...per il recupero della memoria storica, per la difesa, il riscatto ed il futuro del popolo meridionale, per una vera rappresentatività politica del Sud...

giovedì 31 maggio 2012

RCA NAPOLI VIRTUOSA, AL VIA LA SPERIMENTAZIONE



Sconti RC-auto ai napoletani: si parte !

Rca Napoli virtuosa è realtà. L'iniziativa promossa dal Comune di Napoli per premiare i cittadini virtuosi prende il via con la fase sperimentale. Attraverso il sito www.rcanapoli.it ogni cittadino residente a Napoli da almeno due anni che voglia assicurare la propria auto potrà compilare un modulo di adesione che non sarà vincolante. Sarà poi contattato nelle prossime settimane per testare i propri requisiti di virtuosità e accedere quindi al preventivatore per la propria polizza. Nella fase sperimentale l'iniziativa è limitata alle solo auto private. La sottoscrizione della polizza sarà possibile a partire dal mese di luglio di quest'anno.

"Stiamo rispettando i tempi che ci siamo dati – ha dichiarato l'Assessore allo Sviluppo e alla Tutela dei Consumatori Marco Esposito. Sono fiducioso del fatto che il modello che il Comune ha sviluppato con la compagnia britannica ConTe.it possa essere replicato in altri posti e con altre assicurazioni. Gli sconti tariffari avranno un effetto benefico per le famiglie, in questi tempi di crisi, e daranno un segnale etico straordinario: finalmente a Napoli esser corretti conviene".


http://youtu.be/kO07uuVCvvI


Fonte : Marco Esposito

mercoledì 30 maggio 2012

Marco Esposito domani presenta il progetto sulle assicurazioni





FATTI! NON CHIACCHIERE!

Fonte  :  Marco Esposito Fb

Emilia,... i morti senza patria.



di Bruno Pappalardo


Penso che i morti non abbiano una patria.
Penso che le diciassette vittime dell’Emilia, di questi giorni, siano i nostri morti.Penso al marocchino  Mohamad, all'operaio indiano Kumar , al cinese Hou Hongli, o all’operaio di Messina, l’italiano Siclari, e alcuni altri ancora, morti lontano dalla propria  casa e dall’affetto delle loro madri. Sono morti che ci avvelenano.  Oggi non appartengono più ad un territorio o ad una bandiera ma alla collettività delle genti .  
Tutti i morti, sono i morti di tutti.
Non sono deceduti per proteggere quel territorio da un colonizzatore e ne per sostenere un torto. Non hanno imbracciato un fucile e consapevoli si sono lanciati nella mischia.
Sono i morti della malvivenza, della corruzione, dell’incapacità, della decomposizione dei valori fondanti della vita, dell’etica.   
Sono i morti di taluni signori responsabili  della strage dei capannoni, 12 corpi di  giovani vite.Questi, purtroppo sono nostri.
Vorrei, invece, che fossero, anche questi,  di tutti. 
I delinquenti di questa pasta,  con la nostra Giustizia inquinata, riescono anche a  cavarsela, soprattutto se sono de costruttori e professionisti: ( il  28 gennaio 2010 crolla il tetto di una scuola elementare a San Giuliano delle Puglie; dopo tre gradi di giudizio i tecnici e politici sono stati condannati 2 anni e 11 mesi che non sconteranno mai. In primo grado furono assolti).  
Vorrei che ci fosse un Tribunale Internazionali per i Crimini della Depravazione. 
Sono quelli che hanno interrotto un sogno, un futuro anche per i loro piccoli.
Chi distrugge la prospettiva di una vita possibile, il filo rosso che si srotola tranquillo nell’attesa di allungarsi, evolversi, migliorare  se stessi  e la  propria famiglia, infuturato per  una vita normale ma intrisa di aspettative, sentimenti, progetti , emozioni, paura per quel colloquio di lavoro o esame, impulsi di rabbia per un’ingiustizia vissuta, et cetera, in qualunque forma l’abbia tranciata, ( perfino senza la consapevolezza di farlo), resta tuttavia, un assassino e i morti sono stati uccisi.
Avishai Margalit, operaio, laureato e immigrato in Italia, nel suo libro “ La società decente” sostiene che prima di essere “giusta” deve essere decente. La soluzione? Cambiare le regole delle istituzioni!
Direi di cambiare gli uomini; affidare la vita degli altri a giovani studiosi e ricercatori, formati e agguerriti e pronti per la una rivoluzione etica e professionale di questo delinquenziale, scellerato e corrotto paese!  

