giovedì 3 ottobre 2013
Dall' attuale farsa alla prossima tragedia
Oggi a Palazzo Madama è andata in scena l'ennesima farsa politica mentre il paese è ormai ridotto allo stremo.
Le convulsioni interne al Pdl hanno fatto da degna cornice ad uno spettacolo inverecondo e stanco.
Letta nel suo discorso, fatto evidentemente da un'altra e diversa dimensione aliena, ha snocciolato una serie di presunti risultati raggiunti dal suo governo e di promesse da "libro dei desideri"che certamente non servono a nascondere il fallimento della sua opera.
Fra l'altro ha ribadito la sua volontà di modifica dell'attuale Costituzione, di rispetto del fiscal drag e di costituzione degli Stati Uniti D'Europa che fanno nascere più di un sospetto e una preoccupazione sul futuro prossimo venturo.
Il Pdl poi ha ben pensato di inscenare un teatrino a suo uso e consumo e in questi giorni si è visto tutto ed il contrario di tutto. Ora gli opinionisti sono divisi fra quelli che B. è una gran furbo e ha preso altro tempo, forse strappando qualche accordo sottobanco, e quelli che dicono che invece ha imboccato il definitivo viale del tramonto. Nei prossimi giorni si capirà meglio se B. ancora una volta sia riuscito nell'impresa di mettere tutti nel sacco, come probabile, o se invece il suo "fronte interno" si sia realmente frantumato e con quali nuovi scenari, capiremo anche se arriverà una provvidenziale amnistia, come appunto lasciato intendere nei giorni scorsi da Napolitano, che guarda caso incontrerebbe il gradimento del Cavaliere.
Insomma siamo veramente alle comiche finali in una situazione che si snocciola stancamente in avanti per inerzia, senza più applausi e nemmeno più nessuno con la forza di lanciare una sacrosanta pernacchia verso gli attori di questa triste compagnia.
Il paese intanto attende un minimo di ossigeno che continua a non arrivare, ormai rassegnato fra smantellamento del welfare, quel poco rimasto, una pressione fiscale improponibile, inquinamento dei territori, servizi anche minimi al collasso o mancanti totalmente e questa situazione politica che non concede nessuna speranza nemmeno ai più ottimisti.
Servirebbero elezioni subito per mandare a casa molti di questi personaggi, rinegoziare la nostra permanenza nell'euro, evitare lo smantellamento della Costituzione da parte di un Parlamento di nominati e cercare , con un nuovo governo, di riannodare il filo del discorso per iniziare ad affrontare le svariate emergenze, prima fra tutte il lavoro, iniziando dalla riduzione della tassazione sul lavoro dipendente e sulle aziende.Nulla di tutto ciò accadrà e la situazione si trascinerà stancamente e cupamente verso il probabile e pericoloso collasso finale.
In tutto ciò il Sud come sempre è non pervenuto, di lui si trovano tracce nel discorso di Letta solo nella parte " libro dei desideri", di concreto il nulla!
Natale Cuccurese
Presidente Nazionale Partito del Sud
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