di Andrea Balìa
venerdì 5 luglio 2013
I BRONZI di RIACE, abbandonati, in attesa dell’ennesima ristrutturazione…il Partito del Sud chiama alla mobilitazione!
di Andrea Balìa
Se potessero arrossirebbero loro
dalla vergogna e dalla mortificazione, se non fossero di bronzo! Già, di bronzo
come la faccia dei politici italiani. “La
cultura non da da mangiare…” è la dotta considerazione regalataci tempo fa,
se la memoria non ci inganna, da quella gran mente di Giulio Tremonti! Ma a
tutto c’è un limite. Un articolo di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera rifà
la storia di questa ennesima vergogna, figlia dell’inedia del Ministero della
Cultura e dei politici calabresi, cattiva espressione d’una meravigliosa terra
del Sud dell’Italia. Furono ritrovati il 16 Agosto del 1972, vennero esposti a
Firenze con ragguardevoli numero di visite e poi in Calabria, nella loro terra
presso il Museo della Magna Grecia, dove per insufficiente gestione della
comunicazione ebbero un numero ben più modesto di visitatori (almeno nell’ultimo
triennio d’esposizione dal 2006 al 2009). Ebbene, dal 23 Dicembre del 2009,
causa necessità di ristrutturare il Museo, giacciono supini in una sala di
Palazzo Campanella sempre a Reggio Calabria. Sono stati stanziati dai Fondi
europei ben 10 milioni di euro per questi lavori che, se malauguratamente s’arrivasse
al 2015, non sarebbero più usufruibili. Diatribe d’ogni genere, tra il sindaco
che oppone fantasiosi problemi di viabilità e le opposizioni ai lavori dell’associazione
Amici del Museo che si preoccupa d’una necropoli sottostante al Museo che
potrebbe ricevere danni dall’avanzamento dei lavori. Insomma la Salerno –
Reggio Calabria fa da esempio sulla tempistica. Pochi sanno come individuare la
sala che accoglie i Bronzi, e questa è
solo la prima delle difficoltà che la dice lunga sull’attenzione riservata a
tutta la faccenda. Il Partito del Sud denuncia quanto sopra come stato delle
cose insopportabile per la disattenzione ministeriale e la pervicace
inettitudine e lassismo burocratico d’una classe politica locale di cui il Sud non
ne regge più la presenza e ne avverte l’impellente necessità di ricambio. Stendiamo
poi un velo pietoso sulla malsana e ventilata ipotesi di scippare i Bronzi al
Sud per ricollocarli magari in un sito centro/nordico! Classico esempio di
risoluzione a proprio uso e consumo. Ringraziamo ma I Bronzi di Riace sono
esempio di grandezza e memoria d’un Sud aulico e della sua millenaria storia e
cultura, e la loro casa risiede in Calabria. Il Sud va difeso con le unghie dai
suoi figli e da chi ne ha cuore le sorti, non potendo, in primis, permettersi l’oblio
sciatto e immemore su uno degli argomenti, come la cultura e la conservazione e
valorizzazione dei suoi beni artistici e architettonici, che è rispetto della
memoria e potenziale volano di sviluppo economico.
Andrea Balìa
Vice Presidente Nazionale del
Partito del Sud
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