Interessante e valido articolo di Michele Dell'Edera (Partito del Sud - Puglia ed uno dei due Vice Presidenti Nazionali)
Fonte : pagina "Con il Sud si riparte" Fb
"IO HO CAPITO PURE’ PECCHE’ A NOI C’HANN’ SEMP’ CHIAMMAT’ MEZZOGIORNO D’ITALIA. PER ESSERE SICUR’ CHE A QUALUNQUE ORA SCENNEVAN’ A SUD SE TRUVAVANO SEMP’ IN ORARIO PE MAGNA’ ‘A COPP' !"
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA NAZIONALE :
Giuseppe Spadafora (Coordinatore Nazionale)
Enzo Riccio
Michele Dell'Edera (Ufficio Stampa)
Emiddio de Franciscis di Casanova
Rosanna Gadaleta
TESORIERE : Filippo Romeo
ADDETTO STAMPA : Iolanda Siracusano
PROBIVIRI :
Emiddio de Franciscis di Casanova, Giuseppe Lipari, Antonio Rosato.
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RESPONSABILI AREE TEMATICHE E PROGETTUALITA'
Michele Ammendola……………….Ambiente e Rapporti con le Associazioni
Anna Maria Buffa.......................Dipartimento Donne
Vincenzo Caratozzolo e Luigi Bianco………….Energia e Trasporti
Maurizio Criscitelli…………………...Sport
Natale Cuccurese……………….......Lavoro ed Economia
Giovanni Cutolo e Andrea Balia……Cultura e Turismo
Michele Dell’Edera………………......Comunicazione
Bruno Pappalardo e Salvatore Cozzolino….....Patrimonio Artistico e Architettonico
Filippo Romeo………………….......Tesoreria e Amministrazione
Antonio Rosato e Guglielmo Di Grezia………Difesa e Sicurezza
Ezio Spina………………………………Politiche Diverse Abilità
Susy Terzo……………………………..Politiche Giovanili
COORD. REGIONALE CAMPANIA : Bruno Pappalardo
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COORD. REG. LAZIO : Domenico Chiappetta
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COORD. REG. EMILIA-ROMAGNA : Fabrizio Bensai
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COORD. REG. LOMBARDIA : Rosamaria Pelliccia
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COORD. REG. CALABRIA : Giuseppe Spadafora
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COORD. REG. BASILICATA: Carmine Colacino, Camilla Buonanno
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COORD. REG. TOSCANA : Angelo Modaffari
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COORD. REG. VENETO : Filippo Romeo
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COORD. REG. PUGLIA : Michele Dell'Edera
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COORD. REG. ABRUZZO : Nicola Di Pasquale
SPAGNA : Giovanni Cutolo
FRANCIA : Caroline Moreau
UK : Saverio Stranges
TURCHIA : Michele Sorice
PORTOGALLO : Pier Francesco Zarcone
STATI UNITI D'AMERICA : John Napoli
VENEZUELA : Giovanni Franchini
Il Meridione ha una sola via per un possibile sviluppo, le autonomie locali. Se ciò sarà impedito prima o poi le popolazioni meridionali si ribelleranno contro l'Erdogan di turno.
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RispondiEliminaBisogna prestare molta attenzione e non sottovalutare quanto scrive Dell'Edera riguardo alla questione delle autonomie locali nell'ambito della nuova Costituzione.
RispondiEliminaPossiamo senz'altro condividere che il Sud non è nelle condizioni di potersi ulteriormente fidare.
Documenti e statistiche alla mano , dagli anni Novanta in poi con la fine della classe politica della prima Repubblica, il Mezzogiorno è stato totalmente escluso da qualsiasi prospettiva di sviluppo economico per scelte prettamente politiche e ideologiche e, l'annosa e per molti versi fastidiosa, "Questione Meridionale" è stata messa candidamente in soffitta, ritenuta come un problema secondario nell'ambito dello sviluppo sociale, economico e culturale dell'intero Paese.
I fattori per cui questo si è verificato ci dovrebbero far riflettere anche in relazione a questa nuova fase costituzionale; sono persino tutti facilmente leggibili:
- innanzitutto una nuova classe dirigente nazionale non all'altezza e del tutto inferiore, a livello politico e culturale, di quella disastrosa che l'aveva preceduta; - la sensazione di fallimento delle politiche di intervento straordinario con l'aggravante delle tante dilapidazioni e appropriazioni indebite delle ingenti somme erogate; - una classe dirigente meridionale scadente e condizionata da mille fattori negativi; - l'affermazione delle teorie sui meridionali incapaci e sul Sud come "palla al piede" dell' Italia con la conseguente convinzione che lo sviluppo possa avvenire senza tener conto delle problematiche delle aree arretrate, lasciate al proprio destino; - la nascita di una "Questione Settentrionale" che ha avuto sfogo con la crescita della Lega Nord, partito di governo che ha voluto ed ottenuto l'ampliamento del divario nord-sud, come mai era accaduto in precedenza.
Se i fattori sopra descritti sono tuttora persistenti e incidono nelle forze politiche presenti in Parlamento, allora dobbiamo davvero preoccuparci come ci invita a fare Dell'Edera.
Tra l'altro, ai tanti sostenitori del Sud "palla al piede" bisognerebbe continuamente ricordare che l'intervento straordinario per il Mezzogiorno, frutto di scelte oculate della classe politica del secondo dopoguerra, ha ridotto sensibilmente il divario nord-sud nel ventennio 1950-1970. Poi, con la crisi del settore industriale a metà degli anni Settanta il processo in atto si è bloccato. In ogni caso, la critica di aver speso ingenti risorse economiche per uno sviluppo del Sud mancato è anche da respingere, perché la Cassa del Mezzogiorno ha destinato risorse straordinarie al Sud mentre la spesa ordinaria ivi destinata decresceva di pari passo. Lo studioso Pasquale Saraceno, come ricorda lo storico Giuseppe Galasso, riteneva che in investimenti produttivi era stato destinato solo lo 0,5% del Pil, i soli che potevano generare sviluppo e occupazione.