lunedì 27 luglio 2015
I grandi temi, le piccole rivalse…e il meridionalismo della domenica…
di Andrea Balìa
La crisi economica e della politica, o meglio dei cattivi interpreti
della politica….in quanto non è la politica come tale ad essere in crisi,determinano
atteggiamenti e approcci legati al minimale. Ovvero come guardare e fissarsi
sul dito perdendo di vista la luna. La gente è disincantata, in parte
giustamente, e poi tra reazione e disinformazione, fa prima ad accapigliarsi,
protestare e fissarsi sul problema spicciolo, alimentata dal politico di terz’ordine
che, sprovvisto di grandi armi, lucra su ciò sprecando la minima fatica.
I grandi temi, altresì, sono grandi segnali…tracciano la via,
determinano situazioni,creano coscienza e consapevolezza dei problemi strutturali
che possono modificare le condizioni e lo stato sociale dei popoli e dei territori.
Certo più facile e semplice protestare e reclamare per la strada non pulita ad
hoc e con tempistica, per la buca o il pezzo d’asfalto divelto; tutto sacrosanto,
ci mancherebbe, ma ben poca cosa in confronto di conquiste e modifiche d’impostazioni
di civiltà. L’acqua bene comune? E che sarà mai….pur se nessuno dice che, tra l’altro
per restare sul problema spicciolo e reale, le bollette del ABC (che ha
sostituito la privata ARIN) si sono quasi dimezzate. Verrà tolto ad Equitalia il
compito d’esigere multe e altro vessando il cittadino con interessi capestro e tutto
passerà alla gestione d’un nuovo organismo comunale creato ad hoc..si, bello,
giusto, ma volete mettere ciò con la goduria di poter attraversare il lungomare
nella propria auto pur se in una sana
fila a passo d’uomo? E il sollevare, ormai di continuo, il tema dell’autonomia
che può, anche se nel recinto dei dettami istituzionali,dare vantaggi e libertà
amministrative per una grande capitale del Sud forse non è così godereccio come
inseguire e perseguire il “vu cumprà” che c’infastidisce. Il bilancio ereditato
è in via di risanamento definitivo, il disavanzo quasi risolto e nessuna tassa
ulteriore è stata richiesta al cittadino? Si, ma ci si aspettavano fiumi di posti
di lavoro e una gara con la Svizzera sull’efficienza.O, ancora, parlare di
Macroregione e riportare nei palazzi romani il tema assieme a riflessioni e di ritorno
all’ordine del giorno di spinose e irrisolte diatribe come la Questione
Meridionale non è talmente affascinante come stabilire la lunghezza del pelo d’una
cozza?
Il Partito del Sud invece s’affida, sollecita, si confronta e
collabora con uomini politici del meridione, quei pochi ma buoni che le suddette
grandi battaglie le affrontano con coraggio e spesso buoni esiti. Ritiene sia più
utile, corretto e strategico il quotidiano atteggiamento di propositivi
rapporti e sostegno, evitando di riservare a loro la più strumentale e semplice
attenzione solo di natura elettorale come è costume ormai diffuso nel meridionalismo
della domenica, pronto dopo anni di silenzio e critiche più o meno esitate a ricomparire
per partecipare alla nuova corsa. E né una bandiera, una messa, una
commemorazione, pur significative e pregnanti, crediamo servano a granchè per
modificare un virtuoso percorso.
Andrea Balìa
Vice Presidente Nazionale del Partito del Sud
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