...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

lunedì 31 dicembre 2012

I nostri auguri....




Auguri per il nuovo anno, per quel 2013 che si fa fatica a immaginare peggiore visto il 2012 che ci ha portato tasse, zero crescita economica, disoccupazione in aumento, ecc..ecc..; d’altro canto si fa fatica anche a credere che possa andar meglio, vista l’aria che tira. Cosa dovrebbe ormai succedere perché le cose migliorino? Qualche idea ce l’avremmo ma sappiamo che patrimoniali che colpiscano i grandi patrimoni faranno fatica ad essere attuate, le spese militari per una carissima flotta aerea (che in caso di guerra ci permetterà, nella migliore delle ipotesi, di morire mezz’ora dopo!) non se ne parla neanche di tagliarle, investire al Sud in  infrastrutture, fiscalità di vantaggio, iniziative per agevolare imprese per far riprendere l’economia meridionale non sono all’ordine del giorno.

Ma di demordere non ci passa per la mente. Abbiamo il dovere di combattere, crederci, fare l’impossibile per far crescere la forza e l’organizzazione meridionalista da tramutare in rappresentatività politica. Questo il nostro obiettivo, questa la missione del Partito del Sud.

L’augurio quindi è di trovare la forza, il tempo, la salute per proseguire il nostro cammino. Quando si cresce crescono anche le difficoltà. Abbiamo ormai fatto nostro un concetto : con la qualità si può costruire la quantità, con l’inverso non si va da nessuna parte, con la sola quantità non ti garantisci di migliorare. E di cialtroni, arruffoni, arrivisti camuffati di finto buonismo, confusionari, invidiosi, arrampicatori paladini di democrazie partecipate scambiate per “fare i propri cavoli”, ne abbiamo piene le tasche (per essere non volgari nei termini). Vi consigliamo un libro : “La democrazia” di Luciano Canfora – Edizioni Laterza, che abbiamo ricevuto in regalo e servirebbe a molti a chiarirsi un po’ le idee. Abbiamo già dato, ci hanno già rubato tempo ed ore preziose delle nostre giornate, non possiamo più permetterci delusioni e amarezze. Servono uomini di tempra e fede, servono i 100 uomini di acciaio di cui parlava Dorso per fare la rivoluzione meridionale. Di 30 in gamba e 1000 inaffidabili non sappiamo che farcene. Inclusivi sempre, aperti altrettanto, partecipativi comunque, ma attenti – oggi più che mai – a selezionare compagni di viaggio che recuperino il concetto più sano della militanza pronti a lanciare il cuore oltre l’ostacolo senza paturnie e doppiogiochismi.

Un grande augurio quindi per un 2013 che sia foriero di belle cose personali e per il nostro amato Sud, premiando la qualità dei migliori e portando sollievo ai deboli, agli umili, agli ultimi.

Andrea Balìa

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