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domenica 1 giugno 2014

In ricordo di Massimo Troisi...




di  Andrea Balìa

Sono passati 20 anni. Il 4 Giugno del 1994 la televisione annunciò che Massimo Troisi, a soli 41 anni, era morto. Ricordo ancora il mio stupore, mentre ero seduto in salotto a casa mia, nell’apprendere la notizia. Lungi da me voler strumentalizzare l’argomento, ad uso e consumo d’un blog meridionalista come quello del Partito del Sud (di cui m’onoro di far parte) che ha l’ingrato compito d’ospitare questo mio modesto omaggio, ma Troisi aveva compreso molto.
Come dice Arbore, che ho avuto l’onore di conoscere e frequentare un po’ nei miei trascorsi come appartenente a quella “nouvelle vogue” di musicisti napoletani fiorita proprio nel momento di massima notorietà dell’attore, “Era un signore e questa fu vista come un’anomalia. Un uomo gentile e riservato. Non ha mai rinnegato il passato, le tradizioni autentiche della città….era invece un napoletano esemplare. Proprio per la finezza, l’eleganza, il legame con il passato”.
Sul blog napoletano riportiamo fissa una sua affermazione : “"IO HO CAPITO PURE’ PECCHE’ A NOI C’HANN’ SEMP’ CHIAMMAT’ MEZZOGIORNO D’ITALIA. PER ESSERE SICUR’ CHE A QUALUNQUE ORA SCENNEVAN’ A SUD SE TRUVAVANO SEMP’ IN ORARIO PE MAGNA’ ‘A COPP' !"  E quindi aveva coscienza ed aveva compreso, e mai più giusta fu la decisione del Comune di San Giorgio a Cremano, dove era nato e aveva vissuto, di cambiare Piazza Garibaldi in Piazza Massimo Troisi. Una sorta di grande omaggio ad un suo figlio prediletto, e quasi un mettere un po’ in ordine e a posto i conti con la storia. 
Come dice il grande Erri De Luca, “San Giorgio a Cremano, dov’è nato, è un centro vesuviano che sta sulla linea Napoli – Portici, prima ferrovia d’Italia al tempo in cui gli Svizzeri facevano gli emigranti a Napoli, lavorando da cuochi, pasticcieri, orologiai… quando il Napoli vinse il suo primo scudetto grazie all’America del Sud (Maradona), alcuni rappresentanti del movimento separatista sub elvetico (mirabile definizione della Lega d’un grande come Erri De Luca, da tenere a memoria…) esposero uno striscione che assegnava al Napoli lo scudetto del NordAfrica….alla domanda di un suo commento su quello striscione, la risposta fu : - preferisco essere campione del NordAfrica anziché scrivere striscioni da SudAfrica – “ Sempre De Luca : “ Ultimo esempio : raccontò che il capo della Lega Nord rischiava l’espulsione dal partito perchè in casa gli avevano trovato un disco di Peppino di Capri, con dedica per giunta…non era solo arguzia spiritosa, ma uno scatto sentimentale sotto la forma della presa in giro, Riconosco in lui l’indignazione, ma quella che scansa la facile invettiva e si raffina in ironia dolente”.
Penso basti a far comprendere chi fosse Massimo Troisi nel pensiero e nelle convinzioni, oltre che nelle enormi qualità d’attore, e quanto fosse orgoglioso di sentirsi figlio del Sud, e noi d’annoverarlo come tale e come esempio d’un indimenticato grande interprete e rappresentante!

Ciao caro Massimo…

Andrea Balìa

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