Noi crediamo che sia successo qualcosa d’importante per le seguenti ragioni :
mercoledì 12 settembre 2012
Dopo Bari : tra entusiasti, delusi, critiche sincere, corvi e altro…
L’8 Settembre a Bari è stata,
comunque la si veda, una data importante; per il Sud, i meridionali e i
meridionalisti. Oseremmo dire uno spartiacque. L’occasione era la risposta di
Pino Aprile ai movimenti e ai firmatari d’un appello che gli chiedeva di
diventare il leader d’un movimento politico sintesi di varie espressioni
meridionaliste : partiti, movimenti, associazioni e singole personalità e
comuni cittadini. Tutti animati dall’esigenza d’avere una significativa
rappresentatività politica per loro, per le loro organizzazioni, a difesa del
Sud.
Bisognava incontrarsi a
Margherita di Savoia (Barletta) nella struttura balneare “Moby Dick” del
proprietario Capacchione, anch’egli firmatario dell’appello. La cosa poi è
virata sulla disponibilità del sindaco di Bari, Michele Emiliano, a concedere
l’aula consiliare del comune capoluogo della Regione Puglia. La scelta ha avuto
le sue ragioni : sito prestigioso e rappresentativo (quasi una prova di
presenza ufficiale d’un Sud finalmente rappresentato politicamente), attenzione
e visibilità mediatica decisamente superiore, la presenza assicurata di Michele
Emiliano come politico importante e vicino al fervore meridionalista. E la cosa
è andata proprio così : oltre 200 persone in sala e quelle più piccole attigue,
giornalisti e Tv attenti a riprendere e intervistare Aprile, Emiliano, ecc…,
collegamenti in Tv web streaming in diretta con picchi di circa 400 persone in
collegamento per seguire l’evento.
E allora? E allora Aprile , dopo
una serie d’interventi di Marco Esposito, Ciano, Lino Patruno, dei leader dei 4
movimenti firmatari dell’appello, e di brevi altri interventi di altri singoli
partecipanti, ha concluso col suo intervento finale : fonderà, molto a breve,
un quotidiano politico del Sud, con un finanziatore + buona parte del ricavato
dei suoi successi editoriali + azionariato popolare. Così intende dare il suo
contributo per dare una voce politica e quotidiana (che oggi non c’è) al Sud, e
dare voce al movimento politico che andrà a costruirsi. Emozione in sala da
tagliare a fette, ovazione all’annuncio (tutti in piedi per almeno 5 minuti
d’applausi).
Questo, a grandi linee, il
resoconto, ma come sempre c’è un dopo, con reazioni tra le più disparate tanto
per non allontanarsi dal dna individualista italiano e in particolare
meridionale. Chi è restato soddisfatto ed emozionato, chi è deluso, chi fa dei distinguo
articolando sincere critiche, chi persegue il suo squallido lavoro di falco appollaiato (ma gli farà mai male il culo sempre piazzato sulle poltrone dietro ad un Pc?) con
patetiche ironie espresse spesso anche sotto falsi nickname su social network
come facebook (alla faccia del coraggio!), e così via….
Noi crediamo che sia successo qualcosa d’importante per le seguenti ragioni :
Noi crediamo che sia successo qualcosa d’importante per le seguenti ragioni :
1) Il
luogo era splendido e con una presenza significativa di partecipanti, una
reception a verifica delle adesioni già preregistrate dei partecipanti, quindi
un’organizzazione efficiente effettuata con la cortese disponibilità di signore
iscritte al Partito del Sud; il collegamento streaming efficiente che ha dato a
chi non è potuto esserci la possibilità di seguire in diretta i lavori;
2) La
presenza, interessata e partecipe di Michele Emiliano, per tutte le oltre 3 ore
dell’incontro, con un suo eccellente intervento, e la concreta possibilità ad
esserci nella costruzione del movimento politico;
3) Un
evento gestito con una presenza attenta, partecipe, e corretta di tutti, senza
inutili polemiche e discorsi fumosi, cosa mai successa in tanti anni e tante
riunioni;
4) Come
ha detto Marco Esposito : “siamo partiti con un obiettivo e torniamo con 2
risultati”. Il movimento politico si costruirà (e già stiamo lavorando) e in
più ci sarà una voce quotidiana nazionale che lo supporterà;
5) Il
giornale – e qui mi perdonerà l’amico Mino Errico – ci servirà, eccome.