Bruno Pappalardo

SISMA EMILIA: DE MAGISTRIS, CON IL CUORE VICINO A POPOLAZIONI COLPITE

SISMA EMILIA: DE MAGISTRIS, CON IL CUORE VICINO A POPOLAZIONI COLPITE
“Con il cuore vicino alle popolazioni colpite dal terremoto. Napoli metterà in campo tutte le azioni utili a sostenere Regione Emilia-Romagna”. 
Lo scrive su Twitter il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.


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Marzia Bonacci
portavoce Luigi de Magistris

martedì 29 maggio 2012

Cosenza: il libro di Gigi Di Fiore "Controstoria della Liberazione"






http://youtu.be/9aCcVZSwcCs

 Gigi Di Fiore, giornalista de "Il Mattino", alle prese con la "Controstoria della Liberazione", il suo nuovo volume presentato a Cosenza per iniziativa del Partito del Sud. Dopo aver esaminato in altri libri le origini dei guai del Mezzogiorno, che affondano le radici nell'unità, o meglio nell'annessione, da parte del Piemonte, Di Fiore analizza ciò che accadde alla fine della Seconda Guerra Mondiale. E dimostra, documenti alla mano, che anche la Liberazione è stata diversa, tra Nord e Sud. E ha marcato ancora di più il divario tra le due "Italie".

La Solidarietà, tra i valori del Sud, sempre...






Il PARTITO DEL SUD - Napoli, a nome di tutti i suoi iscritti, esprime tutta la vicinanza e solidarietà agli abitanti di quelle terre del Nord colpite così tragicamente dalle ripetute scosse di terremoto!

Partito del Sud _ Napoli

Poeti e autori del Sud cancellati dalle indicazioni del Ministero




http://www.youtube.com/watch?v=Mjxpn1hNCMw&feature=player_embedded#!

Le dichiarazioni di Pino Aprile, giornalista, ex direttore di Oggi e Gente, autore di Terroni e Giù al Sud. Intervista di Fulvia Subanìa 

lunedì 28 maggio 2012

Nuovo referente del PdSUD nelle Marche




Il Partito del Sud continua il suo radicamento sul territorio e con enorme piacere annuncia il suo nuovo referente per la Regione Marche, si tratta di Angelo Angellotti e tutti i simpatizzanti in zona possono contattarlo ed inviargli un'email scrivendo a:

marche@partitodelsud.eu

In bocca al lupo al nostro nuovo amico per la crescita del nostro movimento, con nuovi iscritti e apertura nuove sezioni, anche in terra marchigiana da parte di tutto il CDN e sicuramente anche di tutti gli iscritti e simpatizzanti..


Enzo Riccio
Segr. Org. Nazionale
Partito del Sud

 

domenica 27 maggio 2012

Botta e risposta con Marco De Marco...tanto per schiarirsi un pò le idee...


Venerdì 25 Maggio u.s. il direttore del Corriere del Mezzogiorno Marco De Marco ha pubblicato sul blog del Corriere http://vedinapoli.corrieredelmezzogiorno.corriere.it un suo articolo che prendeva spunto dall'episodio dei fischi all'Olimpico all'inno italiano per la finale di Coppa Italia Napoli - Juventus. Il pezzo s'intitola "I fischi sudisti e il Terronismo", ed in un passaggio che riportiamo si riferisce chiaramente a noi del Partito del Sud :  


“Nel frattempo, mentre il rimbombo dei fischi all'Olimpico era ancora assordante e un umore protestatario antigovernativo e neoborbonico si diffondeva su siti e blog , Di Pietro si congratulava con Orlando per la vittoria a Palermo, seguita a quella di Napoli, e freudianamente inneggiava al ritrovato Regno delle Due Sicilie. Scherzava, naturalmente, e di certo non ricordava che tra i primi convinti sostenitori di de Magistris a Napoli c'era, oltre all'Italia dei valori, anche un partito nostalgico proprio di quel Regno. Ma come ha commentato i fischi allo stadio lo stesso sindaco di Napoli, lui che non ha mai mancato di censurare analoghe intolleranze padane? Con sorprendente nonchalance: "Allo stadio succede di tutto", ha detto.

