Il Partito del Sud esprime la propria vicinanza e solidarietà agli amministratori della pagina "Briganti" !! NO CENSURA !!
venerdì 7 dicembre 2012
LA GUERRA DELLE DUE SICILIE ARRIVA SU FACEBOOK: BLOCCATI I “BRIGANTI"
Il Partito del Sud esprime la propria vicinanza e solidarietà agli amministratori della pagina "Briganti" !! NO CENSURA !!
di
Giulio Giallombardo -
Fonte: Siciliainformazioni
È
guerra aperta su Facebook. Da ieri pomeriggio gli otto amministratori
della fanpage
“Briganti”sarebbero stati bloccati dai gestori del social network,
per cause ancora da chiarire. La polemica monta. In poche ore gli oltre 45 mila
seguaci del movimento meridionalista hanno lasciato messaggi di solidarietà
sulla pagina “incriminata”, cambiando l’immagine del loro profilo con quella del
logo del gruppo. “Briganti informa i suoi iscritti che dalle ore 15 del 6
dicembre 2012, i profili degli amministratori della pagina fb sono stati
bloccati. E quindi indirettamente è stata censurata la pagina Briganti.
Ignoriamo i motivi di tale provvedimento”. Questo il messaggio che si legge sul
profilo di Nico
Cimino, uno dei “briganti” bloccati.
I
“BRIGANTI” ASSALTANO FACEBOOK – Piovono critiche contro il social
network di Mark Zuckerberg. “Facebook è censurato, spiato e manipolato, dobbiamo
migrare tutti su una piattaforma libera e open source. Forza Briganti”, e
ancora: “Solidarietà a tutti gli amministratori della pagina che sono stati
bloccati da un sistema
dittatoriale e leghista“. Non mancano rigurgiti di orgoglio “terrone”.
C’è chi ricorda: “Il rosso del tricolore è fatto col sangue del meridione” e chi
fa notare che le pagine piene di insulti contro i meridionali segnalate da anni
sarebbero ancora attive su Facebook. Inoltre, è stata creata una seconda
pagina temporanea per informare gli iscritti del blocco della
fanpage principale.
UNITI
PER IL SUD – Il movimento “Briganti”, nato nel febbraio del 2010,
rappresenta un punto di riferimento per meridionalisti, indipendentisti,
autonomisti e neo borbonici uniti insieme per difendere e valorizzare culture
e tradizioni del Mezzogiorno. “Briganti vuole diffondere uno spirito di
solidarietà, unione, collaborazione e difesa comune fra tutti i popoli del sud,
– si legge nelle informazioni su Facebook – nel rispetto dell’identità di ognuno
e al contempo nella consapevolezza di un passato, di un presente e ancora più di
un futuro comune e condiviso”.
IL
PROGRAMMA – Il gruppo ha anche stilato un programma articolato in
dodici punti: c’è l’impegno a diffondere verità
storiche sul Risorgimento per sostituire “all’egemonia padana
un’alternativa meridionale”; l’invito a comprare solo prodotti
che provengono dal Sud “per far sì che i nostri figli non emigrino
più”; la lotta aperta contro la discriminazione nei
confronti dei meridionali, che provenga da “giornali, tv, partiti politici o
pennivendoli di regime”. Infine, c’è il netto rifiuto
dei partiti nazionali “che per 150 anni hanno distrutto il Sud”. Così,
adesso anche Facebook è diventato strumento di “regime” o si è trattato solo di
un problema tecnico? Che i “briganti” tornino davvero a fare paura?
Fonte:
Siciliainformazioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento