venerdì 31 luglio 2015
Natale Cuccurese, Partito del Sud: “Dopo drammatico rapporto SVIMEZ, c’è bisogno di azione politica da Sud per il Sud”
Il Rapporto sul Sud reso noto dallo SVIMEZ, che condanna dati alla mano il Sud a un sottosviluppo permanente e con un tasso di crescità metà della Grecia rende necessaria una risposta politica forte e radicale rispetto alle stanche politiche verso il sud che nei decenni, forse da sempre, si sono ripetute. Il Partito del Sud lancia un allarme e un appello forte per bocca del suo presidente nazionale Natale Cuccurese:
Il Rapporto Svimez che dice che “Il Mezzogiorno si avvia verso un sottosviluppo permanente” era ampiamente previsto – dice Cuccurese- e inevitabile viste soprattutto le politiche dei Governi degli ultimi vent’anni. Un motivo in più come Partito del Sud per accelerare l’azione politica da Sud e per il Sud, ricercando o consolidando quella collaborazione già in atto da tempo con alcuni uomini politici del meridione, pochi ma buoni, che le suddette grandi battaglie per lo sviluppo e il riscatto del Sud le affrontano con coraggio e spesso buoni esiti.
In un Paese diviso e diseguale, dove il Sud scivola sempre più nell’arretramento è necessario fare qualcosa, il Partito del Sud vuole impegnarsi in questa ottica. Non è possibile che, nel 2014, per il settimo anno consecutivo il Pil del Mezzogiorno sia ancora negativo (-1,3%), il divario di Pil pro capite sia tornato ai livelli di 15 anni fa. Pensate che negli anni di crisi 2008-2014 i consumi delle famiglie meridionali sono crollati quasi del 13% e gli investimenti nell’industria in senso stretto addirittura del 59% . Come detto, tutto questo non è più accettabile.”
Fonte: Con il Sud si Riparte!
lunedì 27 luglio 2015
I grandi temi, le piccole rivalse…e il meridionalismo della domenica…
di Andrea Balìa
La crisi economica e della politica, o meglio dei cattivi interpreti
della politica….in quanto non è la politica come tale ad essere in crisi,determinano
atteggiamenti e approcci legati al minimale. Ovvero come guardare e fissarsi
sul dito perdendo di vista la luna. La gente è disincantata, in parte
giustamente, e poi tra reazione e disinformazione, fa prima ad accapigliarsi,
protestare e fissarsi sul problema spicciolo, alimentata dal politico di terz’ordine
che, sprovvisto di grandi armi, lucra su ciò sprecando la minima fatica.
I grandi temi, altresì, sono grandi segnali…tracciano la via,
determinano situazioni,creano coscienza e consapevolezza dei problemi strutturali
che possono modificare le condizioni e lo stato sociale dei popoli e dei territori.
Certo più facile e semplice protestare e reclamare per la strada non pulita ad
hoc e con tempistica, per la buca o il pezzo d’asfalto divelto; tutto sacrosanto,
ci mancherebbe, ma ben poca cosa in confronto di conquiste e modifiche d’impostazioni
di civiltà. L’acqua bene comune? E che sarà mai….pur se nessuno dice che, tra l’altro
per restare sul problema spicciolo e reale, le bollette del ABC (che ha
sostituito la privata ARIN) si sono quasi dimezzate. Verrà tolto ad Equitalia il
compito d’esigere multe e altro vessando il cittadino con interessi capestro e tutto
passerà alla gestione d’un nuovo organismo comunale creato ad hoc..si, bello,
giusto, ma volete mettere ciò con la goduria di poter attraversare il lungomare
nella propria auto pur se in una sana
fila a passo d’uomo? E il sollevare, ormai di continuo, il tema dell’autonomia
che può, anche se nel recinto dei dettami istituzionali,dare vantaggi e libertà
amministrative per una grande capitale del Sud forse non è così godereccio come
inseguire e perseguire il “vu cumprà” che c’infastidisce. Il bilancio ereditato
è in via di risanamento definitivo, il disavanzo quasi risolto e nessuna tassa
ulteriore è stata richiesta al cittadino? Si, ma ci si aspettavano fiumi di posti
di lavoro e una gara con la Svizzera sull’efficienza.O, ancora, parlare di
Macroregione e riportare nei palazzi romani il tema assieme a riflessioni e di ritorno
all’ordine del giorno di spinose e irrisolte diatribe come la Questione
Meridionale non è talmente affascinante come stabilire la lunghezza del pelo d’una
cozza?