Insomma, l'egregio direttore finge di non ricordare, e fa il solito giochetto di fare tutto un calderone dei vari movimenti meridionalisti buttando tutto dentro il pentolone del nostalgismo monarchico. Gli abbiamo scritto e riportiamo di seguito risposte e controrisposte già pubblicate sul blog del Corriere del Mezzogiorno tra i commenti al suo articolo :

"Caro De Marco,

ci siamo sentiti per iscritto tempo fa, ma, visto che Lei insiste con il solito errore di pressapochismo buttando tutto in caciara nel polverone del nostalgismo borbonico, mi tocca ritornare a richiarire sperando che intenda e non se ne dimentichi, perchè in assenza di ciò mi toccherà ripeterglielo (a mò di cura) magari settimanalmente fin quando non se ne faccia una ragione. Orbene Lei dice, ancora una volta come tempo fa, che " tra i primi convinti sostenitori di de Magistris a Napoli c'era, oltre all'Italia dei valori, anche un partito nostalgico proprio di quel Regno." Allora, ascolti bene : quel partito è il "PARTITO DEL SUD" (di cui sono co/segretario e presidente nazionale), il quale - legga bene e memorizzi - è : IDENTITARIO, MERIDIONALISTA,FEDERALISTA, REPUBBLICANO E UNITARIO, nonchè PROGRESSISTA!Si rifà alle lezioni di Gramsci,Salvemini, Dorso, ma ciò, senza diventare nostalgici, non c'impedisce di raccontare le verità storiche, svelare le contraffazioni sulla memoria e batterci per il riscatto del Sud, che è stato mortificato da governi sabaudi, fascisti e repubblicani. Non perchè la cosa ci tolga il sonno, ma La pregheremmo di non ripetere la solita manfrina dove ci accomuna ad un mondo salottiero, nostalgico e da "riserva indiana", al quale appartengono una serie di movimenti e associazioni. Si visiti il nostro sito, i nostri 6 blog e forse, una volta e per sempre, comprenderà (facendosene una ragione) perchè abbiamo deciso d'essere con de Magistris e lui ha individuato in noi la parte progressista d'un meridionalismo maturo e non accattone!"

Cordiali saluti

Andrea Balìa

co/segretario e Presidente Nazionale del PARTITO DEL SUD

Postato da Marco Demarco | 26/05/2012
"Caro co/segretario, ricordo bene la nostra discussione. E ricordo anche che l'ispirazione neoborbonica del suo partito mi fu suggerita da un fatto di cronaca. Ricorda? Un vostro iscritto, nonchè candidato alle elezioni comunali di Napoli, ebbe il suo attimo di notorietà quando, intervistato da Il Mattino a proposito di un fantasmello da lui fotografato al museo nazionale, rivelò, tra l'altro, la sua passione, oltre che per i fantasmi, anche per i Borbone. A quel tempo, è vero, lei mi spiegò che si trattava di un caso isolato e non rilevante, e tuttavia su di me quell'episodio ha fatto più presa dei vostri propositi ufficiali. Me ne scuso. Le chiedo, allora, perchè mi è sfuggito, qual è il suo pensiero a proposito dei fischi contro l'inno nazionale. Può essere così gentile? Grazie."
"Egregio De Marco,
grazie innanzitutto per la risposta. Un partito è fatto da tante persone e, vivaddio, esiste la libertà d'opinione e d'espressione. L'architetto Oreste Albarano a cui fa riferimento è un appassionato di storia borbonica e ne ha tutto il diritto. Ora s'è allontanato dal partito, forse proprio perchè ha verificato che, pur battendoci per la verità storica, non siamo monarchici o con la volontà di restaurare vecchi regni anche se sono stati portatori di ottime cose assieme ad altre discutibili. Altrimenti avevamo già la casa in cui alloggiare tipo il Movimento Neoborbonico. Il Partito del Sud non a caso è attaccato da tutti gli altri movimenti pseudo meridionalisti  perchè ritenuto troppo a sinistra e poco rispettoso dei riti e della retorica spesso troppo intrisa di nostalgia. Altrettanto mal visti da quelle forze che usano la parola Sud solo per cavalcare l'onda e gravitano a destra pappa e ciccia con Zio Silvio e la Lega. Il nostro partito cresce in tutt'Italia con un bel 5,67% a Moglie (Mantova) in terra leghista alle ultime amministrative o un 2,5% a S. Giorgio (Na) da soli con Aldo Vella. Persone di qualità, meridionalismo maturo attraverso la strada istituzionale. Progetti a breve comunicati con la giunta de Magistris, rapporti con Emiliano, ecc...Riguardo ai fischi vorremmo che Schifani si fosse altrettanto indignato ai cori (esistono i video) di "Napoli merda" pre partita come tutti quelli che i tifosi napoletani ricevono tipo " Forza Vesuvio" in tutt'Italia. Se etica deve esserci che ci sia sempre. A ciò accoppi che oggettivamente i napoletani in Italia non sono degni di attenzioni politiche e sociali così positive e la frittata è fatta. Ma sui fischi condivisi o no crediamo si costruisca poco e noi vogliamo i fatti : dei governi, e dall'altra parte dei meridionali che si battono per un riscatto che determini un'Italia più equa e rispettosa della dignità del Sud".
Cordialmente Andrea Balìa

Andrea Balìa   Partito del Sud - Napoli

sabato 26 maggio 2012

Altro colpaccio per Napoli : la Coppa Davis a Settembre!


