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venerdì 11 gennaio 2013

Il NY Times promuove Napoli "Venite, sarete soddisfatti..."


Gli americani ci vedono decisamente bene. E parlano di nuovo corso. Insomma, sono ottimisti sulla nostra città


di CRISTINA ZAGARIA


Trentasei ore per scoprire una Napoli dal volto pulito, artisticamente frizzante, culturalmente viva. Il "brand Napoli", come lo chiama il sindaco, Luigi de Magistris, all'estero funziona.


Il New York Times, nelle pagine dedicate ai viaggi, invita i suoi lettori ad andare a riscoprire il capoluogo partenopeo.


La giornalista, Ingrid K. Williams, sembra stupita: "È vero  -  scrive  -  conosciamo il capoluogo partenopeo per fenomeni di corruzione e criminalità, sia piccola che organizzata", ma aggiunge "il cambiamento è in corso".


"Un nuovo sindaco ha inaugurato iniziative per ripulire la città, a cominciare dall'emergenza rifiuti e dalla riorganizzazione del traffico". E a questo si aggiunge "un fiorente scena artistica contemporanea caratterizzata da musei, gallerie, e anche stazioni della metropolitana".

Insomma se in città, i negozianti protestano ancora contro la Ztl e la società civile lamenta una nuova stasi dell'economia e della cultura, a Manhattan le novità dell'ultimo anno piacciono. "I problemi persistono  -  ammette la Williams  -  però chi vuole programmare una visita a Napoli sarà ricompensato dalle virtù di questa città".

Ed ecco l'itinerario. Per visitare la "nuova" Napoli, dove le vecchie nubi nere dell'emergenza rifiuti e della criminalità lasciano spazio al sole, si parte proprio dal lungomare liberato dalle auto.

"Le auto sono state bandite da via Caracciolo e via Partenope, dove si può ora piacevolmente passeggiare e ammirare le meravigliose viste sul Vesuvio, l'isola di Capri in lontananza, splendidi tramonti che sembrano dipinti nel cielo".

Chi ama l'arte, suggerisce il Times, "può arrivare, attraverso la Villa Comunale, alla galleria Studio Trisorio (Riviera di Chiaia, 215), che dalla fine del 2011 ha un nuovo spazio espositivo e attualmente, ospita una mostra di Rebecca Horn".

Cibo (gelati, pizza, il caffè nocciolato, le sfogliatelle), movida, abiti su misura e cravatte fatte a mano rendono le passeggiate per la città più leggere e piacevoli.

Il museo Madre, nonostante le sue tribolate vicende, resta un importante punto di riferimento per i turisti americani, insieme al Teatro di San Carlo con il suo museo, il Memus, e alle diverse opere di Caravaggio che si possono ammirare in città. Il New York Times segnala anche che a Palazzo Zevallos Stigliano (via Toledo, 185) dove "a marzo saranno esposte un paio di opere di Andy Warhol raffiguranti il Vesuvio".

Immancabile la visita a "Napoli sotterranea", anche se, per chi vuole esplorare la Napoli sotto il livello stradale, "la cosa più eccitante è la metropolitana, dove in 13 stazioni sono state istallate opere d'arte contemporanea".

Insomma tutto positivo. Nessun allarme. Nessuna avvertenza, se non godersi tutti i piaceri della città, dalla buona tavola alle passeggiate, passando per le gallerie d'arte e le pizzerie storiche. Uno spot in vista magari anche della nuova tappa ad aprile (l'unica che si terrà in città) dell'American's Cup.

(    Fonte : www.repubblicanapoli.it


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