Il Partito del Sud invece s’affida, sollecita, si confronta e
collabora con uomini politici del meridione, quei pochi ma buoni che le suddette
grandi battaglie le affrontano con coraggio e spesso buoni esiti. Ritiene sia più
utile, corretto e strategico il quotidiano atteggiamento di propositivi
rapporti e sostegno, evitando di riservare a loro la più strumentale e semplice
attenzione solo di natura elettorale come è costume ormai diffuso nel meridionalismo
della domenica, pronto dopo anni di silenzio e critiche più o meno esitate a ricomparire
per partecipare alla nuova corsa. E né una bandiera, una messa, una
commemorazione, pur significative e pregnanti, crediamo servano a granchè per
modificare un virtuoso percorso.
Andrea Balìa
Vice Presidente Nazionale del Partito del Sud
giovedì 23 luglio 2015
Il Sud brucia ( campagna web di sensibilizzazione )
di Antonio Rosato
No, non è il titolo di un nuovo libro, ma è una amara constatazione che anno dopo anno si replica crudelmente sul nostro territorio con apice nella stagione estiva.
E' vero che le ultime settimane hanno assunto torride caratteristiche climatiche che normalmente appartengono ad altre latitudini, ma è anche vero che ad altre latitudini (ove l’uomo non ha da speculare) foreste piuttosto che savane non bruciano quasi mai da sole.
Sulla terra dei fuochi il Partito del Sud denuncia incessantemente da tempo i focolai appiccati per smaltire illecitamente prodotti inquinanti provenienti da tutta Italia. Ma anche sugli incendi boschivi vogliamo attirare l’attenzione e sollecitare, magari, anche le coscienze delle persone che conoscono, che hanno visto, che sanno, a denunciare gli autori incendiari. E alle autorità ad essere più sensibili, presenti ed a impiegare al meglio le risorse umane e finanziarie a disposizione per controlli e prevenzione del proprio territorio.
Sappiamo bene che spesso c’è la mano della criminalità locale piuttosto che quella organizzata, che per sporchi interessi devasta senza scrupoli ettari ed ettari di vegetazione mediterranea.
Vegetazione spesso accogliente varietà arboree uniche al mondo.
I danni per l’ecosistema spesso sono irreparabili oltre che incalcolabili.
Eppure tutto ciò accade sotto gli occhi di tutti ogni giorno e ogni notte.
I motivi per cui mani criminali si macchiano di un cosi vile reato varia. Speculazioni edilizie, pastorizia, estorsioni, provvigioni sugli interventi e mille altre radici delittuose mandano in fumo spesso le più belle cartoline del nostro paese.
Ricordiamo il Gargano in cenere, la Costiera Amalfitana, la Sardegna, Calabria, praticamente ovunque..
Di luoghi andati in fumo ognuno di noi ne conosce forse centinaia .Ma quanti piromani hanno pagato per questi crimini? Quanti mascalzoni sono stati acciuffati ?
Ma soprattutto mi chiedo quante indagini davvero serie sono state fatte in merito.
Ho l’impressione che incendiare un Pino Loricato sulla Sila piuttosto che una rarissima un’Orchidea Fantasma, sia meno grave che superare di 5 Km orari il limite di velocità su una statale a 4 corsie, dove il fiscalissimo e impassibile vigile fotografo è appostato, o meno grave che far scadere di 10 minuti il tagliando orario al parcheggio della stazione ferroviaria per colpa del treno “in ritardo magari”.
Invece di appostarsi con l’artiglieria fotografica sotto un albero aspettando con soddisfazione la prima infrazione di 5 km orari in più sulla statale non sarebbe anche utile fare prevenzione nei mesi estivi facendosi un giro per i boschi? Inoltre si sa che in Italia le leggi non mancano, ma cerchiamo anche di farle rispettare però. Spesso, dove in estate sono stati appiccati fuochi dolosi, in inverno si pascola tranquillamente ad esempio. E si sa bene che è vietatissimo.
Magari ,paradosso, il vigile è proprio appostato li, a posizionare e poi venerare il suo sofisticato autovelox, ma incurante invece di chi pascola su un terreno bruciato in estate proprio dietro la se.
Le autorità agiscono certo come possono, ma spesso si ha l'impressione che alcuni chiudano gli occhi. Ma la sensibilità si sa bene, scatta spesso solo dopo una evitabile tragedia. Tragedie che non mancano mai.
Persone morte in quartieri spazzati via dall’acqua perché costruiti troppo vicini ad un corso d’acqua se ne contano ogni anno. Acqua che scende veloce senza ostacoli a causa della deforestazione boschiva per mani delinquenziali e piromani, provocando inevitabilmente, quando piove oltre misura, frane che invadono paesi, campeggi, scuole, che bloccano strade, ferrovie o territori interi. Spesso la causa, come già detto ma è giusto rimarcarlo, è conseguenza dell’erosione e della mancanza di alberi a monte che trattengono il terreno e l’acqua piovana. Anche i bambini alle elementari conoscono questo. Ma nessuno paga mai per questo.
Mentre il pensionato che ruba una salsiccia al supermercato per fame viene preso e processato, mentre chi ha dimenticato di pagare la TARI viene subito beccato e sanzionato etc etc ……c’è chi invece da fuoco al Sud e non solo e passa inosservato. Il delinquente va sempre preso e condannato, e chi tace pur avendo visto, o venendo a conoscenza di fatti precisi legati all’argomento, ha la stessa responsabilità di chi delinque, almeno morale.
Teniamo alta la guardia, e difendiamo il nostro territorio. Noi lo stiamo facendo. Unisciti al Partito del Sud, difendi il nostro territorio.
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Caro cittadino del Sud recupera il tuo spirito brigantesco.
Avvampi di sdegno se leggi dell’eccidio di Casalduni e Pontelandolfo. Ti si riempiono gli occhi occhi di lacrime quando parli di Michelina De Cesare. Prenderesti ora per allora cavallo e fucile per riunirti a Carmine Crocco e difendere la tua terra, sprezzante della tua stessa vita andresti a difendere Gaeta forse.
Ma oggi però permetti che brucino sotto i tuoi occhi quei boschi e quelle montagne che hanno dato riparo a tanti valorosi antenati.
Oggi permetti al vile piromane di violentare la tua terra. Dov’è il Brigante che è in te? Dov'è finita quella rabbia? Dove quel coraggio ?!
Unisciti a noi e difendi la tua terra. Denuncia chi brucia le tue montagne, i tuoi boschi, la tua storia. Fai come noi del Partito del Sud.
Combatti per la tua terra da vero Brigante. Non permettere che il SUD BRUCI.
Durante le tue prossime vacanza vigila sul tuo territorio, non permetterne lo scempio.
Inviaci un tuo breve pensiero in merito all'indirizzo mail info@partitodelsud.eu, ne ricaveremo un banner per sensibilizzare l'attenzione su questo tema per una campagna web diffusa tramite le nostre pagine e gruppi.
Buone vacanze dal Partito del SUD
sabato 18 luglio 2015
Per ricordare Daniele...dal Sindaco di Napoli
Ancora una volta la nostra città ricorderà Pino Daniele con la mostra fotografica “20 Anni con Pino Daniele”.
Una bellissima esposizione che sarà visitabile al Pan (Palazzo delle Arti di Napoli) da metà ottobre a metà gennaio 2016.
Saranno visibili 180 fotografie e 3-4 ore di video, materiale completamente inedito realizzato dal fotografo Alessandro d'Urso.
L'abbiamo voluta fortemente e realizzata con il sostegno della moglie Fabiola Sciabbarrasi e dei figli dell'artista, perché Pino è Napoli.
La mostra racconterà non solo l'artista, ma soprattutto l'uomo, il padre, il marito, in una dimensione molto privata.
