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mercoledì 16 settembre 2015

Quelle voci che si alzano da Sud





Complimenti all'amico Michele Dell'Edera che inizia oggi la sua collaborazione con ItaliaToday con un articolo ricco di interessanti considerazioni ( PdelSUD)



di  Michele Dell'Edera


Dopo il famoso o famigerato rapporto SVIMEZ di questa estate si è fatto molto parlare di sud. Se ne è parlato talmente tanto che anche la riluttante politica nazionale ha dovuto rimettere in agenda la questione meridionale. Addirittura il PD ne ha fatto una riunione della direzione nazionale sull’argomento e il Premier Matteo Renzi ha annunciato con enfasi la pubblicazione e la realizzazione di un Masterplan, in questo mese di settembre, tutto dedicato al Sud.

Penso che consciamente o incosciamente segreterie di partiti, Governo e altri attori istituzionali e non, hanno pensato che, come è sempre accaduto, un po’ di “ammuina” sarebbe bastata per azzittire le voci preoccupate proveneienti dalle regioni del sud.

Così non è accaduto. E’ accaduto anzi che i Governatori delle regioni del Sud hanno cominciato a sentirsi tra di loro, non parlando tanto di piani, organizzazione istituzionale, ma di questioni concrete che, ad oggi i Governi, compreso l’ultimo, avevano fatto passare sopra le teste dei governi regionali e delle popolazioni del sud. Ecco che si verifica che sulle trivellazioni in Adriatico e nello Ionio i Governatori si trovano d’accordo nel chiedere al Governo di rivedere la cosa, che sulle infrastrutture ferroviarie e portuali si comincia ad alzare forte la voce di chi vuole che il Governo investa in infrastrutture a sud senza se e senza ma.

Che sulla “buona scuola” non è detto che lo sradicare tanta gente dai propri territori sia stata una buona idea, tanto che la Puglia (come il Veneto) hanno deciso di impugnare il provvedimento. Addirittura, durante la cerimonia di apertura della Fiera del Levante, alle parole del sottosegretario De Vncenti a sostegno della TAP in Salento è successo che tutti i sindaci dell’area si sono alzati e hanno abbandonato la cerimonia.

E’ accaduto che Michele Emiliano ha detto al Governo, senza mezzi termini, che la riforma delle Province è sbagliata, che le infrastrutture promesse e attese vanno realizzate senza indugi e che i soldi utilizzati per il Jobs Act sono stati soldi sottratti al Sud senza aver interpellato il sud e senza che esso ne abbia avuto vantaggi apprezzabili.

A Napoli, il sindaco della città Luigi de Magistris, senza troppi giri di parole dice al Governo di non mettere le mani sull’area di Bagnoli rivendicando l’autonomia della Città e anche una sorta di “modello Napoli” alternativo al modello pseudo liberista dei Governi degli ultimi anni.

Anche la Basilicata con il presidente Maurizio Pittella rivendica i risultati raggiunti dalla sua Regione e chiede con forza “trasporti” e non trivelle, specialmente in mare.

Insomma un quadro inedito: Il sud parla ! Le nomenclature politiche non erano abituate a tutto ciò e forse reagiscono scompostamente (vedi la scelta del Premier di andare New York piuttosto che a Bari per la finale di tennis tra Pennetta e Vinci) non cogliendo la grande opportunità che si presenta davanti al futuro del Paese.

Un Sud attivo, con grande voglia di collaborare alla rinascita e ripartenza del Paese, ma un sud che vuole anche decidere del suo futuro.
Se il Governo riuscisse a cogliere quanto le coscienze e i Governi di regioni e città del sud oggi siano pronti a dare una spinta definitiva a una barca, quella meridionale, per uscire dalle secche, sarebbe un gran giorno. Invece quello che si delinea all’orizzonte al momento è una guerra più o meno dichiarata tra istituzioni.

Diciamolo il Sud fa bene a dire la sua e anche ad operare perché le sue istanze vengano ascoltate. Il Governo farebbe bene ad approfittare del momento, sedersi al tavolo e, piuttosto che dettare condizioni, ascoltare istanze, idee e proposte e far ripartire finalmente il Paese nella sua interezza. E’ solo un consiglio, ma che mi piacerebbe venisse ascoltato.


Fonte: http://italiatoday.eu/michele2564/politics/2015/09/quelle-voci-che-si-alzano-da-sud/

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