puntuale come sempre, Luigi de Magistris è sempre sul pezzo :

Così le associazioni, i sindacati, i partiti e i cittadini scendono in piazza per opporsi al ddl intercettazioni in discussione alla Camera. Un provvedimento che resta nello spirito di sempre, perchè da sempre il governo è impegnato in questa “crociata” che ha come bersaglio la magistratura e i media indipendenti, come è tipico dei regimi che non vogliono il controllo dal basso. Il ddl intercettazioni è una mostruosità giuridica e politica, estraneo alla necessità di bilanciare tre diritti fondamentali - quello ad una giustizia amministrata secondo Costituzione, quello alla privacy e quello alla conoscenza- ed estraneo al pericolo di costi eccessivi oppure di abuso. La verità è che vogliono il black out giudiziario, vogliono il black out informatico. Questi censori (intesi come esperti di censura), che siedono logorati e logoranti al governo, dimostrano poi particolare ferocia verso la Rete: non è una caso, essendo internet la forma di comunicazione e informazione meno controllabile dall'alto del potere, più orizzontale e più spontanea, più anarchica. Si spiega così, infatti, la possibilità introdotta nel ddl di imporre ai gestori di tutti i siti informatici l'obbligo di procedere alla rettifica di ogni contenuto pubblicato dietro semplice richiesta, fondata o meno, del soggetto che se ne ritenga leso, pena una sanzione pecuniaria sino a 12 mila euro. Non resta dunque che la resistenza democratica nelle piazze e in Parlamento: perchè di fronte alla censura non può che scattare la censura del censore.
Luigi de Magistris
Fonte : http://www.demagistris.it/index.php?t=P2722
Nessun commento:
Posta un commento