I visitatori potranno "vivere" la storia privata e artistica di Pino Daniele dal 1990 al 2009, il periodo professionalmente più intenso del musicista che, proprio in questo arco temporale, ha collaborato con artisti internazionali come Pat Metheny, Al di Meola, Peter Erskine, Rachel Z, Jimmy Earl e con tantissimi artisti italiani tra cui Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Ron, i 99 Posse
Una bellissima esposizione che sarà visitabile al Pan (Palazzo delle Arti di Napoli) da metà ottobre a metà gennaio 2016.
Saranno visibili 180 fotografie e 3-4 ore di video, materiale completamente inedito realizzato dal fotografo Alessandro d'Urso.
L'abbiamo voluta fortemente e realizzata con il sostegno della moglie Fabiola Sciabbarrasi e dei figli dell'artista, perché Pino è Napoli.
La mostra racconterà non solo l'artista, ma soprattutto l'uomo, il padre, il marito, in una dimensione molto privata.
I visitatori potranno "vivere" la storia privata e artistica di Pino Daniele dal 1990 al 2009, il periodo professionalmente più intenso del musicista che, proprio in questo arco temporale, ha collaborato con artisti internazionali come Pat Metheny, Al di Meola, Peter Erskine, Rachel Z, Jimmy Earl e con tantissimi artisti italiani tra cui Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Ron, i 99 Posse
Luigi de Magistris
lunedì 13 luglio 2015
Emiliano alla Conferenza delle Regioni al Quirinale...
Emiliano : aspirazione del Sud a contribuire a sviluppo del paese

L’identità stessa dell’Italia contiene quella del Mezzogiorno e l’intera umanità non saprebbe immaginare il nostro paese senza le ricchezze che il sud vanta come proprio orgoglio. Ma tanti sono i pericoli cui siamo esposti, alcuni dei quali richiedono per essere fronteggiati l’impegno dell’intera comunità nazionale”.
“La prima minaccia – spiega Emiliano – è costituita dalla presenza su tutto il territorio nazionale di potenti organizzazioni mafiose che alterano la concorrenza, scoraggiano gli investimenti esteri e frustrano la determinazione delle nostre imprese.
La nostra principale forza è nei giovani che si laureano nelle università del Mezzogiorno e che nonostante le classifiche di merito degli atenei si dimostrano sempre all’altezza delle aspettative, purtroppo spesso costretti ad emigrare pur di lavorare. Sembra inimmaginabile che si possa scandire la carriera dei giovani del sud pregiudicandoli a causa di una inadempienza costituzionale che non consente loro parità nell’accesso al diritto allo studio”.
Fonte: Regioni.it – Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – Sistema Puglia, Area Politiche per lo Sviluppo, Lavoro e Formazione – Redazione Sistema Puglia
Cessione totale di sovranità da parte della Grecia, ecco il nocciolo vero della questione.
di Natale Cuccurese
Cessione totale di sovranità da parte della Grecia, ecco il nocciolo vero della questione. Tsipras eletto democraticamente è inviso ai tedeschi e al FMI per cui deve passar la mano.
Scrive "il Fatto Quotidiano": Il Fondo monetario internazionale, riferisce la Bild, ha messo in campo la possibilità che per svolgere i negoziati sugli aiuti in Grecia si instauri un governo tecnico ad Atene. (...in Italia in quanto a governi tecnici già ci si è messi avanti per tempo...) Il Fmi chiede inoltre garanzie sul fatto che le riforme annunciate vengano davvero realizzate. Dell’esecutivo ellenico dovrebbero far parte anche ministri che non provengono da un partito, come nel 2011. “Noi non crediamo che Syriza possa fare le riforme – ha detto un esponente del Fondo al tabloid tedesco – non abbiamo fiducia in loro”.
Se questa Europa a trazione tedesca non intende rispettare Governi eletti democraticamente ed invece di ricercare il confronto e la mediazione fra diverse posizioni è pronta a spazzarli via in nome di un pensiero unico economico, peraltro deciso da burocrazie sovranazionali prive di qualsiasi legittimazione democratica, significa, come dicevo qualche giorno fa, che questa idea di Europa non solo è già morta ma è pericolosa e da combattere.
Natale Cuccurese
Presidente Nazionale del Partito del Sud
Eurofarsa....
