di Natale Cuccurese
mercoledì 10 luglio 2013
IL PARTITO DEL SUD CONTRO LA MODIFICA PREVISTA DELL'ATTUALE CARTA COSTITUZIONALE !
di Natale Cuccurese
Nel silenzio generale sta passando un piano, con poche luci e molte ombre, che
sembrerebbe prevedere lo stravolgimento della Costituzione repubblicana nata
dalla resistenza.
Il governo Letta, nel procedere a tappe forzate per
mantenere l’impegno assunto con il capo dello Stato a farsi motore di
propulsione delle modifiche alla Carta Costituzionale, ha infatti nominato una
commissione ( l’ennesima) di 40 saggi (20 deputati, 20 senatori) che si accinge
a metter mano all’art. 138 della Costituzione, articolo che impedisce
che la Costituzione possa essere facilmente e liberamente manomessa al di fuori
della complessa procedura costituzionale, che prescrive tempi certi e
prevede per ben due volte il voto di ciascuna camera, il tutto seguito
da un referendum popolare di approvazione finale.
Invece i 40 saggi
inizieranno, sembra seguendo indicazioni precise, proprio dallo stravolgere il
dettato dell’art 138 per "ammorbidire" il tutto e rendere plausibile una nuova
versione della costituzione, probabilmente più malleabile da chi detiene il
potere, per poter poi procedere al opera del governassimo attuale, o dei futuri,
nel blindare il potere dell’esecutivo fino ad approdare ad una qualche forma di
presidenzialismo, così come pare da indiscrezioni di stampa ; quel
presidenzialismo tanto caro ad esempio alla P2 , i cui aderenti
vedrebbero così realizzarsi a posteriori l’intero programma preparato negli
anni ‘70..anno dopo anno..riforma dopo riforma, potere dopo
potere.
Operando quindi i "saggi" in una prima fase al di fuori dal
controllo del Parlamento, l'impressione è che si voglia procedere per esautorare
da scelte condivise al riguardo non solo i parlamentari ma anche i cittadini,
che già non hanno potuto esprimere le proprie preferenze alle ultime elezioni e
ormai non sono più rappresentati da nessuno, riducendoli pertanto a sudditi e
privandoli forse anche della possibilità di esprimersi con il referendum finale
su una questione di così vitale importanza.
In altre parole il potere
sembra discendere dal potere e non certo dal voto e in quelle segrete stanze si
decide tutto ed il contrario di tutto in base a ragionamenti e calcoli che
ignorano la continua vigilanza del cittadino anche nella formazione del nuovo
testo e quindi non solo il bene comune ma anche la discussione parlamentare,
quasi fosse solo inutile e fastidiosa perdita di tempo da concedersi
eventualmente, quale pudibonda foglia di fico, solo a cose fatte e a posteriori.
D’altra parte già due anni fa si è visto come del parere del “popolo sovrano”
poco o nulla importi a questa classe politica e come dei referendum di allora, e
del loro risultato, quasi nessuno ne abbia tenuto conto, tranne poche valide
eccezioni a livello locale come ad esempio a Napoli grazie al Sindaco De
Magistris .
Quando perciò sentiamo parlare con piglio deciso di
“riforme per il bene del paese”, che non seguano l'iter preciso previsto
dalla vigente Costituzione ma che cerchino di perseguire fantasiose
scorciatoie, parliamo solo e sempre di questo progressivo svuotamento di
quelle che sono le prerogative del Parlamento e quindi dei diritti dei cittadini
che questo dovrebbe rappresentare; riforme in senso verticistico, riforme intese
come una sempre maggior perdita di potere e di vigilanza sulla cosa pubblica da
parte del cittadino e degli attuali organi di controllo.
Pertanto il
dovere democratico di tutti noi è solo e assolutamente quello di difendere
l’attuale Costituzione che è attualissima e va solo e semplicemente applicata in
ogni sua parte, cosa che non è mai stata fatta fino ad oggi con risultati
tragici e sotto gli occhi di tutti, e che certamente non è quella “costituzione
superata dai tempi” come vorrebbe far apparire la cantilena, in passato
prerogativa dei soli berluscones, adesso declinata da tutti grazie a questo
vergognoso abbraccio partitocratico.
Il nostro dovere perciò è quello di
batterci democraticamente e da subito affinchè non si verifichi il pernicioso
stravolgimento costituzionale che alcuni poteri sembrerebbero voler portare a
termine senza seguire l'iter vigente, dopodiché pretendere a gran voce una nuova
leggere elettorale che superi l’attuale, antidemocratica, per poi tornare quanto
prima al voto nella speranza di mandare a casa quanto prima questi signori.
Natale Cuccurese
Presidente Nazionale Partito del Sud
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