La Federtennis: "La Coppa Davis
si farà a Napoli a settembre"

Gli incontri si disputeranno sulla terra rossa all’aperto del Tennis Club. De Magistris: "Sarà uno spettacolo bellissimo"

Lo spareggio di Coppa Davis tra Italia e Cile in programma dal 14 al 16 settembre si giocherà a Napoli.
Lo ha annunciato la Federtennis. Gli incontri si disputeranno sulla terra rossa all’aperto del Tennis Club Napoli. Lo spareggio play off deciderà chi tra le due squadre giocherà nel World Group della Coppa Davis 2013 e potrebbe giocarsi su un campo allestito alla Rotonda Diaz, sul lungomare di via Caracciolo. Il progetto è portato avanti dal Comune di Napoli e dal Circolo Tennis Napoli, che si trova a pochi metri dalla Rotonda stessa, ed è in fase di definizione. Il campo in terra rossa verrebbe così allestito a due passi dal mare, nella zona che recentemente ha ospitato i catamarani per le regate napoeltane delle World Series di Coppa America.

"E’ una grande soddisfazione ospitare lo spareggio di Coppa Davis, ma lo è ancora di più per la conferma di una città che ritrova le sue capacità organizzative in occasione dei grandi eventi internazionali". Così il presidente del Tennis Club Napoli Luca Serra ha commentato l’assegnazione a Napoli dello spareggio di Coppa Davis tra Italia e Cile in programma a settembre. Il Tennis Club Napoli aveva già partecipato recentemente all’organizzazione della tappa napoletana delle World Series di Coppa America di vela, ospitando la sala stampa.

"La Coppa Davis - ha spiegato Serra - è una delle più importanti competizioni mondiali a squadre oltre ad essere uno dei più antichi tornei per nazioni

al mondo, visto che risale al 1899".
L’ultima partita di Coppa Davis a Napoli risale al 1995: sempre sul rosso del Tennis Club Napoli, l’Italia battè la Repubblica Ceca.

"Abbiamo battuto una concorrenza agguerrita per aggiudicarci la Coppa Davis, ma sarà uno spettacolo bellissimo, si guarderà il tennis e nelle pause ci si girerà e si vedrà il mare". Così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha commentato l’assegnazione a Napoli dello spareggio di Coppa Davis tra Italia e Cile.

"Sono contentissimo - ha detto a Kiss Kiss Napoli - è un successo di Napoli e dei napoletani. Ringrazio il Circolo Tennis Napoli e dico al presidente della Federtennis che Napoli si farà trovare in perfetta forma per Italia-Cile". "Ancora una volta - ha detto De Magistris - attraverso lo sport Napoli mostrerà il meglio di sè, sono fiero e orgoglioso di quello che sta accadendo. Chiaramente il lungomare liberato dalle auto è stato determinante per questa aggiudicazione perchè sarà uno spettacolo bellissimo in una cornice straordinaria"


Fonte : La Repubblica Napoli

Alessio Postiglione risponde e esprime condivisibili valutazioni su certe proteste e i loro attori !


Riportiamo una esaustiva risposta di Alessio Postiglione, Capo Gabinetto Politico di Luigi de Magistris (che ben conosciamo e che è intervenuto alla presentazione di Cronache Meridionali da noi organizzata giorni fa). Riteniamo degna di nota la sua risposta circa quella sorta di conferenza stampa convocata giorni fa da fans di Lettieri, movimenti meridionalisti la cui equidistanza inizia a destra e finisce a destra, con la solita manfrina contro l'America's Cup e la Ztl a Napoli.
Il pensiero del nostro amico Alessio Postiglione ci è sembrato interessante per valutazioni che ci trovano in piena sintonia.

Lo Staff del Sindaco attraverso Alessio Postiglione risponde a Napolipuntoacapo sulla conferenza stampa di ieri.


Cari Npc,
grazie, innanzitutto, dell’invito. Premetto che non è chiaro su quali temi dovremmo rispondere, dato che ieri si è parlato di mille faccende.

Alla conferenza stampa di ieri, comunque, l’Amministrazione è stata accusata di costruire manufatti abusivi, di avviare procedure arbitrali e illegittime, e si è data notizia anche di vari esposti alla procura o ricorsi al Tar che alcuni dei soggetti presenti (ex attivisti pro Lettieri) avrebbero fatto avverso il Comune. Su quelle questioni, quindi, sarebbe preferibile attendere le risposte dei giudici, dato che da temi politici si sono trasformati in questioni giudiziarie, per volontà dei conferenzieri.

