venerdì 13 settembre 2013
A proposito d'inceneritori....
Non si riesce a comprendere
perché in questo benedetto paese i soldi non ci siano per delle cose e
ricompaiano per altre. In teoria, ma diremmo anche in pratica, le risorse o
dovrebbero essere disponibili o meno…delle due l’una! Invece per miracolo se si
tratta di stanziare fondi ingenti per contratti pluriennali da destinare, ad
esempio, all’acquisto dei fantomatici aerei F35 la cosa procede spedita e una
volta denunciata diventa pure ormai non ricontrattabile e ridiscutibile. In
altri paesi avviene, chissà per quale miracolo e qui da noi resta ormai non più
modificabile, annullabile, ecc… Idem dicasi sull’argomento inceneritori, vedi
ultimo caso di Giugliano, in provincia di Napoli. Se parliamo di destinare
fondi alla costruzione di questi mostri invasivi e inquinanti, subito si
procede, se ne minaccia il prossimo avvio di lavori per la loro costruzione e
insediamento. Il diritto a stanziare risorse in modo perentorio per le
bonifiche di territori devastati dallo sversamento di rifiuti tossici non è
ritenuto urgente e necessario, così dicasi per dare forte impulso al porta a
porta. Il compostaggio, il trattamento a freddo, così come più volte reclamato
e proposto dallo stesso sindaco Luigi de Magistris arriva a orecchie non
disposte a prestare attenzione a queste argomentazioni. Il dubbio resta là
grosso e irrisolto : non è che ci saranno altre ragioni ed interessi per cui
risulta più conveniente costruire inceneritori così come acquistare costosi
aerei dalla dubbia efficienza? Il
Partito del Sud si chiede cose che sono nella testa e nel cuore di tanti
cittadini del nostro martoriato Meridione, se ne fa interprete e le reclama in
modo forte, semplice e diretto. Non servono discorsi complicati, serve solo che
il popolo del Sud si dia rappresentatività politica per reclamare le sue
ragioni, i suoi diritti. Non servono discorsi retorici, talvolta tendenti
troppo al nostalgico, non servono fumose teorie aggregative che vorrebbero
unire l’acqua santa e il diavolo, dove il diavolo sono gli stessi che pendono
in quell’area di forze che hanno sempre spalleggiato affaristi e opportunisti.
Serve politicamente, e quanto da più dentro la politica sia possibile, parlare
“in nome del popolo del Sud”, sostenendo le azioni d’una magistratura onesta
sempre più mal sopportata dai soliti noti così come per quei pochi politici
onesti ancora coraggiosamente in essere, spesso sindaci, categoria tra le più
vicine alla gente comune, come qualche combattente religioso o qualche
illuminato scrittore come Erri De Luca.
Andrea Balìa
Vice Presidente Nazionale Partito del Sud
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