomia, mentre per il Sud si ripropone il controllo e la tutela ministeriale, con la centralizzazione massima della spesa?» Nichi Vendola, presidente della regione Puglia, è durissimo nell'analisi delle opzioni in campo. «In realtà la proposta del federalismo differenziato è la riprova del fallimento del Governo in materia. Se, come sbandierato dall'orgoglio leghista, il federalismo fosse "cosa fatta" che bisogno ci sarebbe oggi di discutere di federalismo a velocità variabile? Le Regioni del Nord provano, dunque, ad andare in soccorso non certo disinteressato del Governo tentando alchimie pericolose. Sì, il federalismo "su misura" è un'accelerazione pericolosa».
Presidente, finora il tema è risuonato solo a Nord; non può essere una sfida interessante anche per qualche regione del Sud?
Non ci tiriamo indietro dalla sfida. Ma una questione deve essere chiara, per evitare equivoci e sottintesi: su quali risorse si intende progettare il federalismo? Se la base di partenza è costituita dai tagli imposti dal Governo centrale nel luglio scorso, evidentemente non ci siamo. Quei tagli hanno colpito al cuore i servizi da erogare ai cittadini. Nel contempo hanno lasciato pressoché intonso il "malloppo" a disposizione degli apparati centrali ministeriali. Se il Sud ha le risorse, non teme niente e nessuno. La Puglia lo ha ampiamente dimostrato, tutti gli indicatori economici segnalano il trend positivo della mia Regione in netta controtendenza con il resto dell'Italia.
Il caos politico di questa fase non rischia di affossare il federalismo tout court (quello della legge delega)?
Purtroppo, il caos politico regna da qualche anno: poteva essere evitato con il dialogo istituzionale quotidianamente frustrato dall'arroganza del Governo. Questo è un non federalismo, è una mannaia sul futuro dell'Italia. Chieda a Tremonti e a Fitto dov'è finita la Carta delle Autonomie. Non esiste un solo costituzionalista nell'universo in grado di sostenere, al contrario di quanto sbandierato dalla Lega, che è possibile introdurre una riforma di Stato federale senza riorganizzare le competenze dei vari livelli territoriali e, addirittura, tagliando o centralizzando le risorse destinate ai territori.
Quali sono le soluzioni per far vivere la riforma in questa fase?
L'unico modo per avviare un serio percorso di riforma dello Stato è mandare a casa questo Governo. La legge n. 42, frutto di delicati equilibri, deve portare a un federalismo giusto ed evitare la secessione dolce.
Fonte : Il Sole 24 ore

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