Inoltre, molte delle questioni che sono state sollevate (ad esempio la Ztl e la pedonalizzazione del lungomare), sono state oggetto già di conferenza stampa del Sindaco e di vari incontri istituzionali e informali con più di un’associazione e comitato. Né Npc, né nessuno degli altri convenuti di ieri è venuto a questi incontri. Anzi, voi dedicaste ad uno di questi tavoli un post polemico, ma alla fine nessuno di voi è venuto a parlare con il Sindaco. La democrazia è rispetto anche di quelle sedi deputate a discutere e a prendere decisioni. Perché avete disertato quegli incontri? Quello era il luogo per discutere di Ztl. Richiedere di ridiscutere ancora e in altra sede temi dibattuti con altre organizzazioni, molto più rappresentative dei comitati ieri presenti, è pretestuoso e indelicato nei riguardi di città e istituzioni.
Sorge il dubbio, allora, che le Vs richieste siano espressione di una militanza associativa, più che di impegno civico ed apartitico, come solennemente annunciato nel thread precedente.

Ovviamente, questo non toglie che voi possiate sollevare quesiti interessati che meritino risposte, incontri col Sindaco o abbiate deciso di trasferire in un’aula giudiziaria molti di questi temi.

Npc, a cui riconosco una storica indipendenza, infatti, ha deciso di aderire ad una cordata di comitati ed associazioni - di cui molte mere associazioni di fatto -, molto eterogenea e con vari addentellati politici.
Ieri, nello specifico, erano presenti associazioni “sudiste” o “terroniste”, per dirla con Demarco (che era, fra l’altro, presente alla conferenza: presumo che il direttore abbia cambiato idea sul terronismo), con storici legami con la destra fascista e tradizionalista, tanto che alcuni suoi rappresentanti hanno più di una liason, familiare e sentimentale, con l’Msi. C’erano attivisti pro-Lettieri e altri transfughi del Pdl. C’erano pure un’ex candidata dei Ds, già al lavoro in una commissione tecnica del Comune dell’era Bassolino, ed un ex di Napoli è tua.
Insomma, eravamo in presenza di una macedonia “Molotov-Ribbentrop”, accomunata dall’opposizione a de Magistris.
Una macedonia, fra l’altro, dove le questioni politiche sono state affogate nel mare di bile secreto dalle numerose e odiose contrapposizioni personali che vedono protagonisti alcuni conferenzieri. Penso, ad esempio, alla querelle che coinvolge alcune pagine Fb del Comune di Napoli, per la cui risoluzione, a questo punto, aspetterei ugualmente l’ eventuale esito degli esposti che alcuni di voi hanno formulato contro un ns dipendente.
Capisco, d’altronde, che “i nemici dei miei nemici sono i miei amici”, in politica.
Ma, allora, vi pregherei di smettere di contrabbandare il falso dicendo che eravate una rete di associazioni civiche e apartitiche.
Cordialità

PS  : Concludo, infine, con un appello personale a Sergio Fedele. Io e te abbiamo iniziato un’interlocuzione che riguardava temi pubblici rilevanti per il Comune, la collettività e Npc.
Come si può stabilire un dialogo se un giorno sì e l’altro pure, accusate l’Amministrazione addirittura di abusività, illegittimità, e annodate sodalizi con figuri che ci dipingono come lestofanti e truffatori? Stamattina, ad esempio, sono stato definito “pianta grassa” da un conferenziere di ieri senza che tu sentissi il bisogno di dissociarti.
Da luogo aperto di discussione, queste pagine stanno diventando il livoroso vomitatoio di ex fascisti e pseudocomunisti rivoluzionari. Di questa temperie da anni di piombo, non ne sento proprio il bisogno.


Alessio Postiglione

(Capo Gabinetto Politico di Luigi de Magistris)


Fonte : www.napolipuntoacapo.it

venerdì 25 maggio 2012

Il Partito del Sud sul quotidiano abruzzese Il Centro!



Complimenti al Coordinatore per l'Abruzzo del PdSUD Nicola Di Pasquale, che ha già ha avuto precedenti esperienze politiche ed amministrative anche come Assessore, e che ha aderito con entusiasmo alla nostra sfida meridionalista! Ha già costituito la sezione ad Avezzano,  che presenterà presto alla stampa e così il Partito del Sud inizia radicarsi anche negli "Abruzzi" e fa notizia da subito, ecco l'articolo sul quotidiano abruzzese "Il Centro"