Paragonarlo a “Il Sud” del compianto Roberto Maria Selvaggi è semplicistico :
quello era un foglio settimanale di 2 pagine con 4 frontespizi (quando usciva,
distribuito solo al Sud e in poche edicole). Lavoro meritorio, ci mancherebbe,
ma che parlava solo di storia e piccolissimi accenni all’attualità, e in un
momento storico diverso dove non c’era l’humus di oggi. Qui parliamo d’un
quotidiano politico nazionale, distribuito ovunque, sul pezzo di giornata degli
eventi politici che riguardano il nostro territorio con giornalisti del calibro
di Aprile, Patruno, Esposito e altri, e a sostegno e cassa di risonanza d’un
movimento politico nuovo per il Sud. In
Italia ne esistono solo 6, più testate locali di proprietà non meridionali, che
fanno cronaca di territorio (il ladro, la
strada, ecc..) tipo “il Mattino” o “la Gazzetta del Mezzogiorno”. Scherziamo?
Il paragone e il diverso peso d’utilità strumentale è improponibile;
6) Si
dirà : ma l’appello ad Aprile non era di chiedergli di diventare il leader
politico? Vero, ma il fare un giornale politico e a sostegno è il suo lavoro ed
è un ruolo fortemente politico, se si ha una visione non così semplicistica e
bottegaia! Poi c’è da dire che l’appello era volutamente provocatorio per
stanare (in senso buono) Aprile. Lui da sempre è con noi tutti ma facendo solo
lo scrittore. Si voleva un suo impegno con un ruolo. E se l’è preso, caricato,
mettendoci anche un contributo economico, altro che “Aprile poi non era fesso”, come ho letto dal solito illuminato critico e
rivoluzionario da tastiera!
7) Il
movimento politico è già in costruzione, con la regia di coordinatore di Marco
Esposito. Il buon Marco oltre ad essere al momento Assessore allo Sviluppo
Economico del Comune di Napoli (tra i più stimati, fattivi e illuminati) è
persona di provata esperienza e risultati : giornalista economico di “la
Repubblica”, “il Giornale” (quello di Montanelli), “il Mattino”, scrittore (col
Vice Presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella) del libro “Federalismo
avvelenato” (sulle magagne del progetto federale della Lega Nord), ha molto
merito e positivo coinvolgimento nelle regie dei successi e dell’avvento (in
momenti diversi) dei vari Marco Rossi Doria, De Magistris, della partecipazione
del Partito del Sud alle ultime amministrative, oltre che meridionalista di
fede provata e dichiarata, ecc… quindi …
8) Nel
costruendo movimento politico, oltre a noi, agli altri movimenti e associazioni
che ci saranno, non è escluso e così improbabile l’avvento di altre personalità
… ma per ora è meglio non vendere il gatto se non lo si ha ancora nel sacco…
In conclusione diremmo che Bari è
stato, senza ombra di smentita, l’evento più significativo, importante, e organizzato,
e foriero d’ottime cose per il Sud a memoria d’uomo. Poi quelli dei numeri dopo
l’estrazione, delle critiche a posteriori ma prima in un silenzio non
partecipativo, dello stare comodamente alla finestra per poi pontificare, de
“l’avevo detto io”, di “quando il popolo tutto avrà capito”, del tutto e
subito, di “Roma o morte”, di “ma il signoraggio?”, di “ma non siete troppo a
sinistra?”, “ma le cozze di Emiliano?”, e così via…davvero non sappiamo cosa
farcene, cosa più rispondere, cosa mai si possa fare di buono con loro!
Noi siamo della scuola “del
fare”. Quindi abbiamo nel conto la possibilità di poter sbagliare. Loro no, ma
manco quella di poter produrre qualcosa di fattivo o credibile.
Andrea Balìa
co/segretario nazionale del Partito del Sud
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