giovedì 31 luglio 2014
Facebook, scrisse 'forza Etna e Vesuvio' leghista a giudizio per odio razziale Ex consigliera provinciale, la denuncia da Napoli!
Ha pubblicato su Facebook un post con su scritto 'Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili', augurandosi "una catastrofe naturale nel Centro-sud Italia". Ora la donna, Donatella Galli, consigliere provinciale leghista appena decaduta, dovrà affrontare un processo con l'accusa di aver propagandato "idee fondate sulla superiorità razziale ed etnica degli italiani settentrionali rispetto ai meridionali" e di "discriminazione razziale ed etnica". Lo ha deciso il pm monzese Emma Gambardella, che dopo aver chiuso le indagini ha disposto la citazione diretta a giudizio per l'imputata.
A presentare una denuncia per quel post pubblicato sul social network è stato l'avvocato Angelo Pisani, presidente della ottava Municipalità di Napoli, che si costituirà parte civile nel processo rappresentato dal legale Sergio Pisani. Stando all'imputazione Donatella Galli nell'ottobre del 2012 inserì su Facebook la "foto satellitare dell'Italia priva delle regioni dal Lazio e dagli Abruzzi in giù e la frase 'il satellite vede bene, difendiamo i confini...'. E poi commentò con un "mi piace" e scrisse 'Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili', augurandosi, come scrive il pm, "una catastrofe naturale nel Centro-sud Italia provocata dai tre più grandi vulcani attivi colà esistenti". Il processo, in cui Pisani è "parte offesa" come presidente della municipalità, inizierà a Monza il 23 ottobre del 2015 davanti al giudice Elena Sechi.
"Intendiamo lanciare un segnale forte - ha spiegato Pisani - per far capire a tutti che la dignità dei cittadini italiani, siano essi meridionali o settentrionali, va rispettata e la violenza va ripudiata. E se non lo si comprende per senso civico, gli artefici lo capiranno pagando di tasca propria per le offese pagandone i danni". L'avvocato ha spiegato che "devolverà il risarcimento
danni a opere di scopo sociale o beneficenza". A detta di Pisani, "la condanna che potrebbe arrivare in questo processo rappresenterà un importante argine alla violenza, anche di connotazione razziale, che avvelena lo sport italiano, il web e la convivenza civile".
Fonte : milano.repubblica.it
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