domenica 5 agosto 2012
Pantomime della politica...
di Emiddio de Franciscis di Casanova
E’ già
qualche settimana che il teatrino della politica ha riaperto i battenti e
nonostante il periodo nero di borse e spread, cattura con sempre maggiore vigore
l’attenzione dei media, ma vogliamo credere non l’attenzione degli italiani.
I partiti, responsabili
di 50 anni di malgoverno e debiti ed i rispettivi leader, invece di dichiarare
fallimento e ritirarsi a vita privata (senza pensione), tentano l’ultimo colpo
di coda.
Ricominciano
i riti di corteggiamento, ammiccamento, rifiuto di questo o quel partito o
leader. Sappiamo infatti che la stagione degli “accoppiamenti” si avvicina paurosamente.
Le politiche potrebbero addirittura cadere in autunno. Ma se si giungerà alla
scadenza naturale nel 2013, non illudetevi, non sarà certo perché i 900 parlamentari
ed i partiti che li hanno nominati hanno interesse delle sorti nostre e del
Paese. Che poco o nulla hanno tagliato dei propri privilegi.
Dipenderà
solo dal fatto che tutti i partiti hanno solo paura di perdere la propria fetta
di potere e privilegi ed hanno bisogno di tempo per trovare i giusti equilibri
e rimanere ancora a galla. Quasi non accorgendosi che questa volta non si
tratta più di conquistare un posto al sole, ma di salvare l’Italia e l’Ue dal
baratro-
E allora a
mio giudizio sarebbe meglio che, modificata la legge ad agosto, magari, si
votasse a ottobre. E’ vero che anche per il nostro Partito ed il movimento più
ampio che speriamo di costruire nei prossimi mesi con Pino Aprile, potrebbe
essere troppo poco il tempo per organizzarsi. Ma certo il poco tempo e la
constatazione da parte degli elettori dell’ennesimo fallimento della kasta,
metterebbe in grave imbarazzo soprattutto i partitoni che avrebbero poco tempo
per i soliti giochetti di alleanze.
L’Italia non
esiste più, ridotta a capire se “domani c’è un altro giorno” solo dalla % con
la quale chiudono le borse. Percentuale che nessuno in Italia e in Europa
sembra capace di tenere sotto controllo.
E questi politicanti
incapaci, presuntuosi ed ignoranti, invece di dirci cosa si può e deve fare per
affrontare il problema, assicurandoci che hanno la capacità, ma soprattutto la
voglia di risolverlo; ancora dalle pagine dei giornali ci raccontano con chi
farebbero o non farebbero le alleanze alle prossime politiche. Altri movimenti
aspettano di uscire allo scoperto solo quando si saprà con quale legge
elettorale si vota.
Penose in
questi giorni le uscite di tutti i leader: quelli che “insultano” tutto e
tutti, quelli che si “scandalizzano” di ciò che dicono gli altri , quelli che
pur di mettere insieme i numeri per raggiungere ancora il potere “buttano dalla
torre” i vecchi alleati dichiarandosi pronti a caricarne su altri, pur che sia.
Appare
evidente che loro per primi sono disorientati e sconcertati. Si trovano per la
prima volta impreparati di fronte ad una nuova situazione: non come si
spartisce la torta, ma come si affrontano i problemi. Ed hanno capito che
questa volta i cittadini-elettori potrebbero non rinnovare la “cambiale in bianco”
regalata ai partiti in questi ultimi 50 anni per tifoseria o per una qualche
“elemosina”. Adesso i cittadini potrebbero decidere di voler giudicare il loro
operato fallimentare e mandarli ….. , anche con l’attuale “porcellum”,
finalmente a casa !
Per questo la
lista arancione dei sindaci o dei campanili, il Movimento 5 stelle, il
manifesto di Oscar Giannino ed anche la nostra proposta meridionalista, essendo
le uniche vere alternative offerte agli elettori fanno paura. Tanta paura,
sembrerebbe, da spingere i partiti sin da ora ad assicurarsi impresentabili alleanze
fra loro, che alla fine giocheranno a vantaggio dei movimenti come il nostro
veramente liberi da padroni e condizionamenti, e di collocarsi e/o scegliersi
eventualmente - e solo se fosse necessario per la legge elettorale -le alleanze
più giuste e presentabili fra quei partiti che invece avranno
nel frattempo deciso di cambiare atteggiamento dando la giusta attenzione alle
istanze della società civile.
Caro Pino, è
per questo che oggi ancor più del 14 luglio scorso, quando ho avuto l’onore ed
il piacere di essere a Monte Sant’Angelo (FG) a portati il nostro appello,
credo che non possiamo tradire le aspettative di tanti cittadini che, come noi,
non chiedono altro che avere un governo ed una classe dirigente attenta ai
problemi del paese, ad uno sviluppo economico armonico dei territori, alle
necessità dei cittadini, delle fasce più deboli, insomma ……. un paese
finalmente normale.
Emiddio de Franciscis di
Casanova
Responsabile Regionale Campania - Partito del Sud
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