Biblioteca Girolamini: Topi da biblioteca - Il saccheggio dei libri: arrestato il direttore De Caro


di Vincenzo Iurillo e Ferruccio Sansa
Fonte:Il Fatto Quotidiano del 25.5.12



Incunaboli e manette. È stato arrestato Marino Massimo De Caro, manager bibliofilo consulente dei ministri Galan e Ornaghi. Prototipo dell’uomo d’affari bipartisan, amico di vita e affari del berlusconiano Marcello Dell’Utri e del dalemiano Roberto De Santis. Galeotta la sua passione per i libri. Vicenda nata da un articolo di Tomaso Montanari sul Fatto Quotidiano. Prendi la più antica biblioteca di Napoli, la Girolamini: 159.700 volumi, tra le più ricche del Mezzogiorno e conosciuta in tutto il mondo. Affidala incredibilmente a un direttore, Massimo Marino De Caro, coinvolto e poi prosciolto fino al 2009 in un’inchiesta per sospetta ricettazione di un libro antico. Lo stesso De Caro che appena nominato ordina una movimentazione dei volumi senza registrare gli spostamenti, così da rendere irrintracciabili i libri. Condisci il tutto con una sorprendente disposizione del conservatore della Biblioteca, padre Sandro Marsano (indagato), che esonera un dipendente dai servizi di controllo e ordina “di non attivare più gli impianti di videosorveglianza, perché De Caro aveva la necessità di accedere alla biblioteca anche fuori dagli orari di apertura”. MESCOLA con un gruppo di persone, guidate da De Caro, che (secondo i pm) nella notte avrebbe fatto razzia dei libri. Il risultato è una biblioteca “smembrata e mutilata, forse irrimediabilmente”, come afferma il procuratore aggiunto Giovanni Melillo che ha coordinato l’inchiesta dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio Artistico culminata ieri negli arresti di De Caro e di quattro suoi fiduciari con accuse di peculato e ricettazione. Con De Caro&C. sono indagati anche il conservatore della Biblioteca, padre Sandro Marsano, e una collaboratrice del senatore Marcello Dell’Utri, Maria Grazia Cerone. L’ordinanza del Gip Francesca Ferri racconta la sottrazione di centinaia di volumi dal valore inestimabile. Furti documentati da video realizzati dagli stessi dipendenti entrati in conflitto con De Caro (che, secondo una testimone, maneggiava assegni con l’intestazione del Senato). I video mostrano incursioni notturne in biblioteca, andirivieni di auto da cui scendevano uomini con borse o scatoloni. Le persone filmate avevano le chiavi. La svolta una settimana fa: in un box di Verona i carabinieri trovano 257 libri della Girolamini. Era stato affittato il 20 aprile, due giorni dopo il sequestro giudiziario della biblioteca. Come si è potuto compiere questo saccheggio? Il procuratore Alessandro Pennasilico teorizza “un’insensibilità dei napoletani all’adeguata tutela delle ricchezze culturali”. E Melillo: “Da anni si diceva che all’interno dei Girolamini avvenivano strane sottrazioni. Gli intellettuali ne parlavano, ma la denuncia formale è stata fatta dal professor Tommaso Montanari, un fiorentino”. Intanto sono stati trovati 11 volumi antichi con timbro della Biblioteca Arcivescovile di Genova. Erano in casa di padre Marsano. Gli investigatori vogliono capire a che titolo ne fosse in possesso. L’arresto di De Caro potrebbe suscitare timori bipartisan. Perché De Caro fa affari con figure vicine ai vertici di centrodestra e centrosinistra. A Firenze è indagato per corruzione con Dell’Utri. Al centro dell’indagine uno degli impianti solari più grandi d’Europa, quello di Gela, progetto da cento milioni. I pm ipotizzano che, per ottenere il via libera delle autorità, sia stato chiesto l’intervento di Dell’Utri mentre De Caro si è interessato al progetto come consulente insieme con Domenico Di Carlo (non indagato), già capo della Segreteria del ministro dell’Agricoltura Saverio Romano. Tutto parte dalle carte dell’inchiesta P3. Gli inquirenti fiorentini avevano trovato traccia di un pagamento di 558 mila euro che Dell’Utri (indagato in quell’inchiesta) aveva ricevuto da De Caro. De Caro al Fatto aveva spiegato: “Ho pagato Dell’Utri per un libro rarissimo che riporta la lettera del 1493 scritta da Colombo a Isabella d’Aragona”. De Caro pare quasi gettare sospetti sui carabinieri: “Quel libro io l’ho già mostrato ai Carabinieri del Nucleo artistico di Venezia, ma dopo la perquisizione dei Ros nella mia casa di Verona, il libro non c’è più. Mi hanno rubato un valore di un milione di euro e farò una denuncia per furto”. Ma Dell’Utri e De Caro, insieme con Aldo Micciché (latitante in Venezuela che vanta legami con famiglie ‘ndranghetiste), hanno fatto affari per acquistare una partita di petrolio venezuelano da milioni di euro. Per trovare una raffineria in Italia De Caro si rivolge all’amico De Santis. Racconta De Caro: “Ma D’Alema l’avrò visto al massimo sei o sette volte”.