Riceviamo e postiamo:
di Antonio Rosato
Chi sta seguendo la crescita costante del Partito del Sud, sa che questo è merito o conseguenza se preferite, dei risultati ottenuti sul territorio nazionale e dell’offerta politica che esso mette a disposizione del cittadino. Offerta che ovviamente non è confinata al solo mezzogiorno dello stivale, e non solo su battaglie o recriminazioni storiche seppur nel DNA di ogni uno di noi. Ma il successo di tale progresso è dovuto alla credibilità di scelte maturate e di contenuti non populisti tangibili che guardano al territorio nazionale ma non solo.
Sulla situazione europea tanto abbiamo scritto e detto. Adesso siamo nel dopo Referendum Greco, e tutti si chiedono che ne sarà della Grecia, dell’euro e di questa Europa nata male e vissuta peggio fino a queste ore. E' vero che i greci hanno fatto i furbetti falsando i conti. Un pò come le famose vacche di Mussolini. E un pò così ha fatto la Grecia per entrare in Europa. Ha gonfiato i conti.
Ha pagato un dazio importante, e adesso come tutti sanno è nella situazione della bancarotta. Ma nessuno mi venga dire che o a farci credere che non si sapeva nulla . Germania, Francia e gli altri paesi sapevano tutto, ma hanno chiuso gli occhi per comodità speculativa.
Alexis TSIPRAS, poi, arriva buon ultimo come erede d’una situazione preesistente creata da altri.. Preferibile spostare l’attenzione su altro. Su quello che nessuno dice pur essendo sotto il naso di tutti. Giornalisti colpevolmente compresi ovviamente, sintetizzando quanto più possibile per non dilungarsi troppo. Si sa che per l’entrata nell’euro e nell’eurozona molti paesi hanno pagato a caro prezzo questa decisione. Non solo la Grecia , ma Spagna, Portogallo, Irlanda, Italia sono tra i paesi che più sono stati colpiti economicamente dall’euro. Speculazioni? Forse si, ma ci vorrebbe un giorno per disquisire su tale argomento, che potrebbe risultare anche noioso ai più. Se andiamo sul sito dell’Unione europea troviamo l’elenco dei paesi dell’area Euro. Diamo un occhiata. Austria, Belgio, Francia, Italia………….. e poi Lettonia, Lituania, Cipro, Slovacchia, Slovenia Estonia.
La domanda sorge spontanea. Ma questi paesi hanno pagato dazio come noi e la Grecia, o per loro e stato diversa l’entrata nell’area euro? In più sul sito ufficiale dell’Unione europea non è citato il Kosovo. Si il Kosovo avete letto bene. In Kosovo la moneta ufficiale e l’euro. Kosovo? Ma è una nazione il Kosovo? Andiamo a fare qualche ricerca. Il Kosovo ufficialmente non è neanche una nazione. E’ ufficialmente ancora territorio della SERBIA. Come possibile che una non nazione usi la moneta che manda a gambe all’aria la Grecia? Chi ha autorizzato il Kosovo ad usare l’euro? Che conti ha presentato il Kosovo per entrare nella moneta unica europea? Ma se uno si fa un giro a Pristina piuttosto che a Pec scopre che tutte le banche ed assicurazioni sono tedesche. E gestiscono capitali immensi provenienti da quell’Europa e non solo, che in teoria servirebbero alla ricostruzione del paese. La Merkel fa fallire la Grecia e mette mano su capitali immensi che partono dall’Unione Europea, finiscono a banche e assicurazioni tedesche in Kosovo che fanno fruttare questi inaspettati denari e tornano in Germania con gli interessi? Allora se per il Kosovo cosi funziona, forse per i paesi Baltici che fanno anche la voce grossa con le quote immigrati, che non vogliono a casa loro, forse qualcosa di strano c’è? Complottisti qualcuno sta pensando. Ma è la pura realtà nuda e cruda. Inoltre c’è la Russia sanzionata che, almeno da un punto di vista strettamente legato al controllo del Mediterraneo in un’ottica occidentale e filo americana, incute paura.
Anche perchè se la Germania ha messo le mani sulla parte economica nei balcani gli americani non si sono fatti scappare quella legata ai petroliferi. Ovvio , mi pare equo anche. Tu banche e io petroliferi, con un contentino anche ai turchi sul controllo di aereoporti, centrali elettriche, e comunicazioni. Si, perchè anche i turchi devono essere accontentati… in fondo sono parte strategicamente indispensabile della NATO.
