riportiamo un estratto dal "commento" di G. A. Stella, sul Corriere della Sera" del 18/02/2011, sulla "performance" televisiva di Benigni al Festival di Sanremo sui 150 di unità italiana. Segue una ns. breve risposta.
Sotto l’elmo di Benigni- di Gian Antonio Stella

la nostra risposta :
"Beh..il buon Benigni (bravo e fuor di dubbio di gran classe), potrebbe però documentarsi un pò prima di parlare in tv a tutt’Italia di storia. Cavour e gli altri morti poveri? Dove, quando? E le migliaia di meridionali trucidati e deportati nelle carceri di Fenestrelle e San Maurizio in Piemonte e sciolti nella calce viva? Morti di serie B? Galasso dice che subito dopo l’Unità iniziarono i processi? Dove l’ha visto ’sto film se a 150 anni stiamo ancora ad una storia scritta dai vincitori a livello di sussidiario elementare con tutti belli, bravi ed eroi. E i mille che, come disse Garibaldi in parlamento, erano tutti "avanzi di galera, raccolti nel letamaio della violenza"? Citare, come dice, Stella gli eccidi e gli stupri di Bronte, Pontelandolfo, ecc..come "errori" è davvero carino con Benigni che da degli stupratori ai Borbone è pura disinformazione. In America, caro Stella, ci sono i cimiteri in onore ai caduti perdenti del Sud e c’è la giornata nazionale per la loro commemorazione...non facciamo paragoni, per favore!Un consiglio comunque a tutti per schiarirsi le idee: compratevi e leggetevi "TERRONI" di Pino Aprile, 550.000 copie vendute e alla 27a ristampa!"
Andrea Balìa Partitodel Sud - Napoli
Nessun commento:
Posta un commento