Fonte:Il Fatto Quotidiano del 25.5.12

giovedì 24 maggio 2012

Convegno politico “RC auto un salvagente lanciato dal Galles”

ll Partito del Sud sezione A.Ciano di Caserta
Presenta il convegno politico “RC auto un salvagente lanciato dal Galles”

Venerdì 25 Maggio 2012
ore 18,30 Hotel dei Cavalieri Piazza Vanvitelli, 12
CASERTA

“Dopo l'ennesimo fallimento nazionale, con il decreto liberalizzazioni, per eliminare le enormi disparità di prezzo esistenti in Italia tra Nord ed il Sud sulle polizze Rc auto, con differenze che arrivano oltre il 240 %, la soluzione per una convenzione tariffaria conveniente e scontata per le classi virtuose la raggiunge un assessore intraprendente del Comune di Napoli con una società assicurativa del Galles. Quali soluzioni per Caserta ? ”

INTERVERRANNO

Relatore principale: Dott. Marco Esposito Assessore alle attività produttive del Comune di Napoli e promotore della convenzione tariffaria virtuosa per il Comune di Napoli.

Relatore: Andrea D'Onofrio Responsabile del Partito del Sud sul federalismo tributario e sulla fiscalità di vantaggio.

Relatore: Massimo Martucci Segretario cittadino del Partito del Sud sez. di Caserta

Relatore: Luigi Evangelista Segretario cittadino del Partito del Sud San Nicola La Strada

Relatrice: Martina Riviello Responsabile attività di sviluppo del movimento civico Riprendiamoci Caserta

Modera : Emiddio De Franciscis Segretario regionale del Partito del Sud

 Pubblicato da www.corrierematese.blogspot.com 
 www.corrierematese.blogspot.com


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Crediti a tutti ma non alla Campania: è ora di dire basta !!!


Alessandro Citarella, Segretario Provinciale del Partito del Sud – Napoli
I più importanti giornali nazionali hanno esposto chi meraviglia, chi stupore, chi punti di vista a favore del Governo per l’esclusione della Campania dagli aventi diritto ai crediti d’impresa, ma almeno stavolta è andato in onda il vero volto coloniale di questo Stato, senza se e senza ma. Fino a ieri infatti c’era la Lega Nord a fare la parte del cattivo, adesso con parole dolci e suadenti ci pensano i “professori”, tutti ex stipendiati lautamente dal sistema tosco-padano e coloniale, lo stesso da 151 anni, di  “piemontesi che lavorano”!  Riprovano a sfilare al Sud non solo i soldi, ma il diritto a farla finita con la discriminazione coloniale una volta e per tutte.
Verrebbe da dire “signori, giù la maschera!” perché si sono finalmente mostrati anche loro. Parole tante: sud, meridione, sviluppo, crescita, infrastrutture, credito, ma appena si arriva al nocciolo della questione resuscita il senatore Carlo Bombrini con le sue parole: “Il Mezzogiorno non dovrà più essere in grado di intraprendere.”  Bombrini, senatore del Regno d’Italia e cofondatore della Banca nazionale del Regno d’Italia e membro dell’Ordine Mauriziano, oltre a essere comproprietario della “Gio. Ansaldo & C.”, a quanto pare vive ancora attraverso i suoi nefasti insegnamenti, conditi da attualissime amenità tecnico-giuridiche, che servono per negare ai meridionali quello che serve per intraprendere in modo autonomo e indipendente.  E’ ovvio che i fondi arrivano a Sud, invece, quando, come nel caso della Cassa per il Mezzogiorno, servono per far arricchire gli imprenditori del Nord come dimostra la storia italiana del dopo guerra ad oggi.
Senza scendere in ragionamenti tecnici, è fondamentale che le istituzioni campane, dal Presidente della Regione al Sindaco del comune più piccolo, dai parlamentari campani di tutti i partiti, ai presidenti delle organizzazioni di categoria campane, fino agli intellettuali della nostra Regione, facciano un fronte unico nel dire ai rappresentanti del governo della Bocconi che la Campania non accetterà mai l’esclusione delle sue imprese dagli aventi diritto ai crediti d’impresa.  Una unione trasversale di tutti i campani, politici e non, darebbe un messaggio forte e chiaro al governo dei banchieri del Nord, forse ancora più forte dei fischi che i tifosi del Napoli hanno rivolto all’inno nazionale dell’Italia dei banchieri e degli industriali del Nord, quelli che hanno spolpato i territori dello Stato delle Due Sicilie da 151 anni a questa parte.

