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lunedì 26 dicembre 2011

La morte di Giorgio Bocca

partigiano, ma razzista contro gli Ebrei e contro il Sud....


La morte di Giorgio Bocca nel giorno di Natale ha scatenato numerosi commenti in rete da parte di tanti attivisti per il rilancio e il riscatto del Sud. La maggioranza dei commenti ricorda le dichiarazioni che Bocca ha fatto e scritto contro Napoli, la Sicilia e tutto il Sud, evidenziando la sua ostilità nei confronti della nostra gente e della nostra cultura. Non è nello stile del nostro Partito gioire per la morte di nessuno, e non lo faremo nemmeno in questo caso. Tuttavia, la morte di un personaggio pubblico come Bocca rappresenta pur sempre il momento cui si tirano le somme di una vita, cercando di capire quali siano stati i contributi che il personaggio ha reso nei confronti della società e come sarà ricordato dalla storia.
Bocca ha detto che “Napoli è decomposta da migliaia di anni . . . non da oggi “, e durante un’intervista con Fabio Fazio nel febbraio 2010 , che “nascere a Napoli è un’immensa sfortuna . . . niente è cambiato rispetto a venti anni e nulla cambierà”. Bocca ha anche detto che “. . . la gente del Sud è orrenda”, e che “c’era questo contrasto incredibile fra alcune cose meravigliose e un’umanità spesso repellente. Una volta, a Palermo, c’era una puzza di marcio, con gente mostruosa che usciva dalle catapecchie. Vai a Napoli ed è un cimiciaio, ancora adesso. Una poesia il modo di vivere di quelle parti? Per me è il terrore, è il cancro. Sono zone urbane marce, inguaribili”.
Il razzismo di Bocca proviene da lontano e non è indirizzato solo contro il Sud ma anche contro gli ebrei.
A ventidue anni il 4 agosto 1942, scrisse sul giornale La Provincia Granda che “Questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa della guerra attuale… A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere l’idea… di essere lo schiavo degli ebrei?” Il razzismo contro gli ebrei da parte del giovane fascista Bocca si è trasformato nel razzismo contro Napoli e contro tutto il Sud da parte del Bocca, ormai uomo colto di sinistra.
Bocca è morto ma il suo razzismo e ancora vivo e vegeto. Gli attivisti per il rilancio e il riscatto del Sud devono continuare la dura lotta contro le idee di Bocca e contro tutte le forme di razzismo e pregiudizio che quest’uomo ha manifestato prima da giovane fascista e poi da adulto di sinistra. Il Partito del Sud non gioisce per la morte di Bocca ma è determinato nel contrastare il pensiero razzista del giornalista, dal suo antisemitismo giovanile, passando per l’omofobia e infine per il suo disprezzo arrogante nei confronti del Sud.


Alessandro Citarella - Coordinatore Provinciale Partito del Sud - Napoli

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