Riceviamo dall'Ufficio Comunicazione del Sindaco Luigi de Magistris, e, con soddisfazione, postiamo...
Accolta la richiesta di sospensione degli effetti del decreto di vincolo apposto dalla direzione regionale dei beni culturali
ORDINANZA TAR E COMMENTO DEL SINDACO SU PIAZZA DEL PLEBISCITO
Con l’ordinanza n.1266/13 la settima sezione del
Tribunale amministrativo regionale della Campania, ha accolto la richiesta di
sospensione degli effetti del decreto di vincolo indiretto apposto dalla
Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesistici su Piazza del Plebiscito,
che era stato impugnato dall’Avvocatura comunale.
Il provvedimento, molto articolato nella sua
motivazione, enuncia le seguenti osservazioni:
1.I vincoli indiretti, a maggior ragione sui beni
pubblici, devono rispondere a criteri di ragionevolezza e proporzionalità.
2.La valorizzazione dei beni culturali non
contrasta con l’utilizzo degli stessi, nell’ottica delle reciproche competenze
istituzionali (di Enti locali, Regioni e Ministero dei Beni culturali) delineate
dal quadro costituzionale, in particolare dall’art. 9 della Costituzione.
3.L’esclusione dell’allocazione di sedie e
tavolini, per gli esercizi commerciali posti al di fuori del colonnato di San
Francesco di Paola, non è ragionevole, poiché tali elementi non alterano la
cornice ambientale, ma anzi costituiscono occasioni utili per la fruizione
collettiva dei luoghi pubblici di pregio, anche tenendo conto della scarsa
invasività di tali elementi di arredo rispetto alla rilevante ampiezza della
piazza. Ciò sulla base della “comune sensibilità”, che è concetto elastico, ma
riconducibile pur sempre a valori condivisi di utilizzazione degli spazi, come
accade nell’esperienza culturale nazionale ed internazionale.
4.L’utilizzo della piazza per “eventi”, sempre
sulla base del medesimo concetto di “comune sensibilità” può essere dilatato
sino a ricomprendere gli ulteriori spazi necessari per rendere l’area vincolata
idonea ad ospitare le manifestazioni programmate. In tal caso, l’ampiezza degli
spazi da dedicare alle manifestazioni, culturali e spettacolari, dovrà essere
individuata d’intesa tra le due amministrazioni pubbliche, sulla base di una
leale collaborazione istituzionale.
Il Tribunale amministrativo, nel rinviare la
discussione sul merito del ricorso al 20 febbraio 2014, ha inoltre sottolineato
che la concessione della misura cautelare si è resa opportuna sulla base della
imprescindibilità dell’esercizio della potestà amministrativa comunale sui beni
pubblici, da rendersi doverosamente funzionali nell’interesse della
collettività.
COMMENTO SINDACO DE MAGISTRIS :
“Abbiamo sempre lavorato ricercando
la massima collaborazione istituzionale nell'interesse della città. Al tempo
stesso, però, abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà verso il decreto
promosso dalla Sovrintendenza perchè, nei fatti, significa la chiusura di piazza
Plebiscito ai cittadini e alle cittadine. Impedire che si svolgano concerti e
manifestazioni, per altro in uno dei luoghi simbolicamente più importanti di
Napoli, è inaccettabile ed ingiusto, specchio di una visione che francamente non
possiamo che contrastare. Perchè una cosa è il rispetto dovuto al nostro
patrimonio storico-artistico e alle norme che lo conservano, altra cosa è il
dogmatismo burocratico che vorrebbe la città, in questo caso una piazza così
importante e bella, spenta e chiusa alla presenza dei cittadini. Per questo
accogliamo con soddisfazione l'ordinanza del TAR rispetto ad un decreto che per
noi rappresenta un obbligo intollerabile, capace di danneggiare non solo
l'immagine di Napoli ma anche il suo sviluppo materiale e civile, quello che può
derivare dall'organizzazione di eventi e manifestazioni musicali e sportive, ma
anche civiche e sociali, come è stato compiuto fino ad oggi nella stessa piazza.
Resta intatto il doveroso rispetto verso il ruolo di tutela e valorizzazione del
patrimonio artistico-culturale che spetta alla Soprintendenza ma, certo, questo
compito deve armonizzarsi con la rivoluzione che vogliamo realizzare anche in
materia di spazi pubblici aperti e partecipati e vivi".
Luigi de Magistris
Fonte : Marzia Bonacci
portavoce Luigi de Magistris
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