giovedì 25 dicembre 2014
AUGURI AL PARTITO DEL SUD.
Bruno Pappalardo, 24.12.2014
Gli auguri?
Ben sette anni sono trascorsi e ho scritto tante cose ma sempre come attraversassi un sogno.
M’era già accaduto.
Allora si leggeva Gramsci e si lavorava nelle sezioni.
Diversamente oggi ma è lo stesso criterio. (per quanto qualcuno sostiene che non è così che si costruisce la politica e i consensi...)
Sono stati come una sorta di soddisfazione traslata come se non fossi esistito io perché il pensiero e la vita dei miei compagni erano miei.
Ho pensato come pensavano gli altri, ovviamente in maniera critica ma felice, … felice di essere insieme a loro per quella stessa idea.
Come non fossi esistito perché non pensavo per me solo.
Come non fossi esistito se non in esso.
Come non fossi esistito pur godendo o tormentandomi degli avvenimenti accaduti.
Tuttavia (chiedendo pazienza a tutti) devo distinguere; certi pensieri, quelli stessi dei miei compagni, appartengono anche alla mia stessa vita, ossia dentro e fuori di me oppure devo distinguere?
Mi spiego; Esiste un fuori, che diremmo il lavoro, la famiglia, le relazioni libere o obbligate dal mondo che ciascuno e diversamente da altri si è costruito o, appartiene all’anima?
Verrebbe voglia di fare una battuta: “…ma quale anima, l’anima di chi……..”
Ma seriamente, invece, intendo alludere a quella condizione del proprio essere che coincide con la moralità intrinseca della propria idealità, identicamente al valore che si da al lavoro o a quelli stessi che si danno alla famiglia e che trasmetti alle tue genie di sangue e non.
Quando qualcosa ci addolora l’anima arriva fino al corpo, …anche quando l’alta marea di luce del giorno, quella di stamani o quella di domani e dei giorni a seguire non influiranno per niente col tuo tormento o gioia?
Una volta avevo una risposta ed era SI, …è la stessa cosa!
La riflessione ha un senso, …questo:
Auguro ai miei compagni ogni bene e di risolvere tutti i nodi gordiani come farò io.
Auguro a ciascuno tanta salute perché lungo sarà il percorso sia della nostra vita che del nostro obiettivo, con spada sporta, di un MERIDIONE progressista e solidale con l’altre di se.
L’auspicio? Si formino gruppi soprattutto di giovanissimi (come quello di “Liternum”)
A loro chiediamo il pugno che stenderà la lama pronta a mozzare anche le serpi alla Medusa che s’aspetterà il furbo scudo specchiante mentre ad agire sarà la conoscenza, la creatività ed il coraggio. AUGURI!
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