...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

sabato 15 gennaio 2011

PINO APRILE . TERRONI . NUMERO di CODICE 792929


Ebbene sì, dal mese di dicembre il best seller dell’autore più criticato e oscurato d’Italia compare nel catalogo di un’organizzazione di vendita di libri per corrispondenza e distribuzione diretta; si tratta de Il Circolo, una diffusa catena libraria presente anche in 14 punti vendita di importanti città del profondo Sud.

E così dopo le 500 mila copie vendute in uno scampolo di mesi , il grido di dolore del Sud “sbarca“ con grande evidenza in un catalogo che tocca moltissimi argomenti. Dalle poesie di Petrarca alle più recenti teorie sulle intolleranze alimentari,dalle indagini del commissario più amato d’Italia, Montalbano, ai più famosi thriller alla moda.

Questa è una circostanza “storica “ infatti per la prima volta il problema meridionale grazie al travolgente successo dei primi mesi si avvia a conquistare una diffusione capillare nelle case di molti italiani. D’altro canto la presentazione del libro non lascia alcun dubbio sul messaggio “rivoluzionario “ che l’autore lancia . Incuriosisce pensare come reagiranno l’infermiera di Potenza o il meccanico di Treviso, imbottiti dell’immagine del biondo eroe di Caprera ,quando sfogliando tranquillamente il catalogo saranno brutalizzati da questo annuncio : “Atterrite queste popolazioni”, era l’ordine. In soli nove mesi ,tra il 1860 e1861,cifre ufficiali parlano di quasi novemila fucilati, poco meno di undicimila feriti, oltre seimila carcerati, quasi duecento preti, frati, donne e bambini uccisi. L’ultimo brigante fu ucciso in Calabria, dopo dodici anni di una vera e propria guerra civile, che si concluse, tra briganti e fiancheggiatori, con non meno di centomila vittime.

Il catalogo lo definisce un testo provocatorio.

E ci auguriamo moltissimo che lo sia e fortemente ;come fu per i neri d’America il leggendario romanzo La capanna dello zio Tom o Il diario di Anna Frank per il dramma degli ebrei olandesi. Come furono provocatori a cominciare dagli anni settanta, tutti quei film statunitensi da Soldato blu a Il piccolo grande uomo, da Un uomo chiamato cavallo fino all’ultimo trionfale Balla coi lupi, che rivelarono al mondo il genocidio subito dai pellerossa d’America .

Costanza Castellano

Partito del Sud Piemonte

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