Ma allora che EUROPA è? Germania e Francia dettano regole di comportamento e austerità su paesi che molto hanno pagato, spred e parametri o quote e chi più ne ha più ne metta, e ci ritroviamo paesi Paltici e dell’est, con chiaro stampo pericolosamente nazionalista tra l’altro, che entrano dalla porta sul retro e si siedono a tavola senza neanche pulirsi le scarpe prima di entrare.
Strana Europa questa. Come dice TSIPRAS questa è l’Europa delle banche e dell’alta finanza speculativa, non è mai nata l’Europa dei popoli. Vi lascio con una domanda: “ è questa l’Europa che vogliamo?”
Antonio Rosato
Partito del Sud - Lazio
venerdì 10 luglio 2015
Interessante e acceso dibattito sulla Grecia a Napoli. Noi del PdelSUD c'eravamo...
"La sfida
di Atene, l'Europa nasce con i suoi popoli così può nascere l'Europa"
Ieri, 9 Luglio 2015, organizzata dall'Associazione "demA", nello storico cortile di S. Chiara a Napoli, s'è tenuto un acceso dibattito sugli ultimi eventi riguardanti Tsipras, il referendum in Grecia e i rapporti di quel popolo e di di quelli del Sud Europa con le oligarchie di Bruxelles.
Interessante intervento del giornalista greco ma di casa ormai in Italia Dimitri Deliolanes /
giornalista autore de "La sfida di Atene"che ha illustrato la disinformazione mediatica in merito in atto in Grecia manipolata dalle Tv private elleniche di proprietà dei gruppi di potere.
Intervento altresì acceso e applauditissimo del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris che, con un colorito linguaggio anche in lingua napoletana, ha infiammato l'affollatissimo uditorio di centinaia di persone rivendicando l'autonomia del suo operato con particolare riferimento ai suoi rapporti presenti e futuri con forze governative come il PD.
Delegazione napoletana e di alcune sezioni provinciali del Partito del Sud presenti.
Delegazione napoletana e di alcune sezioni provinciali del Partito del Sud presenti.
Partito del Sud - Napoli
giovedì 9 luglio 2015
Consegnate Tessera e sciarpa Napoli Club Bologna al Sindaco...
Napoli, 09/07/2015
Nel rituale d'un consueto, piacevole e costruttivo incontro in data odierna, di confronto e aggiornamento politico, abbiamo avuto il piacere di consegnare al sindaco Luigi de Magistris la Tessera di Socio e la sciarpa del Napoli Club Bologna, costituito anche da nostri iscritti del Partito del Sud, la cui sede è stata da lui recentemente inaugurata in una giornata trascorsa assieme da ospiti nella città emiliana.
Andrea Balìa
Vice Presidente Nazionale Partito del Sud
lunedì 6 luglio 2015
Vince il no, vince Tsipras, vincono i cittadini greci, vince la democrazia.
di Natale Cuccurese
Vince il no, vince Tsipras, vincono i cittadini greci, vince la democrazia.
Dobbiamo essere tutti riconoscenti al popolo greco per questo risultato.
La speranza è che finalmente cambino le logiche che hanno guidato l'Europa fino ad oggi e che si passi finalmente ad una politica europea capace di dare risposta e priorità alle necessità dei popoli e non più, e solo, a quelle di banche e burocrati.
domenica 5 luglio 2015
A proposito di referendum in Grecia....
"Se fossi un cittadino greco oggi voterei no.
Lo farei principalmente perché dopo la questione economica emerge sempre più prepotentemente quella politica. Se questa Europa non intende rispettare le scelte, anche controcorrente, di Governi eletti democraticamente ed invece di ricercare il confronto e la mediazione fra diverse posizioni è pronta a spazzarli via in nome di un pensiero unico economico, peraltro deciso da burocrazie sovranazionali prive di qualsiasi legittimazione democratica, significa che questa idea di Europa non solo è già morta ma è pericolosa e da combattere. Il no di Atene è il miglior contributo alla democrazia in Europa."
Natale Cuccurese
Presidente e Segretario Nazionale del Partito del Sud
mercoledì 1 luglio 2015
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