mercoledì 10 dicembre 2014
Muti riceve le chiavi di Napoli: "Io partorito qui perché fossi rispettato nel mondo"
Il maestro: "Non basta parlare di cultura e di fiducia, bisogna poi fare qualche cosa''
NAPOLI - ''Nel mio studio a Chicago ho una veduta del Golfo e una immagine del castello di Federico II". Napoli nel cuore e tra le note. Riccardo Muti riceve le chiavi della città al Conservatorio di San Pietro a Majella dalle mani del sindaco Luigi de Magistris, alla presenza del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini (nella foto). Un pensiero va alla madre napoletana, che lo partorì qui ''perché voleva - ha detto - che un giorno in giro per il mondo fossi rispettato''. La cerimonia ha chiuso il Forum delle culture. "Non basta parlare di cultura e di fiducia - ha però ammonito Muti - bisogna poi fare qualche cosa''. "Penso che oggi- ha aggiunto - bisogna darsi davvero da fare per i giovani, bisogna avere anche il coraggio di protestare. I ragazzi della mia orchestra Cherubini sono il meglio dell' Italia ma spesso non trovano sbocchi. La musica dovrebbe essere insegnata in tutte le scuole, anche perché le orchestre in Italia sono pochissime e abbiamo molti teatri chiusi''. La cerimonia è stata aperta dall'assessore comunale alla Cultura Nino Daniele che ha annunciato il riconoscimento "a nome dei cittadini" ricordando la valenza di "maestro ed educatore" di Muti. Nella motivazione del premio si fa riferimento anche "all'attaccamento alle radici del maestro''. Muti ringraziando ha parlato del Conservatorio, dove ha studiato, come ''luogo sacro''. Dall'istituto ha ricevuto la bacchetta di Giuseppe Martucci per dirigerne il Notturno. "Uno strumento di inestimabile valore" ha replicato Muti. La sinfonia numero 4 in do minore di Schubert ha concluso la serata.
DE MAGISTRIS - Il Forum delle Culture "non è un'occasione persa perché si è fatto, nonostante si sia temuto di poterlo perdere. Quella sarebbe stata un'occasione persa". Respinge le critiche per il flop dei visitatori, largamente al di sotto delle aspettative. De Magistris, in occasione della serata finale della kermesse Unesco, ha aggiunto: "Il Forum si è fatto in zona Cesarini, con fondi regionali che ci sono stati dati alla fine e a volte anche dopo la fine della partita. Nonostante questo - ha detto - si è fatto anche in modo orizzontale con dati importanti, ha attraversato la città, contribuendo ad arricchirne l'offerta culturale, e ha visto la partecipazione di scuole, associazioni, tanto artisti". "Questo - ha spiegato il sindaco - ha contribuito a dimostrare che Napoli non ospita solo grandi eventi ma un'offerta culturale per tutto l'anno. Il Forum, poi - ha concluso de Magistris - lascia un messaggio di accoglienza, pace e attività multiculturale che prosegue anche dopo. Diciamo che si può essere soddisfatti nel contesto dato, ma è chiaro che si può fare sempre di più".
Fonte : il desk
Fonte: webtv comune di Napoli
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