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mercoledì 23 maggio 2012

Luigi de Magistris: da Falcone e Borsellino la lezione che la mafia si può battere







http://www.youtube.com/watch?v=MMkzfsFo9RM

Napoli, piazza Municipio 23.5.2012 .


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Elezioni a S.Giorgio a Cremano: considerazioni e futuro prossimo.


Alessandro Citarella, Segretario Provinciale del Partito del Sud – Napoli

Nelle elezioni amministrative che si sono svolte a San Giorgio a Cremano il 6 e 7 maggio 2012, il Partito del Sud ha sostenuto al primo turno l’ex sindaco della città vesuviana, l’architetto Aldo Vella, partecipando attivamente alla competizione con suoi candidati nella lista “Ricomincio da Vella-Partito del Sud”.  La competizione elettorale ha dato l’opportunità al Partito di presentarsi in prima persona nel territorio di San Giorgio, dando la possibilità ad un folto gruppo di giovani di fare una prima esperienza elettorale, senza i tipici condizionamenti dei partiti nazionali, permettendo loro di confrontarsi con la società sangiorgese.
Nel decidere se disertare le urne nel secondo turno, o scegliere fra il sindaco uscente Domenico Giorgiano, sostenuto da una coalizione molto allargata del centrosinistra, e lo sfidante Aquilino Di Marco, del centrodestra, il Partito del Sud ha optato di confrontarsi con gli schieramenti ancora in gara per vedere se ci fossero assonanza di intenti e comunanza di programmi per il prossimo quinquennio amministrativo.  Il Partito del Sud era anche interessato a verificare se le critiche espresse da Aldo Vella e dalla nostra lista fossero state condivise o almeno recepite dai candidati-sindaco degli schieramenti ancora in gara.  A tal fine, invece di passare per gli usuali tavoli politici caratterizzate da accordi dietro le quinte, è stato utilizzato uno strumento ben diverso e più democratico, attraverso un evento culturale creato per la riedizione della rivista periodica “Cronache Meridionali” il 14 maggio 2012, dove sono stati invitati oltre gli aspiranti sindaci, anche varie associazioni culturali e anche un rappresentante del Comune di Napoli.
Durante l’evento, Domenico Giorgiano ha recepito in particolare le critiche rivolte alla politica culturale dell’amministrazione in carica, aprendo più di una porta ad una sua vera riforma e, per darle il giusto rilievo, ha confermato la svolta in una conferenza stampa che si è tenuta giovedì 17 maggio 2012 a Villa Bruno, sempre a San Giorgio.
Il Partito del Sud, al di fuori di qualsiasi logica caratterizzata da pregiudizi ideologici, ha scelto, pertanto, di appoggiare apertamente per il ballottaggio il sindaco uscente, Domenico Giorgiano, che è stato successivamente riconfermato dal voto del 20 e 21 maggio 2012.  Il Partito del Sud, nel congratulare il Sindaco Giorgiano per il successo ottenuto, si impegna nel continuare le sue attività politiche e culturali a San Giorgio, con l’intento di spingere la nuova amministrazione nella direzione giusta, possibilmente coinvolgendo anche i comuni limitrofi, per contribuire al miglioramento della qualità della vita dei sangiorgesi e di tutti i cittadini del vesuviano.

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sabato 19 maggio 2012

Pier Paolo Pasolini: Io so


In queste ore drammatiche  manifestiamo la nostra solidarietà e vicinanza alle giovani vittime innocenti e alle loro famiglie,  vittime  di questo attentato quanto mai vile e vergognoso che lascia attoniti, sconcertati ed indignati . 
Postiamo un famoso articolo di Pier Paolo Pasolini  che ricorda alcune delle stragi avvenute in Italia in quegli anni.Il tempo sembra non passare e immutabilmente  ripropone sempre le stesse logiche abiette, vergognose e raccapriccianti.

 

Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi, sia, infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969), e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).
Io so i nomi del gruppo di potenti che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli greci e della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il 1968, e, in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del referendum.
Io so i nomi di coloro che, tra una messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neofascisti, anzi neonazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine ai criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista).
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi bruciavano), o a dei personaggi grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killers e sicari.
Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.
Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il "progetto di romanzo" sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il 1968 non è poi così difficile.
Tale verità - lo si sente con assoluta precisione - sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio.

Pier Paolo Pasolini
Bologna, 5 marzo 1922 - Ostia, Roma, 2 novembre 1975
Testo tratto dal "Corriere della sera" del 14 novembre 1974, con il titolo "Che cos'è questo golpe?"; testo poi confluito in Scritti corsari, Garzanti 1975

Fonte : partitodelsud.blogspot.com